L’Agenzia di stampa nazionale “Dire” pubblica in un articolo sull’inceneritore di Roma la denuncia della pediatra Francesca Mazzoli, 30 anni di professione al San Camillo di Roma, membro di ISDE Italia, secondo… L’articolo Inceneritore di Roma, “Produrrà diossine e metalli, a rischio la nostra salute” proviene da ISDE News.
Si potrà sparare nelle spiagge. Addirittura Regioni e ministero dell’Agricoltura avranno la facoltà di ridurre le aree protette a favore di quelle in cui sarà possibile cacciare. Si riaprono i roccoli e si liberalizzano i richiami vivi, favorendo il bracconaggio e il traffico illecito di avifauna. Si apre alla caccia senza regole nelle aziende faunistico-venatorie con il riconoscimento della licenza ai cittadini di Paesi esteri: in pratica la natura viene svenduta e diventa il parco giochi dei ricchi, italiani e stranieri.
Francesco Lollobrigida aveva promesso di riformare la 157/92, la legge per la protezione della fauna selvatica e il prelievo venatorio, trasformandola nella legge che antepone la caccia alla tutela della biodiversità. E così sta facendo: un ribaltamento netto della norma introdotta 33 anni fa e, soprattutto, dell’articolo 9 della Costituzione. Fratelli d’Italia si è intestata la battaglia per liberalizzare la caccia senza controlli, superando (a destra) la Lega, e ora è pronta a presentare il disegno di legge – collegato alla legge di Bilancio – per stravolgere la 157/92 nel prossimo Consiglio dei ministri.
Se non vai a votare non puoi essere mio amico e ti invito ad andartene dalle mie amicizie, perché non hai umanità. Con la morte ieri di questi 4 lavoratori sui luoghi di lavoro Muhammed Memishok Alessio Gardin Salvatore Cugnetto Carlo Alboreo arriviamo a questa mattina a contare 580 lavoratori morti sul lavoro nel 2025, di questi 406 sui luoghi di lavoro. Chi non va a votare i referendum sul lavoro è complice di questa strage e si comporta come quelli che si giravano dall’altra parte per la strage degli ebrei nei campi di concentrazione, e dei palestinesi oggi. Muhammed Memishok è un macedone di 63 anni, è uno di quel 33% di stranieri sotto i 60 anni che muore sul lavoro in Italia, ea questi lavoratori (non ai clandestini), si chiede di dare la cittadinanza dopo 5 anni. Se non vai a votare non puoi essere mio amico, perché non hai umanità
Carlo Soricelli
Per le partite Iva italiane il 2023 è stato un anno di vacche grasse. I redditi medi di quelli a cui si applicano le “pagelle fiscali” dell’Agenzia delle Entrate sono saliti di oltre il 10%, mentre quelli da lavoro dipendente progredivano solo del 4,5%. Ma l’amore per il nero è immutato: i dati appena diffusi dal dipartimento Finanze del Mef mostrano che più di metà degli autonomi restano probabili evasori. Basta un’occhiata alle cifre rielaborate dal Fatto per capire il motivo: il 75% dei ristoratori risulta aver guadagnato soli 15mila euro, in media. Credibili quanto i 7mila euro medi annui con cui tirerebbero avanti 750 discoteche e night club, i 14mila portati a casa dai gestori di 5.600 tintorie ei poco più di 20mila con cui sopravvive l’81% dei noleggiatori di auto, primi nella classifica del rischio evasione realizzata dal Fatto. Nella top ten anche servizi di assistenza domiciliare e ricerche di mercato, mentre le attività finanziarie sono al quintidicesimo posto. Dove si evade di più? In testa ci sono Molise, Calabria e Basilicata.
Clicca sul titolo la marcia della pace dei bambini.
