[Comune Info] Sotto quello stormo nero

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Sotto quello stormo nero

Da alcune scuole della Sicilia arriva un messaggio agghiacciante, veicolato da un’istruttiva (per chi non avesse capito che tipo di vento si sta alzando e con quale intensità esso spiri) gita scolastica. L’educazione al tempo della guerra non fa prigionieri

Chiudiamo

Chiudiamo
Scup annuncia la fine della sua resistenza. Lo spazio sociale in via della Stazione Tuscolana serve per fare altro

La morte come fatto comunitario

La morte come fatto comunitario
Rispetto ai silenzi, alle rimozioni, alla teatralizzazione, allo spettacolo della morte nei luoghi fisici e virtuali della contemporaneità, viene da pensare a quando, nelle comunità composte da persone comuni, in fondo nessuno moriva fino a quando veniva ricordato

Un treno devasta la terra dei Maya

Un treno devasta la terra dei Maya
La modernità che viaggia sul binario della morte dei mega-progetti

In difesa della stirpe italica

In difesa della stirpe italica
Gpa, l’obiettivo del governo e la difficoltà di vedere le donne come “soggetti”

La famiglia reale

La famiglia reale
Sulle idiozie di chi parla di famiglia in modo astratto e propagandistico

Cinquemila litri di acqua

Cinquemila litri di acqua
Sulle ragioni del sindaco di Firenze contro Ultima Generazione

Il cono d’ombra dei governi

Il cono d'ombra dei governi
La pace è molto più della fine della guerra, basterebbe pensare al clima

Il riarmo non crea nemmeno lavoro

Il riarmo non crea nemmeno lavoro
L’idea che l’industria militare porti occupazione è solo un mito

Giustizia negata per lo Yemen

Giustizia negata per lo Yemen
Archiviata l’ipotesi di responsabilità penale per il commercio italiano di armi

L’Italia seguita a puntare sul fossile

L'Italia seguita a puntare sul fossile
La Sace ci ripensa: finanzierà carbone, gas e petrolio almeno fino al 2028

Un pericoloso déjà vu

Un pericoloso déjà vu
Il default di Blackstone è legato alla cartolarizzazione di edifici commerciali

La propria storia

La propria storia
Come molte altre, anche la parola migrante rischia di essere un’etichetta, qualcosa che copre l’umanità di ogni singolo individuo, che nega vissuti, paure, desideri, affetti di donne e uomini, li rende oggetti, spesso un numero
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