Napolitano a Bologna ritira la laurea. Scontri in strada tra indignati e polizia

Le proteste erano annuciate da giorni, dopo gli arresti effettuati dalla Digos di Torino per i disordini in Val di Susa. Uno studente dell’ateneo bolognese ha ricevuto un ‘obbligo di dimora’ e questo ha scatenato le reazioni di centri sociali e del movimento Occupy

Dentro l’università di Bologna, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano riceve la laurea ad honorem, fuori dall’Ateneo crescono le proteste. Gruppi di studenti, partiti in mattinata da piazza Verdi, hanno tentato di forzare il cordone di sicurezza allestito in via de Poeti nel centro città per provare ad avvicinarsi all’aula Magna di Santa Lucia dove è in corso la cerimonia. La polizia ha risposto con alcune cariche di alleggerimento. Sono volate anche uova, frutta e ortaggi. Due manifestanti sono stati feriti, ma stanno proseguendo il corteo con il ghiaccio sulla testa e un giornalista è stato colpito da alcune manganellate. Secondo i membri di Occupy Bologna “Napolitano non è la faccia pulita che tutti descrivono. Altro che Re Giorgio! Lui è il primo responsabile di un futuro segnato dalla precarietà”.

Altri manifestanti del centro sociale Tpo e del collettivo Sadir, hanno lanciato rotoli di carta igienica e alcuni sacchi della spazzatura, con scritto “laurea”, contro il cordone della Guardia di Finanza. Con un piccolo corteo, al massimo 50 persone, si sono avvicinati senza successo all’università. Prima erano stati accesi fumogeni e gridati slogan contro i ministri Profumo, Cancellieri e il viceministro Martone. “Lasciamo questi sacchi qui per dire che le nostre lauree non valgono niente. Sono carta straccia”, hanno dichiarato i manifestanti. Piuttosto che a Napolitano gli studenti hanno invitato a dare una laurea ad Alvise, lo studente raggiunto da un obbligo di dimora per gli scontri della Val Susa.

La Digos di Torino pochi giorni fa ha infatti arrestato 26 persone ed emesso 40 provvedimenti cautelari per gli incidenti a Chiomonte: tra i fermati c’era anche 22enne di Belluno, iscritto alla facoltà di Scienze politiche di Bologna e attivista del Tpo. Nel capoluogo emiliano un centinaio di militanti dei centri sociali e di alcuni comitati cittadini si erano radunati in piazza Nettuno per chiedere la libertà per gli indagati e la revoca delle misure eseguite nei loro confronti, annunciando le contestazioni odierne. “Se l’Università di Bologna dà la laurea honoris causa a Napolitano – aveva anticipato i membri dei collettivi -, deve darla anche a studenti come Alvise che difendono i beni comuni”, dicono gli esponenti di Tpo e Sadir.

 

 

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01/30/napolitano-bologna-contestato-dagli-indignati/187585/

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