Casoria, gattino sbattuto contro muro con un calcio: pronta la denuncia

L’Oipa sta predisponendo una denuncia querela affinché i responsabili dell’atto efferato nei confronti di un gattino, sbattuto violentemente contro un muro con un calcio, siano puniti come per maltrattamento di animale.

 

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Comunicato stampa
15 ottobre 2020

CASORIA, SBATTE UN GATTINO CON UN CALCIO CONTRO UN MURO

L’OIPA PRESENTA DENUNCIA PER MALTRATTAMENTO E FA APPELLO PER AVERE NOTIZIE DELL’ANIMALE

L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) sta predisponendo una denuncia querela affinché i responsabili dell’atto efferato nei confronti di un gattino, sbattuto violentemente contro un muro con un calcio, siano puniti come per maltrattamento di animale. Il fatto, avvenuto a Casoria (Napoli), sta suscitando l’indignazione generale poiché l’episodio è stato registrato in un video che sta facendo il giro del web e dei social media.

Del gattino non si hanno notizie e per questo motivo l’Oipa lancia un appello: chiunque lo abbia soccorso, o ne abbia raccolto il cadavere nella peggiore delle ipotesi, si rivolga alla delegata dell’Oipa di Napoli, Enza Buono, all’email napoli@oipa.org, o telefonando al 3396506432.

L’Oipa ricorda che l’uccisione di animali è un reato punito dall’art. 544 bis del Codice penale, che recita: “Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da 4 mesi a 2 anni”.

«Si tratta di pene troppo lievi, lo ripetiamo da tempo», commenta il presidente nazionale Oipa, Massimo Comparotto. «Occorre una tutela più incisiva per gli animali, che ancora non ricevono una copertura legislativa diretta non essendo loro riconosciuta soggettività giuridica. Auspichiamo un inasprimento per le pene riguardanti il maltrattamento e l’uccisione di animali, anzitutto per l’esigenza di una loro piena tutela, ma anche perché studi scientifici attestano la correlazione tra la crudeltà sugli animali e la più generale pericolosità sociale di chi la commette».

 


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Comunicato stampa
15 ottobre 2020

SETTANTA GATTI SEQUESTRATI IN UNO SCENARIO DA INCUBO DALLE GUARDIE ZOOFILE DELL’OIPA E DAI CARABINIERI FORESTALI CERCANO CASA CON URGENZA

OIPA ANCONA: «POSSIAMO PORTARLI VIA DA LÌ, MA ABBIAMO BISOGNO DI AFFIDATARI»

Cercano casa, e presto, circa settanta gatti – cuccioli, giovani e adulti – sequestrati dalle guardie zoofile dell’Organizzazione italiana protezione animali (Oipa) di Ancona. Si tratta di esemplari Main Coon, Siberiani, British, Kurilian Bobtail e British Shorthair e Munchkin (o Gatto bassotto) e loro incroci.

Vivono ancora nello scenario di degrado che si è presentato davanti agli agenti Oipa, ai carabinieri forestali e a un veterinario intervenuti a seguito di una segnalazione nei mesi scorsi, ma ora possono essere dati in affido.

«Il magistrato ha dato il via libera agli affidi e questi sono molto urgenti, date le condizioni igienico sanitarie in cui ancora vivono questi sfortunati animali», spiega Luana Bedetti, coordinatrice provinciale delle guardie zoofile Oipa di Ancona. «Non meritano di vivere ancora in quello scenario da incubo e per questo facciamo appello a tutti gli abitanti delle Marche e delle regioni limitrofe, soprattutto Emilia e Umbria, affinché accolgano uno o più esemplari. In una nuova casa questi poveri gatti, circondati da cure e affetto, potranno rinascere e dimenticare il passato. Chiediamo a tutti un atto di generosità e solidarietà».

La donna li deteneva è ora indagata per maltrattamento (art. 544 ter c.p.) e per detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze (727, comma 2 c.p).

Per informazioni: guardieancona@oipa.org, tel. 3518861520

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