Newsletter OIPA del 17 aprile 2015

5 SECONDI X 1000 AZIONI?

Ti stai chiedendo come puoi aiutare gli animali che ogni giorno vedono calpestati i loro diritti? La risposta è con una firma.Ti serviranno solo 5 secondi, ma il valore sarà quelle di 1000 azioni concrete a sostegno degli animali.Scegliendo di donare all’OIPA il tuo 5xmille, infatti, non stai solo compilando un modulo: stai scendendo in strada a fianco dei volontari che quotidianamente scrivono un finale diverso per la vita degli animali in difficoltà, stai partecipando all’ideazione di una grande campagna di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, stai unendo la tua voce al coro di protesta per le tante ingiustizie che gli animali subiscono continuamente. E’ sufficiente apporre la tua firma nella casella “Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative e indicare il codice fiscale dell’OIPA: 97229260159

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A UN PASSO DALLA FELICITÀ: GRAZIE A VOI PUPO, SOCCORSO IN FIN DI VITA, È UN CANE SERENO. ASPETTA SOLO QUELLA FAMIGLIA CHE NON HA MAI AVUTO

Quando l’abbiamo lasciato, nella stanza in cui era stato ricoverato, appena recuperato da una volontaria dell’OIPA di Trapani, Pupo era un cane sopraffatto dal dolore. Rifugiato nel suo impenetrabile nascondiglio, trascorreva la sua giornata in strada, per poi tornare ad eclissarsi non appena consumata la cena. A distanza di un mese il volto di Pupo, in cui si faticava a riconoscere quello di un cane, è completamente cambiato e l’espressione dei suoi occhi è più eloquente di tante parole che potremmo spendere per descrivere il suo stato d’animo. Pupo è a un passo dalla felicità, gli manca la cosa più semplice, ma più difficile da ottenere per un cane randagio: una famiglia che l’adotti e lo ami per quello che è.

IL RISCATTO DI VITTORIO: DA UN MUCCHIO DI OSSA ALLE SEMBIANZE DI UN CANE. GRAZIE A TUTTI COLORO CHE LO HANNO SOSTENUTO

Dopo 50 giorni di cure, Vittorio, giovane randagio ritrovato esanime dai volontari OIPA, sta riconquistando a poco a poco la sua vitalità. L’immagine di un piccolo scheletro bianco, rannicchiato sotto la pioggia, arreso oramai alla morte, ha lasciato il posto a quella di un cane paffutello, che è stato finalmente messo nelle condizioni di godere delle “piccole cose” della vita: buon cibo, sano riposo e tanto calore dispensato da chi lo circonda.Se Vittorio sta uscendo vincente dal percorso di cura intrapreso, come augurava il nome che gli è stato, attribuito, è anche grazie alle numerose donazioni di tutti coloro sono stati solidali con lui. Grazie a tutti Voi Vittorio sta finalmente riprendendo le sembianze di un cane.

19 aprile
Arezzo – Giornata contro le esche avvelenate

 

20 aprile
Dalmine (BG) – Energie ed animali