“A Gaza non c’è la carestia di massa. Abbiamo una prova semplice: abbiamo arrestato migliaia e migliaia divisi tra civili e miliziani e li abbiamo fotografati senza maglietta, non ce n’era uno emaciato. Neanche un singolo caso dall’inizio della guerra a oggi. Anzi, si vede esattamente il contrario perché non si fa molto esercizio fisico”. Con queste parole pronunciate martedì alla conferenza dell’ International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA) il premier israeliano Benjamin Netanyahu – dopo 600 giorni di attacchi alla Striscia di Gaza – ha assicurato che il suo governo non sta affamando i gazawi sopravvissuti alle bombe, accusa che ha derubricato a “menzogna del momento”. Anche tutti i video sono falsi.
Il Consiglio d’Europa: “Razzismo tra le forze di polizia italiana”.
«La nostra raccomandazione verso il governo italiano è che conduca al più presto uno studio indipendente sul fenomeno della profilazione razziale nelle sue forze di polizia, per poter valutare la situazione», ha affermato oggi Bertil Cottier, presidente della commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza del Consiglio d’Europa (Ecri). «È un fenomeno crescente in molti Paesi europei, agenti di polizia fermano le persone basandosi sulla base del colore della pelle, o sulla loro presunta identità o religione, tutto ciò viola i valori europei», ha aggiunto in conferenza stampa Tena Simonovic Einwalter, vicepresidente dell’Ecri. «Le parole pronunciate dalla Commissione, che accusano le Forze di Polizia italiane di razzismo, sono semplicemente vergognose. Tutti conoscono i numerosi episodi in cui agenti delle Forze dell’Ordine vengono aggrediti, spesso da immigrati irregolari, mentre svolgono il proprio dovere con coraggio, dedizione e rispetto della legge», ha ribattuto sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni -. «Purtroppo non è la prima volta che alcuni organismi del Consiglio d’Europa si abbandonano a giudizi infondati, frutto di un approccio ideologico e di pregiudizi evidenti», ha aggiunto la premier.
Siria . Continuano ad arrivarci, nel silenzio dei media internazionali, appelli disperati contro i massacri e crimini quotidiani degli “ Jihadisti democratici ” che reggono le fila a Damasco per gli interessi stranieri. Enrico Vigna, 29 maggio 2025.
Madre Agnes Mariam De la Croix , ha lanciato numerosi appelli per la solidarietà alla popolazione alawita e cristiana della Siria , massacrata e schiacciata sotto il tallone dei “lupi” della “nuova” Siria .
Due diplomatici sono stati assassinati a Washington e uno è stato fermato dalla polizia che gridava “Liberate la Palestina” mentre lo conducevano in cella. Questa è una conseguenza diretta del genocidio che lo Stato di Israele sta perpetrando nella Striscia di Gaza. L’odio genera odio e Netanyahu sta piantando i semi per un raccolto sempre più abbondante, sta costruendo una fabbrica jihadista. Nessuna persona sana di mente può immaginare che le 50.000 persone uccise da Israele dopo gli attacchi del 7 ottobre 2023 rimarranno impuniti. Nessuno può essere così ingenuo da credere che la carneficina di Gaza, le orge di fuoco e sangue, laa fama, saranno gratuite o resteranno impunite. La Palestina sta generando un movimento di reazione popolare globale che alla fine culminerà in una violenta risposta di resistenza. Nessun popolo resta a guardare mentre affronta lo sterminio totale, senza ribellarsi, senza combattere, senza lottare per la propria sopravvivenza. E questo campo di battaglia raggiungerà ogni angolo. La dimensione storica del genocidio è talmente enorme che alla fine si trasformerà in un Hamas internazionale.
Clicca qui José Antequera, giornalista, scrittore e direttore della rivista Gurb.
