[Resistenza] Contro la censura, la guerra e la repressione, cacciare il governo Meloni

Newsletter n.9 del 15 marzo 2024

Contro la censura, la guerra e la repressione, cacciare il governo Meloni

L’Italia in guerra nel Mar Rosso e il partito unico dei guerrafondai

Il parlamento italiano ha votato a favore dell’intervento nel Mar rosso “a scopo difensivo” con una pantomima tipica della Repubblica Pontificia. Una missione che opererà negli stretti di Bab el-Mandeb e di Hormuz e nelle acque internazionali del Mar Rosso, del Golfo di Aden, del Mare Arabico, del Golfo di Oman e del Golfo Persico con l’obiettivo dichiarato di “difendersi” dagli attacchi con droni e missili yemeniti degli Houthi.

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Solidarietà ai sindacalisti Si Cobas e Usb di Piacenza

La Procura di Piacenza ha chiuso le indagini e chiesto il processo per i sette sindacalisti Si Cobas e Usb del settore della logistica. Le accuse sono di associazione a delinquere per violenza privata, resistenza a pubblico ufficiale, sabotaggio e interruzione di pubblico servizio.

Un attacco alle mobilitazioni e agli scioperi condotti nei magazzini della logistica di Piacenza dal 2014 al 2021. La giustizia dei padroni vuole condannare sindacalisti e operai per aver lottato in questi anni per strappare migliori condizioni di lavoro e di salario.

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Per la pace, cacciare il governo Meloni!

Sabato 9 marzo si è svolta a Roma la manifestazione “Per la libertà di manifestare. Per il cessate il fuoco a Gaza. Per la pace e la giustizia in Medio Oriente”. La manifestazione segue una serie di presidi e iniziative promosse dalla Cgil stessa in varie piazze del paese lo scorso 24 febbraio.

Entrambe le date sono il prodotto di due movimenti. Il primo è la mobilitazione crescente in tutto il paese contro la partecipazione e la collaborazione dell’Italia alle guerre in corso in Ucraina e in Palestina. Il secondo è la spinta degli stessi lavoratori della Cgil, che in questo contesto, hanno pressato il sindacato perché indicesse lo sciopero per l’8 marzo e facesse qualcosa di concreto per fermare le politiche guerrafondaie del governo Meloni.

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8 marzo di scioperi e organizzazione sui posti di lavoro

Venerdì 8 marzo – in occasione della giornata internazionale della donna – decine di migliaia di donne hanno scioperato e si sono riversate nelle piazze rispondendo all’appello lanciato da Non Una di Meno (Nudm) a bloccare il paese, facendo nuovamente valere la forza espressa nella piazza di Roma del 25 novembre.

Per tutta la giornata si sono tenuti cortei in oltre 40 città italiane. Mobilitazioni costruite anche a partire dai luoghi di lavoro tramite l’appello di Nudm ai sindacati di base e alla Cgil a indire sciopero generale, attraverso la collaborazione con i sindacati di base e le delegate Cgil per aggiornare il Vademecum per scioperare e tramite l’appello alle iscritte e delegate affinché costruissero nei posti di lavoro lo sciopero organizzando assemblee, informando e mobilitando lavoratrici e lavoratori. Ma anche facendo appello a portare lo sciopero in prima persona sui posti di lavoro affiggendo locandine, distribuendo il Vademecum, organizzando riunioni e assemblee con colleghe e colleghi.

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Dai territori

[Napoli] La libertà d’espressione secondo il PD, Ruotolo e Articolo21. Ancora su Jorit e la criminalizzazione del dissenso

La Federazione Campana del Partito dei CARC ribadisce piena solidarietà a Jorit, rigetta ogni provocazione e tentativo di criminalizzazione nei confronti di quanti gli hanno espresso vicinanza a fronte del linciaggio mediatico messo in moto in queste ore dopo l’incontro con Putin a Sochi.

L’incontro con Putin prima e, oggi, con il Papa ha colpito nel segno e smascherato i finti democratici e il partito unico dei guerrafondai cui fanno eco giornalisti compiacenti e a libro paga. Poco più di una settimana fa, dalle forze del governo Meloni al M5S passando ovviamente per il PD, in Parlamento, all’unanimità, è stata votata una nuova missione militare nel Mar Rosso. Di questo sarebbe utile discutere. Su questo sarebbero utili “inchieste giornalistiche” degne di tale nome. Invece, esponenti politici finanche tra quanti si dichiarano antifascisti e che oggi serrano le file del PD come il parlamentare Sandro Ruotolo trovano necessario ribadire la condanna a un artista “reo confesso” di voler contribuire alla pace tra i popoli e infamare chi lo sostiene.

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[Pisa] Ancora sulla vertenza di Simone Casella

La CGIL di Pisa è (finalmente) uscita con una nota sulla vertenza di Simone Casella e in particolare sulla sentenza del 7 febbraio scorso che ha sanzionato il compagno, delegato della Worsp a Pisa e membro della sezione locale del P.CARC, cercando di colpirlo due volte: con il mancato reintegro e accollandogli le “spese di lite” per oltre 4mila euro.

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Sulle elezioni regionali in Sardegna

Come previsto, i risultati delle elezioni regionali in Sardegna hanno aggravato la guerra per bande fra i partiti della maggioranza di governo e dimostrato che il governo Meloni si regge in piedi malamente.

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•    [Latina] Presentazione “Consigli di Fabbrica e nuovo potere”, 14 marzo h.18, ARCI Sottoscala 9, Latina

[Firenze] Via i sionisti dalle piazze dell’8 marzo!

Per la Giornata Internazionale della Donna dell’8 Marzo, Non Una Di Meno (Nudm) ha organizzato mobilitazioni in molte piazze del paese. Come è scritto anche nell’appello per la giornata pubblicato da Nudm, tra le altre cose, “Scioperare contro il patriarcato significa reclamare l’immediato cessate il fuoco su Gaza per fermare il genocidio, la fine dell’apartheid e dell’occupazione coloniale in Palestina”. Un messaggio chiaro e netto, contro il sionismo e a sostegno della resistenza delle donne e degli uomini palestinesi.

Ebbene, nonostante questa impostazione che è stata discussa e approvata nelle tante assemblee preparatorie delle scorse settimane, nella piazza organizzata da Nudm Firenze si è presentata una donna con dei volantini in mano e con al collo un cartello che recitava “Non una parola sugli stupri di Hamas… le donne israeliane se la sono cercata?”

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[Bologna] ARPAE: da che parte sta la CGIL?

Il 12 marzo la CGIL Funzione Pubblica Emilia Romagna denunciava in un post il fatto che nella notte siano comparse scritte sulla sede dell’ARPAE di Bologna, ARPAE cui è andata la solidarietà del sindacato in quanto l’operato dell’ente “è fondamentale per garantire la salute e il benessere delle nostre comunità”.  

L’operato di un’agenzia come l’ARPAE sarebbe effettivamente fondamentale per la difesa dell’ambiente. Per questo nel settembre scorso i comitati ambientalisti hanno organizzato un presidio proprio sotto la sede dell’APRAE di Bologna per chiedere la pubblicazione completa e ordinaria dei dati prodotti dalle centraline sulla qualità dell’aria, dati peraltro necessari per Valutazione di Impatto Sanitario del Passante di mezzo. 

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Appello. Solidarietà alla Federazione Sindacale della Bielorussia

Contro la sottomissione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) agli interessi dei gruppi imperialisti

Nuove adesioni

Marinella Mondaini, giornalista
Aniello Niglio, FIOM Stellantis Pomigliano
Giuseppe Iannaccone, RSU FIOM AVIO Pomigliano
Stanislao Balzamo, delegato FLAICA CUB Costiera amalfitana (SA).
Clara Statello, giornalista
Marco Lenzoni, delegato Sanità USB Asl Toscana Nord-ovest
Enzo De Vincenzo, coordinatore regionale USB Campania

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