Gli ultimi danni provocati dai Governi Renzi e dintorni

“Un escamotage surrettizio per rimettere la religione cattolica tra le materie d’esame di terza media o per un’altra sovvenzione surrettizia ai professori preti? Come G.A.MA.DI. dobbiamo insorgere a questo stravolgimento delle conquiste ottenute in anni di lotta per una Scuola Laica in uno Stato Laico”.

 

Gli ultimi danni provocati dai Governi Renzi e dintorni

 

Un escamotage surrettizio per rimettere la religione cattolica tra le materie d’esame di terza media o per un’altra sovvenzione surrettizia ai professori preti?
Il T.U. sulla scuola (D.L. 297/1994) all’art.185 disponeva che tra le materie d’esame non era compresa la religione cattolica e gli esaminatori potevano essere solo docenti delle materie d’esame.
Il nuovo D.L.62/2017 abroga quelle norme del T.U. e specifica che i commissari d’esame possono essere tutti i docenti della classe (quindi anche quello di religione).
Ciò in conseguenza della delega sulla valutazione prevista dalla Legge 107/15 (detta buona scuola) approvata poi autonomamente dal governo il 7/05/17.
Le associazioni che hanno promosso il documento allegato chiedono una Circolare Ministeriale che chiarisca se l’Irc è materia desame, e, se non lo è, a che titolo è presente il docente di r.c., e che tutela abbia chi non si avvale in sede desame, nel rispetto dei principi costituzionali di libertà di coscienza (Art. 19/Cost) e di libertà educativa dei genitori (Art. 30/Cost).
Si tornerà ai tempi dell’esonero previsto dal Concordato del 1929?

Come G.A.MA.DI. dobbiamo insorgere a questo stravolgimento delle conquiste ottenute in anni di lotta per una Scuola Laica in uno Stato Laico e invitare associazioni, sindacati, partiti, cittadine e cittadini a sottoscrivere la propria solidarietà alle iniziative del Comitato Scuola Istituzione anche per chiedere quali forme di lotta vogliano intraprendere con il nostro incondizionato appoggio: comitatonazscuolacostituzione@gmail.com  – Cell.: 349 7865685.

Chiediamo inoltre di inviare al al MIUR la richiesta urgente di chiarimenti indispensabili per insegnanti e famiglie di alunni e alunne in procinto di affrontare la prova del citato Esame:
L’IRC sarà materia desame? Se non lo sarà, a qual fine la presenza del docente? Leventuale presenza di un docente di a. a. non si configura come discriminante nei confronti di coloro che hanno scelto attività di studio o di ricerca individuali o la non presenza a scuola durante l’Irc?
Nella prova desame, a differenza di quanto avviene nelle operazioni di scrutinio, i voti sono soltanto numerici: è quindi prevedibile una valutazione numerica dell’IRC?
Il docente di R.C. nella votazione per promozione o bocciatura si comporta come previsto nel DPR 202/1990, ossia non vota se il suo voto fosse determinante?

Inoltre chiediamo di ribadire nelle sedi opportune che denunciando lincongruenza di tale nuova norma diventa un’occasione per riproporre la necessità di rivedere l’intera normativa concernente lIrc e di riproporne la collocazione fuori dellorario ordinario delle lezioni.

Il Comitato Scientifico del G.A.MA.DI., quali atei materialisti dialettici, sarà sempre in prima linea per questo genere di battaglie e con l’occasione consiglia di scaricarsi e ascoltare l’intervento televisivo della nostra presidente Miriam Pellegrini Ferri sull’ATEISMO SCIENTIFICO DI LENIN: http://www.gamadilavoce.it/110521.wmv

Scrivete direttamente a Miriam se volete vedere pubblicati i vostri commenti sul nostro facebook: miriamgamadi@gmail.com

Ringrazio di cuore tutti i compagni che si vorranno attivare.

Miriam Pellegrini Ferri
Roberto Gessi, direttore La VOCE

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