Imprese recuperate in Europa

Un rapporto pubblicato in Francia dimostra che le imprese autogestite da cooperative di lavoratori sono in aumento in tutti i paesi europei e che la loro capacità di sopravvivenza resta piuttosto alta.


LE IMPRESE “RECUPERATE” IN EUROPA
Un rapporto pubblicato in Francia dimostra che le imprese autogestite da cooperative di lavoratori sono in aumento in tutti i paesi europei e che la loro capacità di sopravvivenza resta piuttosto alta. Il loro punto di forza? Mettere in comune saperi e decisioni L’ARTICOLO COMPLETO

Dossier Fabbriche recuperate

Mettiamo in comune
 

QUELLO CHE DEVI SAPERE QUANDO SVUOTI CASA
“Quando ci siamo ritrovati a dover svuotare casa, abbiamo pensato di sfruttare la ricchezza più preziosa che abbiamo al momento: il tempo. Avevamo due priorità. La prima, recuperare quanto più possibile. La seconda, cercare di non spendere denaro”. Ecco com’è andata L’ARTICOLO COMPLETO

COLTIVIAMO UNA CITTA’ DIVERSA
L’agricoltura urbana abbraccia ormai non solo il movimento spontaneo degli orti comunitari, ma anche piccole aziende, mercati locali, ristoranti e perfino scuole e gruppi che si occupano di nuovi stili di vita. Nell’area metropolitana di Monaco di Baviera, il progetto Agropolis ha cominciato a mettere insieme questi attori con architetti, urbanisti e paesaggisti intorno al tema dell’autosufficienza nelle provviste di cibo. Ecco come si reinventa la città L’ARTICOLO COMPLETO

Gli orti di tutto il mondo (Mariella Bussolati)

RICOMPORRE LE RELAZIONI A SCUOLA
“L’insolito tepore autunnale ci permette, durante gli intervalli delle lezioni, di rimanere più a lungo all’aperto. È un buon momento per osservare i bambini mentre giocano spontaneamente in cortile sotto cieli velati d’azzurro. Osservare, nel significato etimologico di conservare e custodire, l’intreccio delle relazioni in modo partecipe (“Non si vede bene che col cuore”, dice la volpe al Piccolo principe) e neutrale, attraverso una presenza attenta ma discreta. Proprio da quest’osservazione, costante e aperta all’imprevisto, vedo qualcosa che non mi piace. Senza timore, provo ad abitare alcuni luoghi comuni: “I bambini non sanno più giocare insieme, faticano ad accettare i ‘no’ anche quando vengono loro spiegati con pacatezza, manifestano aggressività nei gesti e nelle parole, scarsa cura verso i materiali e, soprattutto, tempi brevissimi di attenzione e scarsa capacità di ascolto”. Nascono da qui le nostre difficoltà a metterci in gioco ogni giorno per affrontare le marginalità, le devianze, le micro conflittualità. Soprattutto gli episodi di bullismo e prevaricazione m’inducono a riflettere su quanta potenza dirompente ci può essere in un gesto o in una parola; ma anche sul silenzio spesso complice di noi adulti, sulla nostra incapacità di affrontare i conflitti, mettendo in atto strategie adeguate di soluzione positiva, invece di negarli o rimuoverli facilmente. Sul dovere, innanzitutto, di non permettere che una situazione di violenza o disagio diventi la norma nella vita di gruppo…….” CONTINUA QUI

Ci vuole il tempo che ci vuole

GENTE COMUNE, A MONTE E A VALLE
Un centinaio di persone comuni, senza spiccate tendenze militanti né rilevanti incarichi politici, si sono incontrate per raccontarsi e rendere più salda la loro amicizia. Amano la Val di Susa e le Alpi Apuane, zone dove lo sviluppo divora la roccia e la montagna L’ARTICOLO COMPLETO

