Altro cemento sul parco di Capoprati e sulle sponde del Tevere

Ponte Musica, un ennesimo cantiere mette nuovamente a rischio la ciclabile. Altro cemento sul parco di Capoprati e sulle sponde del Tevere con abbattimento della vegetazione circostante.

 

Legambiente Lazio – Comunicato stampa

Roma, 30 luglio 2012

Finalmente si scopre cosa succede al ponte della musica, inaugurato più di un anno fa ma in realtà incompleto: la necessità di un collegamento tra il ponte e la sottostante pista ciclabile e pedonale sarà una scusa per versare ulteriore cemento su un’area che è stata un cantiere a cielo aperto già per troppo tempo. Si prevede la costruzione di due rampe, una delle quali “spezzerà” la pista ciclabile, che necessiteranno di alti muri di sostegno, pali di fondazione ed ulteriore cemento per sostenerle, oltre a metallo per i corrimano. Per la realizzazione della prima rampa scomparirebbe tutta la vegetazione presente e probabilmente dei platani su lungotevere, mentre sulla seconda sono a rischio un ulivo ed un intero filare di magnolie grandiflora.
Non solo: con l’ulteriore cantierizzazione di Parco Capoprati sono a rischio un’altra magnolia grandiflora, due palme nane e un’ eritrina cristagalli, l’unico esemplare presente sul Tevere.
“Questo progetto va fermato, le controindicazioni sono troppe. Oltre ai danni ambientali, comporta anche rischi per l’incolumità dei ciclisti: una delle rampe andrebbe ad intersecarsi con la pista ciclabile in un punto in cui è in discesa e si arriva ad una velocità sostenuta – dichiara Massimo Di Stefano, presidente del circolo Legambiente Roma Nord. – Eppure ci sono delle alternative. Ad esempio, dal momento che i pedoni hanno già le scale che scendono dal ponte, basterebbero una passerella di legno per i ciclisti ed una rampa più piccola separata per le persone diversamente abili. Si tratta di un’alternativa possibile che si potrebbe mettere in atto verso piazza Maresciallo Giardino, permettendo un risparmio di risorse economiche ed evitando un ulteriore scempio del parco.”
“La telenovela del Ponte della Musica ancora non ha fine – dichiara Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio. – Ad oltre un anno dalla faraonica inaugurazione del ponte scopriamo che l’opera non è ancora terminata; la domanda è, perché un secondo appalto se queste rampe erano previste nel progetto originario? Ha tutta l’aria di una speculazione, e il risultato è che si apriranno altri cantieri con conseguenti danni al parco, alla vegetazione e alle sponde del Tevere. E meno male che l’idea era quella di realizzare il primo ponte ecosostenibile della Capitale. Questo è un vero e proprio attacco al parco pubblico di Capoprati sottratto all’illegalità e alla sporcizia molti anni fa e ripulito dai volontari di Legambiente. Chiediamo al Comune di fermare questo nuovo scempio, di ascoltare le proposte alternative dei cittadini e di eliminare il degrado dell’area determinato da un cantiere ormai eterno.”

L’Ufficio stampa Legambiente Lazio

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