[Rete Ambientalista] “Battetevi per ciò che è giusto, anche quando tutto sembra perduto”

Rassegna del 30/07/2023

“Non arrendetevi mai, lottate sempre”.

Si sono tenuti i funerali di Celeste Fortunato, attivista ambientale e mamma. Si è battuta per proteggere i bambini dalle gravi malattie nel quartiere Tamburi di Taranto. E’ morta  stroncata dalla leucemia. Queste le sue ultime parole scritte per noi e lette al termine della messa. “Non arrendetevi mai, lottate sempre. Battetevi per ciò che è giusto, anche quando tutto sembra perduto. Amatevi. L’amore è la cosa più importante, irrinunciabile, fondamentale, alla base della mia vita. Se avrete amato, avrete vissuto, vissuto davvero. E nulla vi farà paura. Vi voglio bene. Proteggete mio figlio, la cosa più bella che ho fatto nella mia vita. State accanto al mio amore Enzo. Alla mia mamma, al mio caro papà, alla mia straordinaria sorella, il mio mondo. Grazie per tutto ciò che di bello mi avete donato, facendomi felice. Celeste.”.  Per approfondimenti clicca qui e qui.

10 anni e otto mesi di carcere, 154 frustate.

Appello di Amnesty International “PER LA LIBERAZIONE DI NARGES MOHAMMADI, ATTIVISTA PER I DIRITTI UMANI DELL’IRAN”  al Capo della magistratura: “Narges Mohammadi,  sostenitrice della campagna contro la pena di morte e vicepresidente del centro per i difensori dei diritti umani in Iran ,è stata condannata ad un totale di 10 anni e otto mesi di carcere, 154 frustate e altre sanzioni in due casi separati derivanti esclusivamente dal suo lavoro per i diritti umani. Clicca sul titolo e firma  https://www.amnesty.it/appelli/iran-nuova-condanna-per-narges-mohammadi/

Gli accordi del governo che uccidono nel deserto.

Le foto di adulti e bambini morti di sete, di stenti e di caldo nel deserto tra Tunisia e Libia inquietano il sonno e la coscienza. Non possiamo restare indifferenti di fronte alla deportazione di migranti operata dalle forze armate tunisine in quel deserto e in quell’altro alle porte d’Algeria. Pensavano di lasciarli morire fuori dallo sguardo indiscreto del mondo lasciandoli senz’acqua e senza un tozzo di pane e invece oggi abbiamo consapevolezza che i denari di Europa e d’Italia sempre di più verranno impiegati per operazioni di questo tipo. Abbiamo appaltato le esecuzioni capitali verso chi si è macchiato dei reati di povertà o di guerra subìta o di minacce ai propri diritti. È impensabile che noi si resti inerti di fronte a governi che si comportano come chi arma la mano di un sicario. Non saprei con quali altre metafore descrivere questo orrore di morti anonime che oggi Nello Scavo dalle pagine di Avvenire riesce a strappare in qualche modo alla connivenza del silenzio colpevole e dell’anonimato acquietante. Davanti al deserto africano non ci sia anche il deserto della nostra umanità. Facciamo qualcosa. (Tonio Dell’Olio) Clicca qui.

Giornalisti, è inaccettabile il vostro silenzio sull’Africa.

Indirizzato il mirino sull’Ucraina, i mass-media sono nelle mani dei potenti gruppi economico-finanziari, ben integrati nel mercato militarindustriale globale, con ben poche possibilità di scrivere quello che veramente sta accadendo in Africa, insomma sono asserviti e complici.