Non bastare piantare alberi. Serve sapere perché. Servire sapere colomba. E serve sapere per chi. La riforestazione non è un gesto poetico. È una scelta politica. Una strategia industriale. Un progetto economico. L’errore più grande è considerarla un’azione riparatoria, un modo per farsi perdonare. La vera riforestazione non è pentimento. È visione. È radice del futuro. In Italia ci sono centinaia di migliaia di ettari agricoli abbandonati. Spazi che potrebbero ospitare foreste produttive. Rigenerare il suolo. Proteggere la biodiversità. Rallentare l’erosione. Trattare acqua. Assorbire anidride carbonica. Invece li lasciamo marcire. Diciamo sostenibili, ma ci manca una politica del verde. Una politica capace di legare ambiente, sviluppo e futuro. Clicca qui .
Devono essere scelte e collocate in base a un progetto complessivo che valuta, tra i molti aspetti, la fruibilità per le persone invalide delle pavimentazioni e dei percorsi, la flessibilità di lavoro… Clicca qui .
Il tunnel appenninico del Terzo valico se lo pagano gli italiani , non c’è Pnrr che tenga. Con l’approvazione da parte del Parlamento della Proposta di revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza una quota consistente dei 3,8 miliardi di euro arrivati dall’Unione europea per realizzare l’Alta capacità tra Genova e Tortona sarà destinata altrove, non più per l’opera più importante, la maxi galleria, per l’appunto. La perdita delle ingenti risorse in scadenza nel giugno 2026 è dovuta all’impossibilità di rispettare tutti i problemi emersi nello scavo della doppia sotto l’Appennino che hanno ben presto bloccato le talpe meccaniche: la scoperta di enorme quantità di gas a rischio di esplosione, l’amianto volutamente ignorato, la prevedibile friabilità delle rocce, la prevista intercettazione delle falde acquifere ecc. Insomma, una devastazione del territorio. Clicca qui Giampiero Carbone.
Tutte queste critiche ambientali, oltre allo spreco enorme di fondi pubblici per una “grande opera” inutile, erano già state allarmate nelle battaglie condotte dai Comitati e dalle Associazioni che avevano indetto imponenti manifestazioni popolari.
A Genova la Salis ha vinto con circa il 25% degli aventi diritto al voto!!!
Come nelle scorse elezioni politiche quando le destre conquistato il governo con circa il 27% degli aventi diritto al voto … quindi basta una MINORANZA per vincere e andare al potere … è per questo che da decenni destre ed ex-sinistra hanno utilizzato il sistema che permette a una meno di vincere appunto anche se fanno scelte dannose, supercostose (a spese dei cittadini) e inutili come che vogliono fare le destre e l’ex-sinistra così ora con la Salis cioè le ddette grandi opere che permettono anche mastrussi e quindi soldi per le campagne elettorali di conquista della maggioranza degli elettori (compresi i precari delle cooperative sociali che non hanno scelta) … comunque occorre una seria descrizione per capire cosa fare per rilanciare la partecipazione dell’ex popolo della sinistra disgustato amareggiato e impotente rispetto al dominio di questa coalizione di fatto fra destre e ex-sinistra con la benedizione dell’opus dei (la troika genovese ).
INTANTO MOBILITIAMOCI AL MASSIMO PER I CINQUE SI SI SI SI SI AL REFERENDUM !!!
Prof. Salvatore Palidda
Strage di Viareggio, confermata in appello la condanna per Moretti, ex amministratore delegato di Fs. Al processo d’appello ter per la strage alla stazione di Viareggio (Lucca) del 29 giugno 2009, è stata confermata la condanna a 5 anni per l’ex ad di Fs e Rfi Mauro Moretti. Quest’ultimo era tra i 12 imputati per i quali i giudici di secondo grado di Firenze, dopo il rinvio della Cassazione, erano chiamati a quantificare le condanne limitatamente all’entità della riduzione di pena inflitta per le circostanze attenuanti generiche. La difesa di Moretti ha già annunciato ricorso.
ISDE – Associazione Medici per l’Ambiente Italia pubblica un aggiornamento del suo Position Paper dal titolo “Trasporto aereo: impatto su clima, ambiente e salute. Le ragioni scientifiche ed etiche per ridurre e rendere razionale questo tipo di mobilità” , curato dalla dott. Antonella Litta e dall’ing. Giuseppina Ranalli.
