Procuratore della Corte Penale de L’Aja da Zelensky prima del mandato di arresto a Putin

Carlo Domenico Cristofori – 21/03/2023

KIEV: L’ABBRACCIO DELLA VERGOGNA. Procuratore della Corte Penale de L’Aja da Zelensky prima del Mandato di Arresto a Putin (gospanews.net)

 

KIEV: L’ABBRACCIO DELLA VERGOGNA.

La propaganda russofoba nel Vecchio e corrotto Continente avanza ormai come uno schiacciasassi calpestando anche ogni diplomazia di facciata.

L’abbraccio entusiasta tra il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky e il procuratore della Corte Penale Internazionale (CIP) de L’Aja Karim Khan va infatti al di là di ogni cordialità istituzionale.

E’ l’abbraccio della vergogna. Quello dell’arbitro di calcio di una finale di Champions che la sera prima della sfida va a fare festa con il capitano di una delle due squadre che devono contendersi il trofeo essendo già pronto a fischiare un rigore contro gli avversari alla prima occasione.

Ma in questo caso c’è in ballo una coppa molto più preziosa: quella della Verità!

Sulle supposte violazioni dei diritti umani e sui presunti crimini di guerra di cui sono accusati i Russi ma anche e soprattutto su quelli attribuiti a militari e paramilitari dell’esercito di Kiev nel genocidio di filo-russi nel Donbass protrattosi dal 2014 fino al 2022, quando la guerra civile è deflagrata in uno scontro militare a campo aperto

Quell’incontro avvenuto a Kiev il 28 febbraio 2023 non avrebbe avuto un peso geopolitico così significativo e sconcertante se alcuni giorni dopo, venerdì 17 marzo, la CIP presso il Tribunale de L’Aja non avesse spiccato un mandato d’arresto per presunti crimini di guerra contro il presidente russo Vladimir Putin.

 

Il Comitato Investigativo Russo apre un’Inchiesta sul magistrato Khan e altri Giudici CPI

A questa decisione, come anticipato dall’agenzia russa TASS e riportato nei dettagli su Gospa News Internationalha replicato il Comitato Investigativo Russo che lunedì ha dichiarato di aver aperto un procedimento penale contro il pubblico ministero e i giudici della Corte penale internazionale (CPI).

Secondo il Comitato, il procedimento contro il pubblico ministero è stato aperto con l’accusa di perseguimento penale di una persona innocente con l’accusa illegale di aver commesso un crimine grave o particolarmente grave, nonché di aver tramato un attacco a un funzionario straniero che gode di protezione internazionale con l’obiettivo di aggravamento delle relazioni internazionali (parte 2 dell’articolo 299, parte 1 dell’articolo 30 e parte 2 dell’articolo 360 del codice penale russo).

I giudici sono accusati dai magistrati di Mosca di aver pianificato un attacco a un funzionario straniero.

L’abbraccio amichevole, quasi fraterno, tra Zelensky e il magistrato che dovrebbe verificare senza pregiudizi le eventuali responsabilità di Putin è uno schiaffo a ogni diritto umano prima che al diritto internazionale e al dover di imparzialità di un organismo giudiziario.

Forse, soprattutto, per la grassa risata sul volto del procuratore: sinistramente vestito tutto di nero come un redivivo Duce Benito Mussolini che rievoca anche nell’aspetto per la testa pelata.

 

Il Complotto Spudorato della Lobby delle Armi

E’ la prova che il gigantesco complotto della Lobby delle Armi per incrementare l’infame business dei Signori della Guerra non solo non teme alcun giudizio o ostacolo (la Casa Bianca ha già ammonito Kiev di rifiutare ogni eventuale proposta di pace successiva all’incontro avvenuto a Mosca tra Putin e il presidente cinese Xi Jinping)  ma si è fatto sfrontato al punto da consentire ai suoi burattini di esprimere sul campo un tifo da stadio nonostante la delicata veste istituzionale che indossano.

Per Khan, d’altronde, il processo al presidente russo ha già una sentenza scritta.

«Può essere processato per i presunti crimini di guerra in Ucraina, nonostante Mosca ritenga di non essere soggetta alla decisioni della Corte penale internazionale (Cpi)» ha detto il procuratore capo della Cpi in un’intervista alla Cnn indicando i processi storici nei confronti dei criminali di guerra nazisti, dell’ex presidente jugoslavo Slobodan Miloševic e dell’ex leader liberiano Charles Taylor, come esempi di figure apparentemente intoccabili che hanno affrontato la giustizia.

“Tutti loro erano individui potenti eppure si sono trovati nelle aule dei tribunali”, ha detto Khan.

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