Padre  Alex Zanotelli rivolge comunque un appello ai giornalisti: “Non vi chiedo atti eroici, ma solo di tentare di far passare ogni giorno qualche notizia per aiutare il popolo italiano a capire i drammi che tanti popoli africani stanno vivendo”. Zanotelli non si si fa molte illusioni sull’appello “ma è la crescente sofferenza dei più poveri ed emarginati che mi spinge a farlo. Per questo, come missionario e giornalista, uso la penna per far sentire il loro grido, un grido che trova sempre meno spazio nei mass-media”. Anzi, colpisce allo stomaco i giornalisti: è inaccettabile il vostro silenzio su trenta milioni di persone a rischio fame, sui cambiamenti climatici in Africa che rischia a fine secolo di avere tre quarti del suo territorio non abitabile, sulla vendita italiana di armi pesanti e leggere a questi paesi che non fanno che incrementare guerre sempre più feroci da cui sono costretti a fuggire milioni di profughi, sui governi  che tentano di bloccare i migranti provenienti dal continente nero,  sui  nostri politici che urlano «Aiutiamoli a casa loro» dopo che per secoli li abbiamo saccheggiati e continuiamo a farlo con una politica economica che va a beneficio delle nostre banche e delle nostre imprese, sull’essere noi occidentali i nuovi nazistiClicca qui. Ma i giornalisti hanno uno stomaco robusto.

Restituire il diritto alla salute.

Tre anni dopo l’apparizione del Covid (e relativi oltre 4,3 miliardi per vaccini Big Pharma) restano ancora 178mila interventi chirurgici da recuperare, oltre a quasi un milione di screening oncologici e a 5 milioni di visite mediche da calendarizzare. All’emergenza si arrivò impreparati.  Quando si sottrae denaro al Servizio Sanitario pubblico e lo si sperpera regalandolo ai privati, non restano i soldi per pagare personale, esami e interventi, oltre naturalmente le cure.

E’ il dramma che sta rivivendo la sanità pubblica: mancano 29mila figure professionali, di cui 4.311 medici, non c’è una Regione che si salvi.  Nei Pronto soccorso della Sicilia mancano 372 medici (il 60% di quelli previsti dalle piante organiche), nel Lazio 375, circa il 40%, così come in Emilia-Romagna. In Piemonte ce ne dovrebbero essere 297 in più, in Calabria 90, in Friuli-Venezia Giulia 62, in Campania 420, in Puglia 200, in Veneto 232. Poi c’è la questione dell’ondata di privatizzazioni del servizio, con l’appalto a cooperative esterne. Ondata che è arrivata in Piemonte – dove le cooperative sono presenti in 17 ospedali –, nel Lazio, in Friuli-Venezia Giulia. E poi ancora Liguria, Emilia-Romagna, Veneto, Marche, Lombardia, Regione quest’ultima dove mancano tra i 450 e i 550 medici.

La sanità è solo formalmente gratuita per tutti, invece sempre più i cittadini, quelli che possono permetterselo, ricorrono alla sanità privata causa le interminabili liste di attesa: in media 1.700 euro a famiglia/anno. Il 5,2% dei nuclei familiari versa in disagio economico per le spese sanitarie; 378.627 nuclei (l’1,5%) si impoveriscono per le spese sanitarie e 610.048 (il 2,3%) sostengono spese sanitarie cosiddette “catastrofiche”. Il finanziamento per il Servizio Sanitario Nazionale previsto dalla nuova Legge di Bilancio nel 2023 non tiene nemmeno il passo dell’inflazione.

 

I dati epidemiologici devono essere resi pubblici.

Chiunque risieda nei pressi di un impianto a rischio, tipo di incenerimento di rifiuti, ha il diritto ad accedere ai dati relativi alla mortalità e la frequenza di malattie. A stabilirlo una storica sentenza del TAR del Piemonte, passata decisamente in sordina, la quale ha riconosciuto tali dati epidemiologici come “informazioni ambientali” a cui la Pubblica amministrazione deve consentire l’accesso. Clicca qui.

L’amianto è sempre colpevole.

L’amianto è comunque colpevole anche se il lavoratore morto per cancro al polmone era un fumatore. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione. Clicca sul titolo. I familiari si sono rivolti all’Osservatorio Nazionale Amianto che tutela  le vittime di questo pericoloso cancerogeno. Queste possono richiedere assistenza tramite lo sportello amianto on line https://onanotiziarioamianto.it/sportello-amianto-ona-nei-territori/ o chiamando il numero verde gratuito 800 034 294.