Per anni abbiamo lanciato l’allarme, documentando non solo l’inquinamento devastante , ma anche l’ assenza di una vera prospettiva industriale, economica, occupazionale. Più volte abbiamo detto che non esisteva un piano industriale per Ilva ma in TV i ministri ne parlavano. Sapendo che non era vero. I power point e le slide erano presentati come piano industriale. Incredibile ma vero.
Gli unici che hanno detto le cose che andavano dette siamo stato noi. E abbiamo previsto tutto. Abbiamo portato dati, studi, analisi. Ma ci hanno detto che eravamo catastrofisti. Ci hanno bollati come disfattisti. A volte ci hanno anche detto che eravamo degli incompetenti, con velato sarcasmo.
Ma ora sta accadendo tutto quello che ragionevolmente era prevedibile. Ora sta accadendo in campo economico ciò che era già avvenuto in campo ecologico: quello che avevamo anticipato si sta avverando. abbiamo ragione. Ma c’è l’hanno negata, a colpi di decreti. Abbiamo detto la verità. Ma ci hanno trattati da propagandisti. Abbiamo studiato. Ma ci hanno chiamato dilettanti. Eppure non parliamo mai a caso. Siamo abituati a studiare prima di parlare. E soprattutto siamo abituati a non ingannare le persone.
Ora che il gigante d’acciaio affonda sotto il peso delle sue enormi falle industriali, chiediamoci: chi ha davvero difeso il futuro di Taranto?
Alessandro Marescotti Presidente PeaceLink.
Si parla tanto dei problemi legati alla Medicina di base, mentre è vivo il ricordo degli “introvabili” durante il Covid. La sanità pubblica è agonizzante, ma davanti a possibili soluzioni il sistema va a rilento.
Una delle riforme che potrebbero cambiare lo scenario del Servizio sanitario nazionale è proposta dal ministero della Salute: al momento i medici di Medicina generale che spesso sono solo dei prescrittori, sono lavoratori autonomi pagati dal Ssn, il che gli permette d’organizzare autonomamente il proprio tempo. Possono mantenere un doppio lavoro, il rapporto con il Ssn e la libera professione. Per ogni paziente standard percepiscono 70 euro l’anno se il numero di pazienti assistiti è inferiore a 500 e 35 se supera i 500 assistiti. In media, ogni medico di base segue 1.500 assistiti. A ciò di solito aggiunge un pari (a volte superiore) introito per la libera professione. Evidente il totale disallineamento economico e di responsabilità coi medici che stanno scappando dagli ospedali.
La nuova proposta del ministro Schillaci trasformerebbe i nuovi medici di base in dipendenti pubblici, proprio come i medici ospedalieri e sarebbero utilizzabili, con turni ben precisi, nelle Case di Comunità. Grazie ai fondi Pnrr, entro il 2026, dovrebbero essere 1.420: a ora, per carenza di personale, sono attive solo 413. È uno dei pochi passi concreti, subito attuabili, verso un miglioramento dell’assistenza sanitaria che, da un lato renderebbe realmente disponibile l’assistenza medica e, dall’altra, allevierebbe il lavoro nei Pronto soccorso : i dati indicano che più del 60% delle prestazioni svolte sono non urgenti o irrilevanti dal punto di vista clinico; si tratta soprattutto di anziani che, non trovando disponibile il proprio medico, si rivolgono al Pronto soccorso. Questi casi potrebbero essere assistiti presso le Case di Comunità dai medici di base. La riforma prevede che, a parte i neo-assunti, tutti gli altri medici di famiglia (circa 37.000) possono scegliere di restare “convenzionati”, ma mettere a disposizione circa 14-16 ore a settimana per il distretto. Perché c’è tanta resistenza nell’accettare questa riforma? I cambiamenti sono sempre difficili, ma non accettare la proposta non ha una spiegazione razionale.
