“Albert Camus, alcolismo e pena di morte”

“Per anni i presidenti francesi avevano commutato quasi tutte le condanne a morte e ciò era coinciso con un aumento degli omicidi, ma contemporaneità non significa necessariamente causalità perché i nuovi omicidi non erano passibili di pena capitale poiché erano omicidi preterintenzionali causati dall’alcool”.

 

Albert Camus, alcolismo e pena di morte

Ovvero:
Contemporaneità non significa causalità

 

Molti anni fa Albert Camus faceva notare nel suo saggio che:

“Alla fine del secolo scorso i partigiani della pena di morte fecero un gran rumore per l’aumento della criminalità che, a partire dal 1880, pareva contemporaneo ad una diminuzione dell’ applicazione della pena [capitale]. Ma è nel 1880 che si è promulgata la legge che permetteva di aprire senza autorizzazione preventiva i negozi di liquori.”

 

Cos’era successo in realtà?

Per anni i presidenti francesi avevano commutato quasi tutte le condanne a morte e ciò era coinciso con un aumento degli omicidi, ma contemporaneità non significa necessariamente causalità perché i nuovi omicidi non erano passibili di pena capitale poiché erano omicidi preterintenzionali causati dall’alcool. Ma i forcaioli scatenarono lo stesso una riuscita campagna esecuzionista e la ghigliottina riprese il suo lavoro.

Il governo aveva concesso a chiunque pagasse l’apposita tassa il diritto di produrre e vendere superalcolici e la Francia era stata letteralmente inondata di pessimi distillati che avevano prodotto una quantità di letali risse da osteria e di ancor più letali omicidi domestici (a quel tempo gli ubriachi non potevano montare in macchina e uccidere qualche innocente pedone). Questi omicidi appunto perché commessi sotto l’effetto dell’alcol non erano per la legge del tempo passibili di pena capitale e quindi nulla avevano a che fare con le clemenze presidenziali.

 

La cosa era ben nota e ne parlano diffusamente Chesnais, Gowers e Calvert.

 

 

NOTE

 

“Les partisans de la peine de mort firent grand bruit à la fin du siè-cle dernier d’une augmentation de la criminalité, à partir de 1880, qui semblait parallèle à une diminution d’application de la peine. Mais c’est en 1880 qu’a été promulguée la loi permettant d’ouvrir sans autorisation préalable des débits de boisson. Après cela, allez interpréter les statistiques!”

CAMUS ALBERT,  KOESTLER ARTHUR Reflexions sur la peine capitale, Paris, Clamann-Levy 1957 p. 156

 

CHESNAIS JEAN CLAUDE

Histoire de la violence en Occident de 1800 à nos jours, Edition revue et augment‚ Paris, Laffont, 1981 p 157-161

 

Gowers Sir Ernest

A Life for a Life? The Problem of Capital Punishment. Chatto and Windus. London. 1956 p. 106

 

Calvert Roy.

Capital Punishment in the Twentieth Century. Puntman. London. 1927 p 60-61

 

Calvert Roy.

The Death Penalty Inquiry. Gollanz. London. 1931 p 17-18

 

 

Dott. Claudio Giusti

www.astrangefruit.org

http://www.facebook.com/claudio.giusti.545

http://www.osservatoriosullalegalita.org/special/penam.htm
http://www.ildialogo.org/LeInC.php?f=21&s=nopenamorte

Member of the Scientific Committee of Osservatorio sulla Legalità e i Diritti, Claudio Giusti had the privilege and the honour to participate in the first congress of the Italian Section of Amnesty International: later he was one of the founders of the World Coalition Against The Death Penalty.

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