Preparando il testo di questa petizione sulla violenza contro le donne, ci siamo sentite colpite direttamente da un evento terribile: l’omicidio di Berta Cáceres, Coordinatrice del Consiglio dei popoli indigeni dell’Honduras COPINH, difensora dei diritti umani, madre, una grande donna. Le perverse minacce di morte subite si sono materializzate. Berta ha lottato per proteggere territori e comunità. Noi non vogliamo che la sua lotta sia vana. Era stata costretta all’esilio per proteggere i suoi figli. Il suo omicidio è un crimine efferato che ricade sulla coscienza delle miniere e aziende idroelettriche autorizzate illegalmente dallo Stato, senza il consenso dei popoli indigeni. I governi corrotti che danno il consenso e lasciano impuniti crimini come quello di Berta sono complici nella sua morte.
Siamo profondamente scioccate.
Non è un caso isolato
Le donne sono particolarmente esposte a diverse forme di violenza causate dalle attività estrattive: le aggressioni fisica, sessuale e psicologica che mettono in pericolo la loro vita, i loro corpi e le loro territori; l’inquinamento che colpisce la loro salute; la criminalizzazione che compromettere la loro integrità; e la privazione dei loro territori. Ovviamente, gli impatti dell’ estrattivismo sulla vita delle donne si estende alle loro famiglie e comunità.
La Red Latinoamericana deMujeres Defensoras de los Derechos Sociales y Ambientales denuncia questa situazione che si estende oltre l’America Latina ad altre parti del mondo. “Per noi l’estrazione mineraria è l’espressione di un modello di sviluppo che è arretrato e contrario a tutto ciò che serve per sostenere materialmente la vita, che ignora il fatto che gli esseri umani sono la natura, e dipendiamo interamente da essa.”
Partecipate alla petizione in solidarietà.