Al Freedom Convoy di Ottawa, la manifestazione in difesa dei camionisti canadesi contrari al Green Pass, la polizia a cavallo calpestò un disabile con girello.
Alla protesta del Coordinamento Lavoratori Portuali di Trieste il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, già funzionaria pubblica di fiducia del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, indossò i panni del dittatore sudamericano e scatenò gli autoblindi della polizia con gli idranti per sgomberare il molo occupato contro il Green Pass obbligatorio.
Per “motivi di ordine pubblico” non li aveva invece fatti usare contro un rave party abusivo di tossicodipendenti organizzato in palese violazione di ogni regola sull’emergenza Covid-19.
Queste due immagini da dittatura sociale da sole ben rappresentano il clima di persecuzione che le autorità governative serve delle Big Pharma dei sieri genici antiCovid, ancora sperimentali e sempre più palesemente pericolosi, stanno imponendo secondo una narrazione che può essere soltanto interpretata come l’implementazione del Nuovo Ordine Mondiale.
In Canada il premier Justin Trudeau, in Italia il suo omologo Mario Draghi ben supportato dal Ministro della Salute Roberto Speranza, hanno perpetrato e incentivato la persecuzione della popolazione che rifiuta i vaccini killer, come li ha definiti monsignor Carlo Maria Viganò, Nunzio Apostolico Emerito della Santa Sede negli Usa che non fece mancare il suo sostegno al Freedom Convoy, ma hanno fatto anche di peggio.
Hanno aizzato gli organi ispettivi degli Ordini dei Medici, la Magistratura e i Carabinieri italiani dei NAS (Nuclei Antisofisticazioni e Sanità), sollecitati direttamente da Speranza dal cui Dicastero dipendono, non solo contro i medici NO VAX come il dottor Delicati, finito addirittura in galera, ma anche contro i medici che curano con efficaci terapie alternative al folle protocollo Paracetamolo e Vigile Attesa come il chirurgo Andrea Stramezzi, costretto a scendere in politica per difendersi da un’infamante e controversa sospensione dalla professione per 12 mesi decretata (ma ancora non motivata) dal suo Ordine dei Medici.
Ma quello che grida vendetta davanti alla giustizia umana e divina, è la persecuzione attuata dalle autorità canadesi come dai NAS dei Carabinieri sguinzagliati da Speranza persino contro medici regolarmente vaccinati che secondo “scienza e coscienza” hanno certificato ai pazienti, a loro noti da decenni, l’esenzione dai sieri genici antiCovid perché esposti al rischio di gravissime reazioni avverse, come quelle ormai sempre più diffuse anche tra persone sanissime e rivelatesi in migliaia di casi anche letali.
Come acclarato anche da varie ricerche scientifiche condotte in Italia ma ignorate dal Ministero della Salute.
In Canada Mary O’ Connor è stata portata davanti alla Corte Suprema dall’Ontario College of Physicians and Surgeons che ha ottenuto la revoca della sua licenza: non può più esercitare come medico. Riportiamo la sua storia completa nell’articolo sotto.
DECINE DI MEDICI PERSEGUITATI IN ITALIA E A PERUGIA
In Italia sono decine i casi di medici territoriali vaccinatori perseguitati proprio per aver esentato i loro assistiti secondo “scienza e coscienza’, valutando ogni singolo caso e non interpretando gli esseri umani, come fa la comunità scientifica di mainstream sponsorizzata dalle Big Pharma, quali cavie da sieri genici che possono alterare il DNA, come sostenuto da vari studi pubblicati su riviste scientifiche e da un giudice in una sentenza.
Nutriamo il sospetto che gli episodi a nostra conoscenza siano soltanto la punta dell’iceberg e pertanto invitiamo ogni medico sotto inchiesta per le esenzioni a contattarci per un’intervista, anche anonima come quella concessa alcuni mesi fa da una dottoressa di Perugia a un sito online di orientamento cattolico (link a fondo pagina).
«Non mi pento: esenterei ancora dal vaccino quei miei pazienti. L’unico motivo che mi ha spinto a esentare questi miei pazienti è stato un sacrosanto principio di prudenza a cui ogni medico in scienza e coscienza avrebbe il diritto e il dovere di ispirarsi» dichiarò.
Dopo tali certificazione il medico di base umbro si vide sequestrare una decina di cartelle cliniche dai NAS nonostante avesse emesso quei provvedimenti secondo scienza e coscienza
«Sono pazienti con storia di epilessia, con linfomi, con storie neoplastiche gravi, pazienti con crisi ipertensive e altre patologie che possono essere fattori di rischio acclarati per una vaccinazione. Addirittura, in certi casi ho con me i certificati degli specialisti di salute pubblica che sconsigliano la vaccinazione. Si tratta di pazienti affetti da patologie immunitarie o cardiache, pazienti con asma cronica grave o con choc anafilattici pregressi» spiegò la dottoressa.
Nel mese di luglio la magistratura perugina ha chiesto al Giudice delle Indagini Preliminari la proroga delle indagini nei suoi confronti di altri 6 mesi sebbene l’inchiesta sia di fatto tutta documentale. Ecco perché lei, tramite i suoi avvocati, ha fatto opposizione ritenendo ingiustificato tale prosieguo investigativo che la tiene sulla graticola giudiziaria.
Non c’è però da stupirsi che ciò sia capitato proprio a Perugia in quanto la Procura della Repubblica è diretta dal dottor Raffaele Cantone, già magistrato di fiducia di Matteo Renzi che, quando fu Presidente del Consiglio dei Ministri nel 2014, lo scelse quale presidente per l’Autorità Nazionale AntiCorruzione ANAC (Delibera CDM 12 marzo 2014 e Decreto Presidente della Repubblica 4 aprile 2014).
In quello stesso anno Renzi fu il primo ad avviare in Italia il progetto pilota di immunizzazione globale di Obama-Gates attraverso i 10 vaccini obbligatori culminato nel Decreto Lorenzin del 2017 che fu difeso dalle accuse di anticostituzionali dall’allora giudice della Corte Costituzionale Marta Cartabia, divenuta poi Ministro di Grazia e Giustizia quando il governo Draghi ha deciso di imporre la vaccinazione obbligatoria agli operatori sanitari prima e poi ad altre professioni.
Tra i medici perugini finiti sotto inchiesta ha fatto clamore il caso del dottore che aveva esentato il compianto biologo Franco Trinca, pugnace oppositore dei vaccini sia perché ritenuti arma di distruzione di massa (come sostenuto agli esperti Luc Montagnier e Geert Vanden Bossche già collaboratore della Gavi Alliance di Bill Gates) ma anche strenuo sostenitore delle cure domiciliari precoci ignorate dalle autorità sanitarie.
Al pari delle terapie la magistratura, finora, pare aver ignorato le centinaia di denunce in merito di Trinca, poi scomparso per un Covid particolarmente letale come una vera arma batteriologica qual è il SARS-Cov-2 secondo innumerevoli esperti, dopo un incontro segreto con il farmacologo Domenico Biscardi finalizzato allo scambio d’informazioni sull’ossido di grafene nei vaccini.
Anche su queste misteriose coincidenze, che hanno suscitato interesse internazionale con circa 10mila visualizzazioni sul sito americano Veterans Today, nessun magistrato pare voler indagare…
Sono probabilmente tutti troppo impegnati a perseguitare i medici che, secondo scienza e coscienza, prescrivono le esenzioni a pazienti con gravi patologie come quelli del Comitato Ascoltami che raccoglie i vaccinati danneggiati.
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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