Anche a Civita Castellana (VT), si firma per la Legge “Rifiuti Zero”

Il Comitato Nazionale Rifiuti Zero si sta attivando anche localmente, con la partecipazione di tutti, per una legge che tuteli maggiormente la salute dei cittadini e dell’ambiente, per una corretta produzione e gestione dei rifiuti.

Anche a Civita Castellana (VT), si firma per la Legge “Rifiuti Zero”


Il Comitato Nazionale Rifiuti Zero, ringraziando il Comune di Civita Castellana (VT), per la disponibilità nella raccolta delle firme per la petizione popolare “Rifiuti Zero”, si sta attivando anche localmente, con la partecipazione di tutti, per una legge che tuteli maggiormente la salute dei cittadini e dell’ambiente, per una corretta produzione e gestione dei rifiuti.

Lo scopo della Legge Rifiuti Zero – Zero Waste è quindi di mettere al bando gli inceneritori di rifiuti e le megadiscariche di “talquale”, sulla base di una MORATORIA che preveda la sospensione delle autorizzazioni a tutti gli inceneritori in fase di avvio o di progettazione, la REVOCA degli incentivi all’incenerimento agli impianti che ne hanno già usufruito per cinque anni e la chiusura degli impianti più vecchi e pericolosi, la TASSAZIONE per quelli che rimarrebbero attivi ma che non sono classificabili come impianti di “recupero di energia”, e quindi in pratica la IL BLOCCO AUTORIZZATIVO, LA DISINCENTIVAZIONE E RENDERE NON COMPETITIVO L’INCENERIMENTO.
Ma insieme costruire norme applicative per favorire quello che la Legge Nazionale e le Direttive Europee ci dicono essere prioritario da sempre, cioè la Prevenzione e la Riduzione, il Riutilizzo ed il Riuso, la Raccolta differenziata “porta a porta”, il Riciclo ed il Recupero dei materiali inorganici ed organici per produrre Materia Prima Secondaria per l’industria, Compost per l’agricoltura e Biometano per ridurre l’importazione di quello fossile. 
Questo avverrà sulla base della obbligatorietà dell’adozione del sistema di RACCOLTA “porta a porta”, organizzato anche in Ambiti di Raccolta Ottimale (ARO) in cui Comuni confinanti costituiscano esperienze condivise di autogestione del Riciclo e Recupero di beni e materiali con impiantistica di bacino, e con l’introduzione della TARIFFA PUNTUALE in base al quale si pagherà per la quota variabile in funzione della capacità di produrre meno indifferenziato possibile e di attivare il compostaggio domestico e di comunità come una delle diverse pratiche di riduzione dei rifiuti urbani.
Con l’introduzione inoltre dei CERTIFICATI BIANCHI per l’industria del Riciclo e del Recupero si potrà dare avvio ad un grande Programma di RICONVERSIONE INDUSTRIALE, basato su un Patto tra istituzioni – imprenditori – comunità locali in cui si renda economicamente favorevole l’industria “pulita” ad impatto zero, socialmente produttivo un investimento della Tassazione sugli inceneritori con la produzione di venti volte l’occupazione locale del settore, determinante per la tutela del territorio e della salute pubblica l’avvio di un programma di bonifica con un serio monitoraggio abbinato ad una campagna di prevenzione e profilassi sanitaria.
Infine con l’introduzione del REATO di INQUINAMENTO AMBIENTALE si potrà iniziare a combattere la vera lotta alla criminalità organizzata ed agli imprenditori collusi, lotta rafforzata dall’introduzione dell’obbligo di TRATTARE ENTRO LA REGIONE I RIFIUTI SPECIALI E PERICOLOSI, stroncando il famigerato traffico dei TIR DEI VELENI che hanno consentito alle industrie del Nord di smaltire a poco prezzo scarti e sostanze chimiche che hanno avvelenato irrimediabilmente il Sud.

Si può firmare già da subito a Civita C., presso il Palazzo Comunale, Piazza G. Matteotti 3, Uff. Segreteria, il Martedi dalle 09,30 alle  12,30 ed il Giovedi dalle 09,30 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 17,30.

Per firmare è necessario portare con se un documento di identità valido (non scaduto).

La Campagna di raccolta firme è valida sino al 31 agosto 2013.

SITO: http://www.leggerifiutizero.it/ 

 

SINTESI DELLA PROPOSTA:

Le finalità generali del  presente disegno di legge di iniziativa popolare si fondano sulle seguenti linee direttrici:

  1. far rientrare il ciclo produzione-consumo all’interno dei limiti delle risorse del pianeta
  2. rispettare gli indirizzi della Carta di Ottawa, 1986
  3. rafforzare la prevenzione primaria delle malattie attribuibili a inadeguate modalità di gestione dei rifiuti
  4. assicurare l’informazione continua e trasparente alle comunità in materia di ambiente e rifiuti
  5. riduzione della produzione dei rifiuti del 20% al 2020 e del 50% al 2050 rispetto alla produzione del 2000;
  6. recepire ed applicare la Direttiva quadro 2008/98/CE
  7. recepire ed applicare il risultato referendario del giugno 2011 sull’affidamento della gestione dei servizi pubblici locali

Per perseguire le suddette finalità, il presente progetto di legge contiene una serie di misure finalizzate a:

  1. Promuovere e incentivare anche economicamente una corretta filiera di trattamento dei materiali post-utilizzo
  2. spostare risorse dallo smaltimento e dall’incenerimento verso la riduzione, il riuso e il riciclo
  3. contrastare il ricorso crescente alle pratiche di smaltimento dei rifiuti distruttive dei materiali
  4. ridurre progressivamente il conferimento in discarica e l’incenerimento
  5. Sancire il principio “chi inquina paga” prevedendo la responsabilità civile e penale  per il reato di danno ambientale
  6. Dettare le norme che regolano l’accesso dei cittadini all’informazione e alla partecipazione in materia di rifiuti
  7. Introdurre forme di cooperazione tra Comuni per la raccolta porta a porta e la filiera di trattamento al fine di sviluppare l’occupazione locale in bacini di piccola-media dimensione, che favoriscano le attività di produzione e commercializzazione di materiali e prodotti derivati da riciclo e recupero di materia.

 

TESTO VALIDO 02.04.2013: 

http://www.leggerifiutizero.it/download/file/1-testo-di-legge

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