Giornalisti, parlate delle cause del cambiamento climatico, e delle sue soluzioni.

Fate il gioco del Governo: Omettere queste informazioni condanna le persone al senso di impotenza, proprio nel momento storico in cui è ancora possibile costruire un futuro migliore”, insomma alimenta la rassegnazione e la negazione della realtà, cioè fa il gioco dell’inazione del Governo. Clicca qui.

Friedrich Engels: La natura si vendica di ogni nostra vittoria.

Prosegue il dibattito avviatosi nel corso della recente conferenza (clicca qui il video) organizzata a Torino da CIVG Centro Iniziative Verità Giustizia e Movimento di lotta per la salute MaccacaroL’intervento del professor Maurizio Pallante è stato il clou della presentazione della “Class action contro Solvay” produttrice unica in Italia dei PFAS, le sostanze perfluoroalchiliche tossiche e cancerogene. L’equiparazione di Pallante del concetto di sviluppo-crescita nei due modelli di economia – capitalista e socialista – aveva suscitato un avvio di dibattito, idealmente proseguito poi da Peter Boyle riprendendo il marxista giapponese Kohei Saito, nonché Fabio Ciabatti. Vedi:  Pfas, Pallante, decrescita felice e socialismo.     Il comunismo della decrescita.  .  Ora, ospitiamo al riguardo Renato Ramello che con Doriella Cavazzini cura una Newslettera dalla Valsusa apprezzata in tutta la penisola. Clicca qui.

Volare fa male alla salute.

Decisamente assente nel dibattito questa posizione del “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera di Viterbo” per una drastica riduzione del traffico aereo: la riceviamo e la pubblichiamo, clicca qui.

 

Ritorna il Festival Alta Felicità.

Che anche quest’anno avrà come cornice le splendide montagne della Val di Susa! Tre giorni di musica, cultura e relax a Venaus, paese simbolo della Valle che Resiste. Tra gli eventi: domenica 30“TORINO-LIONE: UN BUCO NELL’ACQUA?”, lunedì 31 “ANTIABILISMO: CONOSCERE L’ABILISMO PER ABBATTERLO”. Infine sulla newslettera dalla Valsusa (clicca qui):  DA VENERDÌ 4 A DOMENICA 6 AGOSTO CAMPEGGIO ITINERANTE CLAVIERE (ITA)- BRIANCON (FR) TRE GIORNI IN CAMMINO VERSO UN MONDO SENZA FRONTIERE NÉ AUTORITARISMI Tre giorni di incontri e discussioni.

Oltre agli oltre 700 articoli già presenti sul nostro Sito www.rete-ambientalista.it , prossimamente un’altra puntata della CAMPAGNA del “Movimento di lotta per la salute  Maccacaro” PER LA MESSA AL BANDO IN ITALIA DEGLI PFAS, conterrà  gli aggiornamenti:

La vera storia di come i Pfas hanno contaminato l’Italia.

Cosa sono i Pfas.

Come i Pfas uccidono: alla luce degli studi universitari.

Quando l’Arpa diceva: fate allarmismo sui Pfas.

Chi aveva bloccato lo studio sui tumori da Pfas.

Pfas nei campioni di sangue di 293 su 302 donne incinte e dei cordoni ombelicali dei loro bimbi.

I Pfas nella catena alimentare: 21.411 campioni analizzati in UE.

Eppure c’è l’esperto negazionista: nessun rischio sanitario per i Pfas.

L’azione informativa nelle scuole del Gruppo educativo Zero Pfas.

Il ruggito del coniglio del sindaco pro pfas di Alessandria.

Paglieri profuma il mondo e Solvay crea il benessere della gente.

Arkema nell’occhio del ciclone per i Pfas (ma non a Spinetta Marengo).

Pfas nel sangue dei cittadini di Tokyo.

L’esposizione ai Pfas dei Vigili del fuoco.

Si devono sostituire i Pfas nei chip dei computer, sì ma come?

 

Sito: www.rete-ambientalista.it

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