Maria Rita Gismondo, Virologa
Per una persona con disabilità buttarla sul ridere è una delle possibili strategie di sopravvivenza alle micro e macro aggressioni quotidiane a cui la espone una società ancora profondamente abilista. È un po’ questa la filosofia di “Abilisti fantastici e dove trovarli”, l’ultima fatica letteraria di Marina Cuollo, che già in precedenti lavori aveva scelto uno stile ironico per parlare di disabilità Il disegno di una donna in sedia a rotelle, ritratta di spalle, leggermente di lato, mentre …
Lettera aperta a Adriano Di Saverio, presidente della Commissione Ambiente e Sicurezza del Comune di Alessandria.
Egregio dottor Adriano Di Saverio,
prima ancora di riconoscersi presidente della “Commissione Ambiente e Sicurezza” del Comune di Alessandria, sono convinto che Lei innanzitutto risponde ai “principi etici che guidano la professione medica sulla tutela della salute individuale e collettiva”. Dunque, “per agire con spirito di solidarietà mettendo a disposizione le proprie competenze in situazioni di emergenza e calamità che gravano sul territorio”.
Il territorio è quello di Alessandria su cui incombe il disastro ambientale e sanitario. Della gravità del quale Lei ha piena conoscenza: sia per ben due procedimenti penali nei confronti di Solvay (Syensqo) di Spinetta Marengo; sia per la sentenza del tribunale di Vicenza sulla relazione causa-effetto nocività Pfas; sia per le numerose indagini epidemiologiche morti-ammalati ASL di cui l’ultima del 2019; sia per tutti i catastrofici campionamenti aria-acqua-suolo documentati da ARPA; sia per gli astronomici referti ematici (Pfas) contenuti nelle cartelle cliniche dei lavoratori Solvay; sia per le catastrofiche analisi (Pfas) dell’Università di Liegi; sia per l’altrettanto (rallentato) monitoraggio Pfas pubblico; sia per il diktat del Comitato Tecnico Regionale (Vigili del fuoco, Regione Piemonte, Arpa, ASL, Provincia e Comune di Alessandria) sul sistema di gestione della sicurezza interna ed esterna dello stabilimento Solvay; sia per il delittuoso “colabrodo” dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) in deroga dal 2020, anzi 2010, denunciato da Greenpeace e Comitati e perfino dal partito suo e del sindaco; sia per l’esplicito confronto pubblico con noi associazioni e comitati; sia per la convincente voluminosità della documentazione scientifica internazionale peraltro a sua disposizione su il Sito e la mailing list del “Movimento di lotta per la salute Maccacaro”; sia per i grandi rilievi mediatici nazionali su Spinetta e Pfas (vedi Greenpeace); eccetera.
Per queste Sue ineludibili consapevolizze Lei, dati alla mano che non lasciano onesti spazi al dubbio se esista un collegamento tra inquinanti e malattie: al riguardo si legge la sentenza del tribunale di Vicenza che ha certificato il decesso collegato alla contaminazione da Pfas, Lei si è espresso nell’intervista su “Il Piccolo”: “La sensazione è che la gente della Fraschetta abbia a che fare con un problema ambientale serio”. Anzi, “esprime la propria preoccupazione perché i dati mostrano evidenze di alti livelli di Pfas nelle matrici ambientali”.
Ebbene, egr. Di Saverio, quale medico: libero per giuramento di Ippocrate da condizionamento politico, Lei non ritiene di fare un passo in avanti? Come ha fatto da tempo “ISDE Associazione Medici per l’Ambiente”, come ha fatto l ‘ “Ordine dei medici di Torino” (Omceo), che non hanno paralizzanti dubbi sulla cancerogenicità dei Pfas (“nuovo amianto: professor Philippe Grandjean dell’Università di Harvard) prodotti e diffusi aria-acqua-suolo da Solvay Spinetta Marengo: unica attività produttiva in Italia. Insomma, Lei non ritiene quale medico (ancora che autorevole politico, anche se non la massima autorità sanitaria locale) che la situazione di emergenza ambientale e sanitaria di Alessandria deve essere affrontata assolutamente con misura urgente che, oggi e non domani, e senza scaricabarili, alla luce del sacrosanto principio di precauzione elimina all’origine gli estremi pericoli che gravano sulla salute dei cittadini, cioè fermi le fonti di avvelenamento che stanno uccidendo e ammalando? Ogni minuto che passa è paralisi imperdonabile.
