Newsletter n.22 del 30 maggio 2025
Napoli. Solidarietà ai compagni e alle compagne di Potere al Popolo.
Ribaltare ogni operazione eversiva contro il governo Meloni!
La Federazione Campania del Partito dei Carc esprime la sua solidarietà ai compagni di Potere al Popolo (Pap) e del Collettivo Autorganizzato Universitario (Cau), a seguito della denuncia pubblica, che hanno diffuso in queste ore, di infiltrazione da parte di un agente di Polizia nella loro organizzazione.
Da quanto hanno raccontato i compagni di Pap, attraverso il portavoce Giuliano Granato, un agente di Polizia, di 21 anni, si è presentato come studente fuorisede arrivato da Bari e per 10 mesi ha frequentato assiduamente assemblee, iniziative pubbliche e mobilitazioni. Insospettiti da un incontro tenuto dal soggetto in un ristorante dopo il corteo del 1° maggio, i compagni hanno fatto una ricerca sui social e su internet scoprendo che il sedicente studente in realtà era un’agente uscito dalla scuola di Polizia nel 2023. Una volta scoperto, l’agente non ha battuto ciglio, allontanandosi e augurando “buona giornata” ai compagni.
Devolvi il 5X1000 all’Associazione Resistenza
Sul sentiero tracciato dalla Resistenza, tieni accesa la fiamma della solidarietà!
No pasaran. Rendere inapplicabile il decreto sicurezza
Volantino in diffusione al corteo del 31 maggio a Roma contro il decreto sicurezza
Il fronte degli scontenti, degli indignati e oppositori al governo Meloni è maggioranza del paese.
La debolezza di questo governo è una campana che suona per tutti quelli che vogliono fermarlo e rovesciarlo e tanti di noi, oggi, sono qui per questo.
Sì, perché la mobilitazione contro il Decreto Sicurezza, iniziata mesi fa, è un rivolo della più ampia lotta contro il governo Meloni e quanto più il governo procede nell’attuazione del suo programma, tanto più suscita la resistenza delle masse popolari.
Ci sono tutte le condizioni per vincere la battaglia contro questa misura liberticida rendendo il decreto inapplicabile. La strada è stata aperta in questi mesi da chi è sceso in piazza sfidando i divieti del governo e facendone carta straccia, difendendo il diritto di manifestare contro “la sobrietà” che una cricca di nostalgici del ventennio ha provato a imporre per contenere le celebrazioni del 25 Aprile, non potendole impedire.
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Dalla quarta udienza del processo Anan alla mobilitazione contro il DL Sicurezza del 31 maggio
Il 21 maggio a L’Aquila si è svolta la quarta udienza del processo politico contro il partigiano palestinese Anan Yaeesh palestinese residente in Italia e recluso nel carcere di Terni. Arrestato il 26 gennaio 2024 su richiesta delle autorità israeliane, Anan ha rischiato di essere estradato in Israele dove sarebbe stato sottoposto a trattamenti inumani.
Grazie all’ampio e diffuso movimento di solidarietà e alla campagna che si è sviluppata in tutta Italia, la Corte d’Appello de L’Aquila ha respinto, nel marzo del 2024, la richiesta di estradizione riconoscendo, di fatto, il rischio di tortura.
Compagne, lavoratrici organizziamo la rivolta!
Le violenze, i femminicidi, le discriminazioni sul lavoro, la precarietà, lo sfruttamento delle donne (basta vedere i dati della Cgil!) non sono né un fatto naturale né tantomeno culturale. È invece una precisa scelta politica, di chi alimenta abbrutimento, degrado intellettuale e morale, divisioni e guerra tra le masse popolari: uomini contro donne, lavoratori contro disoccupati, italiani contro immigrati. Gli stessi che se ne giovano per continuare ad opprimerli.
Ma non è un destino scritto nella pietra, anzi è un destino che proprio le donne possono spezzare rompendo ogni remora, dubbio e paura! Diventando più determinate, più combattive e unite per trovare la strada in grado di rompere questa cappa di oppressione e morte!
Toscana. 1 e 2 giugno: due giornate di lotta contro la guerra in corso
I prossimi 1 e 2 giugno sono in programma in Toscana diverse mobilitazioni alle quali il P.CARC aderisce e chiama tutti a partecipare. Sono tutte mobilitazioni che hanno in comune la necessità di volerla e doverla fare finita con lo stato di cose presenti, con la guerra e la corsa al riarmo, con la repressione e gli effetti della crisi in tutti gli ambiti di vita delle masse popolari.
Dopo la manifestazione di Milano. Riflessioni sul percorso “Tutti a casa!”
Un “arcipelago” di organismi – tra questi OttolinaTv è probabilmente il più conosciuto – hanno animato il percorso “Tutti a casa”. Nome evocativo, collegato a un obiettivo ambizioso: “una costituente contro il sistema guerra per mandare a casa il partito unico della guerra e degli affari”.
Il percorso ha preso le mosse da un articolo-appello dello scorso febbraio con cui Giuliano Marrucci (OttolinaTv) parlava della necessità di costruire un nuovo Comitato di liberazione nazionale assieme a tutte quelle forze che non hanno collaborato o contribuito a invischiare l’Italia nel vortice della Terza guerra mondiale.
Il passo successivo è stato il ciclo di iniziative pubbliche a Roma (29 marzo), Bologna (12 aprile), Napoli (11 maggio) e Milano (24 maggio). Iniziative accomunate dal fatto di essere state soprattutto un palco da cui esponenti della società civile, intellettuali, artisti e studiosi hanno argomentato i motivi per cui bisogna “mandarli tutti a casa”.
L’incontro di Milano è stato l’unico evento di piazza, gli altri incontri si sono tenuti in teatri o sale; “Tutti a casa” è stato, però, anche lo striscione con cui i promotori del percorso hanno partecipato, con un nutrito spezzone, al corteo del 5 aprile a Roma contro la guerra e il riamo indetto dal M5s.
Finito il primo ciclo di iniziative, il prossimo appuntamento è alla festa di OttolinaTv, che si terrà a Pisa, presso il circolo Arci Putignano, dal 9 al 13 luglio.
Abbiamo seguito con interesse tutto lo sviluppo del percorso e, fra aspetti assolutamente positivi e altri più problematici, ce ne siamo fatti un’idea precisa.
Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza – per il Comunismo (CARC)
Via Tanaro, 7 – 20128 Milano – Tel/Fax 02.26306454
e-mail: carc@riseup.net sito: www.carc.it

