La base di Comiso è stata consegnata agli enti locali. Non era più da tempo una base atomica e non serviva più ai militari. Il M5s parla di un gesto di grande valore simbolico “a favore della comunità”. Ma non mette in agenda la messa al bando delle armi nucleari.
Intanto il governo ammoderna i bunker italiani per le atomiche Usa di nuova generazione
Perché la base militare di Comiso diventa civile?
“Comiso, nei primi anni ottanta, era il simbolo della contrapposizione nucleare tra Nato e patto di Varsavia. Da oggi, invece, diventa il simbolo del rilancio dell’economia aeroportuale della Sicilia. Un cambiamento radicale e una straordinaria occasione di sviluppo”, ha detto il presidente della commissione Difesa, Gianluca Rizzo, pentastellato.
“Come Difesa – ha dichiarato il ministro della Difesa Elisabetta Trenta – siamo particolarmente orgogliosi di aver portato a compimento questo progetto, grazie anche a tutte le altre istituzioni, che hanno fortemente voluto che quest’area fosse messa a disposizione dei cittadini”.
Un’operazione dunque a favore dei cittadini nella base di Comiso, simbolo della guerra fredda. Dai missili nucleari alla riconversione civile.
Fin qui la propaganda politica. Ma, se vogliamo andare oltre la propaganda e guardare la realtà, bisogna essere informati su come stanno effettivamente le cose e sul perché Comiso, da base per gli euromissili degli anni Ottanta, ora diventa un’area civile.
In realtà l’Aeronautica Italiana non ha rinunciato ad un suo bene per amore della comunità. La stessa ministra della Difesa, Elisabetta Trenta, ha ammesso che quelle di Comiso erano “aree pubbliche non più utili ai fini operativi” e quindi non più utili al Ministero della Difesa.
Inoltre è bene sapere tre cose:
1) triste dirlo, ma le dismissioni militari servono a finanziare la Difesa e le spese per armamenti.
2) ancora più triste dirlo, il fatto che la base di Comiso diventi area civile non ferma assolutamente il progetto di ammodernamento delle bombe atomiche a cui il governo Conte ha dato il suo consenso senza battere ciglio; tende anzi a nasconderlo distogliendo l’attezione dai bunker atomici italiani che stanno per essere ammodernati, e tende a nascondere il fatto che il M5s non sta facendo più alcuna efficace opposizione alla base satellitare americana MUOS a Niscemi, in Sicilia;
3) tristissimo dirlo, il M5s non sta portando avanti l’adesione dell’Italia al trattato di messa al bando delle armi atomiche (richiesto dalla campagna ICAN, premio Nobel per la Pace 2017), nonostante la maggioranza dell’opinione pubblica sia favorevole al disarmo nucleare.
Questa è purtroppo la realtà oltre la cortina fumogena della propaganda politica. Comiso non ferma il riarmo nucleare, lo nasconde. E questa cerimonia dà solo una pennella pacifista a un governo fedele a Trump e alle sue mire militari. Questo esecutivo non pone alcun ostacolo al preoccupante riarmo atomico in atto e non ha nella sua agenda la messa al bando delle armi nucleari. Anzi: ammoderna i bunker atomici in Italia.
18 gennaio 2019
La base di Comiso con i 112 missili da crociera, operativi a partire dal 30 giugno 1983, fu una delle principali installazioni della NATO nel sud Europa durante la guerra fredda. La base fu molto criticata e fu oggetto di diverse manifestazioni di organizzazioni pacifiste. Successivamente, e con il venir meno delle esigenze di difesa dopo il crollo del blocco sovietico, la base militare perse d’importanza e venne progressivamente ridimensionata (il 26 marzo del 1991 viene rimossa l’ultima batteria di missili da crociera). Nel 1999, quella che ormai era la ex-base NATO, durante la missione Arcobaleno fu riutilizzata per accogliere ed alloggiare circa cinquemila cossovari nel corso della guerra della ex-Iugoslavia, in quelli che erano stati gli alloggi dei soldati americani.
Fonte: Wikipedia