Lino Balza – Movimento di lotta per la salute Maccacaro.
Lettera aperta a Maurizio Landini
Perché intervenire sulla Camera del Lavoro provinciale CGIL, affinché apra finalmente cause civili contro Solvay di Spinetta Marengo per risarcire i lavoratori morti e ammalati. Anzi, affinchè la CGIL dia disponibilità a contribuire ad aprire cause civili collettive, class action, per tutta la popolazione: lavoratori e cittadini.
La CGIL faccia ammenda del proprio immobilismo, la convinca infine la sentenza del Tribunale di Vicenza che ha condannato l’Inail a pagare il risarcimento per malattia professionale ai familiari di un ex operaio morto per un tumore a contatto con le sostanze Pfas della fallita azienda Miteni. “Si ritiene raggiunta la prova, con elevato grado di probabilità, del nesso di causalità fra l’ambiente in cui il ricorrente ha prestato la propria attività lavorativa la patologia in questione”, si legge nella sentenza.
Lettera aperta degli scienziati all’Unione Europea.
chiudere un occhio e rimandare l’azione ai prossimi decenni o introdurre nuovi modi per aggirare: non fa che aggravare il problema e creare una sfida sociale, ambientale ed economica molto più grande per il futuro.
Oltre 450 scienziati e scienziate di tutta Europa, coordinati dall’European Environmental Bureau (EEB), hanno chiesto all’Unione Europea di aggiornare rapidamente gli standard di inquinamento dell’acqua per affrontare adeguatamente le sempre più numerose fonti di contaminazione chimica, PFAS inclusi.
A sostegno dell’iniziativa hanno partecipato anche una quarantena di ricercatrici e ricercatori italiani, tra cui Roberto Romizi, presidente dell’ Associazione Medici per l’Ambiente ISDE Italia , Serge Orsini, presidente della Società Speleologica Italiana, Vanessa De Santis, rappresentante dell’European Fresh and Young Researchers (EFYR), forum dei giovani ricercatori e ricercatrici nel campo delle acque dolci in UE, e Alfieri Pollice, ricercatore capo dell’Istituto di Ricerca Sulle Acque del CNR di Bari.
Due gli epicentri. La Miteni di Trissino in Veneto e la Solvay di Spinetta Marengo in Piemonte. La Miteni è chiusa dal 2018. Solvay è l’unica produttrice di Pfas in Italia. Clicca qui le storie.
Il Dossier “Pfas Basta!” è disponibile on line a chi ne fa richiesta. In tre volumi Lino Balza racconta la storia in Italia delle lotte contro gli inquinatori Solvay e Miteni, dalle denunce degli scarichi in Bormida degli anni ’90 fino ai processi 2025 ad Alessandria e Vicenza. Una lunga storia di mobilitazioni anche contro connivenze, complicità, corruzioni, ignavie di Comune, Provincia, Regione, governo, Asl, Arpa, sindacati, magistratura e giornali, che ha ora raggiunto il culmine con la querela del sindaco di Alessandria a Balza… per diffamazione a mezzo stampa.
L’inchiesta de “L’Indipendente ” sulla Solvay in Italia ha già compreso gli articoli di Michele Manfrin su Spinetta Marengo con l’intervista di Lino Balza ( clicca qui ) e prosegue su Rosignano ( clicca qui ) nel quale la multinazionale belga afferma: «La sostenibilità è nel nostro DNA». la realtà racconta un’altra storia: quella di un territorio segnato da oltre un secolo di presenza industriale, che continua ancora oggi a lasciare tracce evidenti, mercurio, piombo, selenio e fenoli, ammoniaca….
