Guardie giurate senza stipendio, la CUB denuncia

5 guardie giurate del Gruppo Sicurezza Milano senza stipendio e tredicesima da mesi. Non è bastato lo sciopero della fame del 21 di gennaio di alcuni di loro per farsi garantire gli stipendi arretrati.

 

 

Guardie giurate senza stipendio, la CUB denuncia

75 guardie giurate del Gruppo Sicurezza Milano senza stipendio e tredicesima da mesi. “Solo qualcuno è stato saldato, e dal 21 gennaio sono iniziate le ritorsioni contro di noi, e alcuni non hanno nemmeno i soldi per rinnovare il porto d’armi”.
Milano, 17 febbraio 2011. Per le 75 guardie giurate, circa, che lavorano presso il Gruppo Sicurezza Milano di Via Fontana, 16, la situazione è drammatica.
Non è bastato lo sciopero della fame del 21 di gennaio di alcuni di loro per farsi garantire gli stipendi arretrati, da dicembre, sommati alla mancata tredicesima e ai buoni pasto per un ammontare di 1500 euro, circa, a persona.
“Nonostante le rassicurazioni in extremis da parte dei vertici dell’azienda, da allora, infatti, sono state saldate, e per giunta parzialmente, soltanto alcune persone, tanto che non è possibile al momento una quantificazione precisa degli importi e dei destinatari” dichiarano alcuni lavoratori che stamane hanno legittimamente cercato di varcare la porta dell’ufficio.
Dal fatidico 21 gennaio diversamente sono iniziate ritorsioni nei confronti di quei lavoratori, con repentini cambi di servizi all’ultimo momento, o annullati con altrettanta velocità, alcuni lavoratori sono lasciati a casa senza rinnovo contrattuale, nonostante siano stati assunti a tempo indeterminato, oltre a un licenziamento a dire poco sospetto per insubordinazione.
“Alcuni di noi ora sono a casa, e non possono nemmeno esercitare la professione perché essendo senza soldi non riescono a rinnovare nemmeno il porto d’armi (il cui costo è all’incirca sui 250/300 euro, ndr), e non ci è data la possibilità di scioperare durante l’orario di lavoro poiché la normativa, che è la legge quadro apposita, non lo prevede”.
Nei fatti, la sede del Gruppo Sicurezza Milano è in realtà un appartamento trasformato in ufficio, con tanto di due porte blindate senza maniglia, in cui non ci sono nemmeno gli spogliatoi per i suddetti lavoratori per poter indossare le divise, in barba a ogni possibile normativa per la sicurezza, per giunta, secondo le disposizioni aziendali, i lavoratori non possono nemmeno fermarsi all’interno.
“Per questo non fanno più entrare in azienda, altrimenti chiamano la polizia” è il commento di uno di questi lavoratori, a questo punto pronti a dare battaglia fino in fondo per i loro diritti”.

 

Confederazione Unitaria di Base

Sharing - Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *