Il boomerang della risoluzione ONU sulla riparazione dei danni di guerra a favore dell’Ucraina

Andrew Korybko – 15/11/2022 (traduzione automatica e ampia rielaborazione del testo – potrebbero essere presenti errori ed imprecisioni)

The UN Resolution On Ukrainian Reparations Could Boomerang Against The Golden Billion (substack.com)

 

L’ambasciatore russo alle Nazioni Unite Vasily Nebenzya ha avvertito lunedì che l’approvazione da parte dell’Assemblea Generale di una risoluzione sulle riparazioni di guerra dovute all’Ucraina potrebbe essere un boomerang contro il Golden Billion dell’Occidente guidato dagli Stati Uniti. Questo sviluppo giuridicamente non vincolante porterà alla creazione di un “registro internazionale” attraverso il quale  stabilire ciò che la Russia presumibilmente debba all’Ucraina per i danni causati dalla sua operazione speciale.

[…] In breve, sarà “legittimato” una sorta di sequestro illegale da parte del Golden Billion dei beni esteri della Russia e creerà un precedente per minacciare lo stesso trattamento contro qualsiasi altra nazione che dovesse trovarsi al centro di una disputa analoga.

In altre parole, qualunque stato [che dovesse trovarsi come la Russia nella necessità di difendersi dalla minaccia di perdere la propria integrità territoriale e temere per la propria sopravvivenza] avrebbe sulla propria testa la spada di Damocle di possibile sequestri di beni detenuti all’estero. Una falsa base “legale” per dissuadere gli stati dal difendere i loro interessi nazionali oggettivi. Coloro che osano farlo saranno accusati di “aggressione non provocata”, sotto il ricatto di essere inseriti in tali registri e aeesere sottoposti ai meccanismi di “restituzione”, e probabilmente sanzionati fino a quando non si ritireranno e pagheranno.

Non c’è dubbio che questa nuova forma di “lawfare” sarà effettivamente esercitata dal Golden Billion per far avanzare i suoi interessi nella Nuova Guerra Fredda. […] [Avverte però l’ambasciatore della Federazione Russa Mebenzya, che] il vaso di Pandora che è stato appena aperto [diventerà un boomerang per coloro che hanno votato la risoluzione ONU, in quanto] creerà un precedente per la maggior parte dell’umanità in tutto il Sud del mondo, i cui paesi sono stati in passato colonizzati proprio dal Golden Billion: potranno infatti chiedere danni di guerrà agli ex occupanti.

[A questo punto non solo i paesi come gli Stati Uniti che rappresentano il Golden Billion, ma anche il Sud del mondo che aderisce a BRICS e SCO, specialmente gli stati africani, potrebbero chiedere ai primi la restituzione dei loro beni  saccheggiati, come risarcimento per aver subìto la loro colonizzazione in passato.]

Certo, ci vorrebbe un’immensa volontà politica per portare a termine una mossa così importante, ma comunque non può essere scontata. Quei paesi del Sud del mondo che sono guidati da leadership multipolari-patriottiche rischierebbero di essere rovesciati da colpi di stato sostenuti dal Golden Billion o soggiogati a una guerra ibrida senza precedenti, ma potrebbero prevenire quegli scenari di cambio di regime o migliorare drasticamente le loro capacità difensive attraverso partnership strategiche con la Russia.

Proprio la Russia, che sta attivamente esportando soluzioni su misura di “sicurezza democratica” ai suoi partner in tutta l’Africa, il che si riferisce all’impiego creativo di tattiche e strateghi di guerra contro-ibrida per difendere i loro modelli nazionali di democrazia dalle minacce del Golden Billion. La Repubblica Centrafricana e il Mali ne hanno già beneficiato, ma ci si aspetta che altri paesi sollecitino il sostegno della Russia, soprattutto se approvano la restituzione dell’era coloniale.

Visto che la leadership de facto della Russia del Movimento Rivoluzionario Globale si tradurrà prevedibilmente nel tentativo di mantenere la sua promessa di aiutare i suoi partner africani a completare pienamente i loro processi di decolonizzazione, lo scenario precedente [la risoluzione ONU] non dovrebbe essere ignorato. Al contrario, proprio ora che il Golden Billion con un pretesto ha  aperto il vaso di Pandora attraverso l’ultima risoluzione delle Nazioni Unite che apre alle richieste ucraine di riparazioni di guerra.

Proprio come il precedente del Kosovo [contro la Serbia] e della Georgia (e ora anche dell’Ucraina) contro la Russia, tale meccanismo potrà essere impiegato da una miriade di stati del Sud del mondo (specialmente in tutta l’Africa) per chiedere il risarcimento ai loro ex colonizzatori del Golden Billion. Finché si sentiranno abbastanza sicuri di difendersi dall’ira di quel blocco della Nuova Guerra Fredda, con cui la Russia dovrebbe aiutarli come spiegato, allora è probabile che almeno alcuni di loro perseguiranno questa strada.

È proprio questa sequenza di eventi che l’ambasciatore Nebenzya probabilmente aveva in mente quando ha avvertito che l’ultima risoluzione rischia [di rivelarsi] un boomerang contro il Golden Billion. Le leadership multipolari-patriottiche in tutto il Sud del mondo esploreranno prevedibilmente i pro e i contro dell’impiego di mezzi simili a quelli sperimentati dall’Occidente contro la Russia per ottenere riparazioni dai loro ex colonizzatori. Rimarrà da vedere quando e come questo si svolgerà, ma non c’è dubbio che alla fine accadrà.

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