Roma Capitale, lavoratori irrompono in Aula Giulio Cesare

 

Circa 100 dipendenti di Roma Capitale hanno da poco fatto irruzione all’interno dell’Aula Giulio Cesare per protestare contro il contratto decentrato imposto dalla Giunta Marino.


COMUNICATO STAMPA

 

 

ROMA CAPITALE: 100 LAVORATORI IRROMPONO IN AULA GIULIO CESARE

In corso l’assemblea dei dipendenti indetta dall’USB

 

 

Circa 100 dipendenti di Roma Capitale – fra cui educatrici e maestre, vigili urbani, amministrativi – hanno da poco fatto irruzione all’interno dell’Aula Giulio Cesare per protestare contro il contratto decentrato imposto dalla Giunta Marino.

Il blitz è nato durante l’assemblea del lavoratori, convocata questa mattina dall’USB per difendere salario e qualità dei servizi pubblici.

L’assemblea, originariamente convocata nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, è ancora in corso sulle scalinate antistanti la Protomoteca dopo che l’Amministrazione ha revocato l’utilizzo della sala per la riunione sindacale.

 

Roma, 7 gennaio 2015 

Ufficio Stampa USB


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COMUNICATO STAMPA

 

USB PUBBLICO IMPIEGO – ASSEMBLEA DEL PERSONALE DI ROMA CAPITALE, NONOSTANTE IL BOICOTTAGGIO DEL CAMPIDOGLIO
7 Gennaio assemblea di tutto il personale in Campidoglio a partire dalle 8,00
Aperta alla cittadinanza

“E’ pienamente confermata l’assemblea indetta per il 7 Gennaio per tutto il personale capitolino” dichiara Roberto Betti della USB Pubblico Impiego, “Nonostante il vergognoso boicottaggio messo in atto ad opera dell’assessore Nieri e anche da talune organizzazioni sindacali complici, confermiamo che l’assemblea, aperta a tutta la cittadinanza, è stata regolarmente convocata e conserva intatto il suo valore sindacale”.

“Siamo certi che lavoratori, lavoratrici e semplici cittadini testimonieranno con la loro lotta di non temere l’arroganza di una giunta che se avesse usato la stessa energia per fronteggiare i potenziali reati venuti alla luce con l’inchiesta su “mafia capitale”, avrebbe potuto rappresentare meglio gli interessi della città” sottolinea Betti della USB.

“Invece la Giunta e il suo vice sindaco preferiscono accanirsi contro le iniziative della USB a cui daremo oltre che risposte politiche anche per via legale, ad ogni livello, come già avvenuto con l’assemblea del 5/3/2007 che avvenne con le stesse modalità e che l’amministrazione di allora preferì conciliare anche cancellando ogni tentato provvedimento disciplinare” continua il sindacalista.

 “In modo particolare presteremo attenzione alla dirigenza dell’ente – lautamente remunerata – ma incapace di interpretare le esigenze di servizio e trincerata dietro valutazioni “ad personam”, che non migliorano di una virgola l’efficienza del personale: i lavoratori sono stanchi di pagare per i loro errori e per le loro inefficienze” conclude Roberto Betti della USB Pubblico Impiego.

Roma,  5 gennaio 2015


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USB ROMA CAPITALE: ASSEMBLEA DI TUTTO IL PERSONALE CAPITOLINO PER DIFENDERE SALARIO E SERVIZI PUBBLICI APERTA ALLA CITTADINANZA

 

POSSIBILI DISAGI PER NIDI E SCUOLE

Il personale capitolino sarà in assemblea – per difendere la qualità dei servizi pubblici e per difendere salario – il 7 gennaio 2015 dalle 8,00 alle 13,30 – presso la sala della Protomoteca in Campidoglio.

Su tutta la partita del contratto decentrato campeggia la vicenda dei vigili oggetto di un vero e proprio attacco politico e mediatico che colpisce tutto il pubblico impiego” dichiara Caterina Fida del Coordinamento Nazionale della USB Pubblico Impiego.

“Si tratta di un attacco generalizzato e che colpisce tutte le categorie professionali presenti a Roma Capitale a partire da quelli rivolti all’utenza: si tratti dei nidi e delle scuole, o dei servizi sociali, o di quelli amministrativi quali gli anagrafici” continua Caterina Fida.

“L’iniziale decisione d’indire l’assemblea dopo la pausa natalizia deriva dall’applicazione delle nuove regole che riorganizzano completamente i servizi, imposte in modo unilaterale dalla Giunta Marino” prosegue la rappresentante sindacale “è una riorganizzazione decisamente al ribasso che nelle scuole e nei nidi aumenta in modo sconsiderato il rapporto educatrice/bambino e l’orario di lavoro; e non si creda che l’aumento delle ore lavorative nella scuola dell’infanzia aggiunga miglioramenti effettivi al servizio in quanto l’unico effetto certo sarà quello di condurre verso il licenziamento delle migliaia di precarie e di appesantire il lavoro a diretto contatto con i bambini”.

“La nostra assemblea assume un valore sociale importantissimo cercando di saldare le esigenze di chi i servizi li eroga a chi ne fruisce; in tal senso abbiamo inteso aprire l’assemblea alla cittadinanza per comprendere le nostre condizioni di lavoro e non farsi fuorviare dalla campagna denigratoria nei confronti dei pubblici dipendenti” sostiene ancora la rappresentante della USB.

“Ci scusiamo con tutte quelle famiglie che, non informate dall’amministrazione, potranno trovarsi in difficoltà e ci auguriamo che partecipino comunque all’assemblea. Ringraziamo gli organi di stampa che svolgeranno adeguatamente la loro funzione informativa, così come le tante lavoratrici che in questi giorni, con vera professionalità, si stanno prodigando per informare i genitori contattandoli direttamente, opponendosi all’ostruzionismo praticato anche da alcuni sindacati complici” conclude Caterina Fida della USB Pubblico Impiego.

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