Quando già lo studio dell’Università dell’Arizona Health Science ha scoperto che i pompieri -esposti ai Pfas dalle schiume antincendio e dall’abbigliamento composto da tessuto ignifugo- sono i lavoratori con il più elevato tasso di PFAS nel sangue, finalmente la Direzione nazionale dei Vigili del fuoco suona l’allarme alle Direzioni regionali e interregionali dei Vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, invitandoli a segnalare qualsiasi caso di esposizione da Pfas, così da poter sottoporre il personale uno screening e verificare problemi all’organismo. “Successivamente si procederà ad un monitoraggio ambientale (acqua ed aria) all’interno delle sedi di servizio (locali interni ed aree all’aperto) dei Comandi interessati, per poi procedere, qualora risultisse la presenza di inquinamento ambientale da Pfas, all’effettuazione di uno studio sul personale potenzialmente esposto con le stesse modalità (esame del sangue e del capello del personale vigile del fuoco su base volontaria)”. Il documento è stato inoltrato anche alle organizzazioni sindacali territoriali e all’Osservatorio bilaterale per le politiche sulla sicurezza sul lavoro e sanitarie del Corpo dei Vigili del fuoco.
Sei le minerali bocciate, di cui cinque a causa della presenza di TFA (acido trifluoroacetico), una sostanza che fa parte della famiglia degli PFAS. Sono questi i principali risultati dell’ultimo test di Altroconsumo su 21 marche di acqua minerale naturale, provenienti da diverse zone dell’Italia (più la Evian, che sgorga dalle Alpi francesi). Uno dei parametri di valutazione dell’inchiesta, infatti, era proprio la presenza dei Pfas.
Il TFA è un inquinante persistente derivato dalle attività industriali, che si accumula nell’ambiente e resiste ai processi di degradazione naturale, che in precedenza, è già stato ritrovato nell’acqua minerale , di rubinetto e nel vino. I prodotti bocciati da Altroconsumo ne contengono quantità eccessive, superiori ai parametri usati per gli altri PFAS nell’acqua potabile (non esiste ancora un limite specifico per l’acido trifluoroacetico). Gli effetti sulla salute del TFA non sono ancora del tutto noti, ma si sospettano ripercussioni sulla salute del fegato e sulla fertilità, e attualmente l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) sta rivalutando la sicurezza di questa sostanza.
I marchi bocciati a causa del TFA sono: Panna, Esselunga Ulmeta, Levissima, Maniva, Saguaro Lidl.
Altroconsumo è un sito di giornalisti indipendenti senza un editore e senza conflitti di interesse. Da 13 anni si occupa di alimenti, etichette, nutrizione, prezzi, avvisi e sicurezza. L’accesso al sito è gratuito. Non accetta pubblicità di junk food, acqua minerale, bibite zuccherate, integratori, diete.
Il progetto ITINERE (esposizione nazionale italiana ai contaminanti ambientali e valori di riferimento), è uno studio di biomonitoraggio umano realizzato nell’ambito del programma europeo PARC. Per l’Italia il progetto è coordinato dall’Istituto superiore di sanità (ISS) e in Trentino viene realizzato dal Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria.
Saranno coinvolte cento persone, che riceveranno a casa una lettera di invito per partecipare al progetto. I cento partecipanti trentini, tra i 18 ei 39 anni, devono essere residenti da almeno tre anni nei territori oggetto di indagine. Chi aderirà allo studio potrà sottoporsi al prelievo di campioni biologici (sangue e urina) effettuato dall’Apss per misurare la presenza di specifiche sostanze chimiche di interesse attuale quali PFAS, bisfenoli, DINCH, ftalati, metalli, pesticidi.
Messaggio di pace e salute a 42.133 destinatari da Lino Balza Movimento di lotta per la salute Maccacaro tramite RETE AMBIENTALISTA – Movimenti di Lotta per la Salute, l’Ambiente, la Pace e la Nonviolenza