“Se Telecom guadagna taglia gli stipendi”

Mentre Telecom raddoppia gli utili, 30.000 lavoratori restano con contratti di solidarietà. Trifiletti, CUB: “Questi lavoratori devono tornare a tempo pieno, e Telecom deve investire in nuove tecnologie e servizi”.

 

 

CUB: se Telecom guadagna taglia gli stipendi

2 marzo 2011. Nei giorni scorsi il gruppo Telecom Italia ha annunciato che nel 2010 ha conseguito utili per 3.121 milioni di euro, con un incremento di 1.540 milioni (pari al 97%) rispetto al 2009, e che distribuirà agli azionisti un dividendo di 1,26 miliardi, in aumento di ben 160 milioni di euro rispetto all’anno scorso, un enorme flusso di denaro diretto dalle casse dell’INPS (che integra gli stipendi di 30.000 lavoratori in contratto di solidarietà) a quelle di Generali, Intesa e Mediobanca, i soci forti della Telecom tramite Telco, e degli altri azionisti.
“E’ scandaloso” afferma Guido Trifiletti dell’FLMUniti-CUB “che Governo e Inps concedano ammortizzatori sociali a Telecom, mentre, con simili utili, taglia gli stipendi a ben 30.000 lavoratori in contratto di solidarietà per almeno due anni e altri 4.000 in mobilità, con l’avallo di Cgil, Cisl e Uil, riducendo in Italia nel 2010 gli investimenti industriali di 409 milioni invece di aumentarli”.
Per la CUB i 30.000 dipendenti con contratti di solidarietà, in modo non regolare, devono tornare a lavorare a tempo pieno, e gli utili devono essere utilizzati per forti investimenti in nuove tecnologie e servizi come la rete a larga banda, attuando una vera e completa riconversione del personale oltre a diminuire il debito, e non per distribuire fior di profitti a pioggia a banche e azionisti vari.
“Perciò invitiamo il Ministero del Lavoro e l’Inps ad intervenire interrompendo i contratti di solidarietà e pretendendo che Telecom reimpieghi i lavoratori, eventualmente con una vera azione di riconversione professionale” prosegue Trifiletti “poiché è immorale che in una situazione di crisi e di riduzione dei costi pubblici si continui a concedere milioni di ammortizzatori sociali ad un’azienda strategica del paese come Telecom che non è in perdita ma, anzi, macina fior di profitti tagliando il salario a migliaia di lavoratori”.

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Confederazione Unitaria di Base

 

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