ALLA RICERCA DEL PANE DELLA DEA
Alcune donne negli ultimi anni hanno cominciato a ribaltare l’antropologia e la storia, spacciate per neutre. Uno sguardo critico permette di individuare società matriarcali del passato (e del presente), costruite intorno a mutualità, uguaglianza di genere, ribellione, processi decisionali del consenso. Su questa traccia, partendo dal pane lievitato al miele e sesamo, Micaela Balìce, responsabile di una piccola azienda agricola piemontese, in questo articolo fa un viaggio tra cibo fatto in casa, “culture” e religioni che si conclude con la ricetta dei pandolci alla dea. Il dossier/laboratorio di Comune-info “Facciamo il pane insieme” ha sempre più un buon sapore L’ARTICOLO COMPLETO

► Facciamo il pane insieme

 

PAYPAL

La campagna Nome Comune di persone, ovvero perché molte persone hanno deciso di sostenere Comune-info con abbracci e con un piccolo contributo, oggi ha anche la possibilità del pagamento PayPal

 

COMUNITA’ INSORGENTI
Il territorio è l’obiettivo del capitale, ma può essere la sua debacle. Il 16 novembre a Pisa, Napoli, Gradisca di Isonzo e in Val di Susa le comunità locali saranno in cammino e chiamano a raccolta chi ha deciso di non stare più a guardare L’ARTICOLO COMPLETO

EPISTOLA DI UN PRETE A UN PROVOCATORE
Alex Zanotelli scrive al sindaco di Messina, Renato Accorinti, protagonista di un gesto esemplare in occasione del 4 novembre. “Carissimo Renato, infinite grazie per questo tuo splendido gesto di sfida alla cultura di morte che ci viene propinata con questa parata militare per commemorare i caduti della Prima Guerra Mondiale… Il Sipri di Stoccolma calcola che nel 2012 il governo italiano ha investito in Difesa 26 miliardi di euro, mentre non riesce a trovare soldi per la scuola, per la sanità. E il popolo iataliano non si ribella a tali aberrazioni. Grazie, Sindaco, perché ti sei schierato contro la militarizzazione della tua terra… Non possiamo infatti accettare né che Sigonella diventi la capitale mondiale dei droni né che Niscemi diventi con i Muos il centro mondiale di comunicazioni militari. Grazie, Renato, perché sia il tuo gesto che le tue parole hanno ridato nuova vita al movimento nonviolento…” IL TESTO COMPLETO DELLA LETTERA E’ QUI

IL BRASILE SI FA BELLO SPAZZANDO LE FAVELAS
Yvonne Bezerra de Mello ha fotografato un esempio delle operazioni della polizia militare in una scuola della favela di Maré. “I ragazzi si sono sdraiati a terra per proteggersi dai proiettili”, ha detto Yvonne, fondatrice di una Ong che agisce nella favela, “è questa l’educazione in Brasile: sotto il tiro delle pallottole e con una polizia che tortura”. Dopo le impetuose proteste di giugno, il Brasile non fa più notizia ma le ragioni di quella ribellione sono ancora vive e quasi ogni settimana vanno in piazza centomila persone. Intanto Rio de Janeiro si prepara ai grandi eventi mondiali cancellando cento favelas e allontanando la gente che le abita
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A PROPOSITO DI CLIENTI E ADOLESCENTI PROSTITUTE
“Scoperto giro di clienti della Roma bene. Pagavano tantissimi soldi a dei papponi che li facevano incontrare con delle ragazze di appena 14 anni. Questi uomini sono ricchi professionisti e molti i loro sono pure padri di ragazze coetanee. Anche per questo suona strana la giustificazione: non mi ero accorto che fossero minorenni. Com’è possibile visto che sono uguali a tua figlia e alle sue amiche? I papponi, uno dei quali è caporali dell’Esercito italiano, erano anche parecchio rudi con le ragazze…”. Eppure la stessa notizia è stata sbattuta in prima pagina e gridata in tv parlando solo delle regazze. E’ invece possibile proteggere le due ragazze, non metterle al centro, nei titoli “perché per loro non dovrebbe esserci l’attenzione mediatica – scrive Alessandra Di Pietro -, ma solo cura, sostegno, privacy per venirne fuori nel migliore dei modi…” L’ARTICOLO COMPLETO

IL CORTEO ANTIFASCISTA DI ALBANO (FOTO)
Un bel corteo ha attraversato sabato 9 novembre Albano laziale (Roma). Nell’appello, i promotori dell’iniziativa antifascista, tra l’altro, hanno scritto: “Pochi giorni orsono il nostro territorio ha dovuto subire l’oltraggio di essersi vista arrivare la salma del boia delle Fosse Ardeatine Erik Priebke. Un atto provocatorio e irresponsabile consentito da un’ordinanza prefettizia, avvenuto nell’unica struttura privata che abbia dato piena disponibilità ad ospitare tale rito: la confraternita lefebvriana S. Pio X…. Il passaggio della salma del boia Priebke veniva accompagnato da gruppi di neo fascisti, inneggianti slogan arcinoti e braccia tese. A queste provocazioni centinaia di donne e uomini, guidati dal senso comune dell’antifascismo, hanno risposto scendendo spontaneamente in strada e manifestando tutta al loro indignazione con fermezza, unità e responsabilità per respingere questo oltraggio ad una città decorata dal Presidente della Repubblica con medaglia d’argento per i “morti di Propaganda Fide”…”. Numerose le adesioni, tra cui Anpi, Coordinamento Democratico Antifascista Albano Laziale, Associazione Familiari Vittime Bombardamento Propaganda Fide, Prc, Sel. Alcune foto (di Alessandro Di Ciommo) del corteo LE FOTO DEL CORTEO

L’OCEANO E’ DISTRUTTO
“E’ stato il silenzio a rendere questo viaggio diverso. Per essere esatti, non l’assenza di suoni. Il vento ancora sbatteva le vele e fischiava tra le sartie. Le onde ancora sbattevano contro lo scafo. E vi erano molti altri suoni: tonfi soffocati, urti violenti e raschiature quando la barca sbatteva contro pezzi di rottami. Ciò che mancava erano le strida degli uccelli marini. Erano scomparsi perché i pesci sono scomparsi… Niente pesci. Niente uccelli. Praticamente nessun segno di vita”. La traversata del Pacifico fra l’Australia e il Giappone dimostra che l’oceano è un mare di rottami in fin di vita. Perché non si organizza una flotta per pulirlo? Perché ormai il danno ambientale derivante dal consumo di petrolio necessario per realizzare un’impresa enorme sarebbe peggiore di quello causato dal lasciare semplicemente i rottami dove sono… L’ARTICOLO COMPLETO

SE LA TROIKA FA “MEA CULPA” SULLA CRISI…
Due oscuri tecnici europei hanno dovuto confermare al Parlamento europeo di aver usato la stessa formula errata del Fmi nella crisi in Grecia. Tutta colpa loro e di una formula che non torna, oppure di un’Europa politica, ancora assente ingiustificata? L’ARTICOLO COMPLETO

LE DONNE CHE FANNO UN MONDO DIVERSO
“Ci siamo riunite a formare un sindacato per fermare lo sfruttamento economico. Abbiamo formato la nostra banca cooperativa e messo in piedi cooperative di commercio con donne agricoltrici e artigiane. Abbiamo costruito una rete di sicurezza sociale per i nostri bisogni relativi a maternità, salute e assicurazione sulla vita. A volte il lavoro è stagionale: una che raccoglie sale può essere una bracciante durante la stagione dei monsoni, o una che raccoglie stracci può fabbricare aquiloni durante il festival degli aquiloni… Cosa cerchiamo? L’autosufficienza e la libertà!”. La rete Sewa, una delle pioniere del microcredito, è forte di oltre un milione e settecentomila donne indiane L’ARTICOLO COMPLETO

PROMUOVI IL TUO PAESE. USA LE NAVI DA GUERRA
Strani viaggi in mare. Ci sono ditte che sponsorizzano il tour, il ministero della Difesa che organizza il tutto e le Ong che partecipano e ringraziano. Ma davvero il governo utilizza una portaerei per “attività promozionali del sistema paese” e per “operazioni umanitarie”? L’ARTICOLO COMPLETO

CONTADINI NELLE PIAZZE E NELLE SCUOLE
“Le api, di fronte alle emergenze climatiche, costituiscono un gruppo per scaldarsi a vicenda – spiega Roberto ad Amisnet, agenzia radiofonica, durante la trasmissione settimanale Terranave – Il concetto che muove il nostro progetto è un pò questo: mettere a disposizione mezzi, saperi e prodotti, affinchè tutti i produttori della nostra rete restino sulla piazza”. Idee e pratiche di Sbarchi in piazza, che mette in rete decine di contadini che lavorano in modo del tutto naturale, per una piccola distribuzione e senza sfruttamento della manodopera L’ARTICOLO COMPLETO

FACCIAMO IL PANE INSIEME
Il Gas Vecchiano (Pisa) si autoproduce pane da alcuni anni. Nella sede del Centro nuovo modello di sviluppo c’è un forno a legna abbastanza grande da produrre circa 25 chilogrammi di pane, più vivande varie. Il Gas ha organizzato un turno di persone che ogni martedì fanno il pane e lo distribuiscono. I costi sono solo per le materie prime e vengono suddivisi e quindi il pane costa poco ed è di qualità: farine di grano di varietà antiche toscane, lievito naturale (pasta madre), cotto a legna. Inoltre, insieme ad altri Gruppi di acquito e al Distretto di economia solidale Altro Tirreno, il Gas Vecchiano sta portando avanti un progetto di filiera del pane per cercare di stimolare i contadini a coltivare il grano delle varietà antiche in modo biologico, i panificatori artigianali e autoproduttori a produrre pane a lievitazione naturale, i Gas a consumare quel pane IL DOSSIER COMPLETO

A CHE SERVE LA CULTURA?
“Ora che niente serve più a niente, che c’è un piccolo mondo di autoreferenziati che si turna le opportunità e una grande maggioranza che non sa niente, né del bene, né del male, né del bello, né del brutto… l’unica arma da opporre sarebbe la cultura – dice Andrea Satta -, offerta alla gente comune, non tanto quella puramente tecnica, ma quella che apre la mente, la filosofia; quella che non dà lavoro: l’antropologia, la sociologia, la psicologia, la storia, le storie e la geografia. Invece sempre più si fanno largo i quiz a risposta multipla quando si valuta una preparazione generale. E qualunque assessorato risponde sempre a chiunque che per la cultura non c’è budget. Non è il reato più grave?” L’ARTICOLO COMPLETO

SMETTIAMOLA DI PREOCCUPARCI DEL LAVORO
Il lavoro salariato, quello destinato al mercato, dopo averci tolto qualsiasi possibilità di provvedere a noi stessi, se non prostituendoci in cambio di una miseria da spendere nei supermercati per procurarci ciò che ci serve, diventa un privilegio per pochi. Siamo in trappola. Dobbiamo avere il coraggio di gridare in faccia a mercanti, multinazionali, banche, fondi pensione: “Possiamo fare a meno di voi”. “L’unico modo per conciliare dignità sociale e sostenibilità ambientale è smetterla di preoccuparci per il lavoro – dice Francesco Gesualdi – La domanda giusta da porci non è come si fa a creare lavoro, ma come si fa a garantire a tutti una vita dignitosa, utilizzando meno risorse possibile, producendo meno rifiuti possibili e lavorando il meno possibile”. Qualche passo in questa direzione? Riduzione dell’orario di lavoro, scambi non monetari, sull’esempio delle banche del tempo (foto), cooperative autogestite da lavoratori e consumatori, totale ripensamento dell’economia pubblica L’ARTICOLO COMPLETO

Lavorare meno e viver meglio

La moneta greca che batte l’euro

Dalla precarietà alla convivialità

 

 

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