“Il temporale comincia con una sola goccia”

“Viviamo in un mondo dove il calcolo razionale dice che la cosa migliore da fare è adattarsi alla realtà e sistemarsi più in alto che si può, perché sconfiggere i potenti è quasi impossibile”.

 

 

A CENA CON LA REDAZIONE

Martedì 9 dicembre, ore 21, cena di autofinanziamento di Comune-info a Scup (via Nola 5, zona San Giovanni), a Roma. Per chi vuole si comincia alle 19 con una chiacchierata con Paolo Cacciari sul suo libro Vie di Fuga (Marotta & Cafiero), un saggio su crisi, beni comuni, lavoro e democrazia nella prospettiva della decrescita. Il menù? Crostini con salsa di carciofi, maltagliati fatti in casa e fagioli, pizza rustica alle verdure, funghi trifolati e insalata mista, frutta di stagione, dolci, acqua e vino. Per la cena di sostegno a Comune – per la quale proponiamo un contributo di 20 euro a persona – è indispensabile prenotarsi scrivendo a info@comune-info.net. Naturalmente è possibile partecipare anche solo a uno dei due momenti. Vi aspettiamo.

IL TEMPORALE COMINCIA CON UNA SOLA GOCCIA
Viviamo in un mondo dove il calcolo razionale dice che la cosa migliore da fare è adattarsi alla realtà e sistemarsi più in alto che si può, perché sconfiggere i potenti è quasi impossibile. Non sono i programmi né le lucide analisi che possono farci superare la soglia di quel possibile, è la rabbia, la forza motrice di tutte le lotte e le dignità collettive. Sono l’indignazione, il dolore, la rabbia a far nascere le ribellioni, le rivoluzioni, i grandi movimenti. I programmi e le analisi possono essere utili ma non possono sostituire il motore, la rabbia. E non c’è magia capace di t rasformare la rabbia in voti senza farla diventare merce, oggetto da scambiare con altri oggetti nel mercato della politica istituzionale. I familiari e i compagni dei 43 desaparecidos di Ayotzinapa sono andati al caracol Oventik per riunirsi con gli zapatisti. In quell’incontro, segnato dal mettere in comune un enorme dolore e una rabbia profonda, sono state dette parole di grande importanza per chi vuole costruire un mondo nuovo L’ARTICOLO COMPLETO DI RAÙL ZIBECHI
 

QUANDO IL TUO CUORE GRANDE HA CESSATO DI BATTERE
Tugce A. se n’è andata, nel giorno del suo ventitreesimo compleanno, nell’ospedale di Offenbach, Germania. Tugce è finita in ospedale in fin di vita il 15 novembre quando – unica fra la folla costituita da personale e clienti di un McDonald’s – è andata in soccorso di due ragazze aggredite da tre bulli nelle toilette del locale. Nessun altro ha ritenuto di dover rispondere alle grida di aiuto delle ragazze. E i bulli, costretti a smettere le molestie, non le hanno perdonato l’intervento. Hanno atteso che finisse di mangiare e uscisse nel parcheggio dove uno di loro, il 18enne Sanel M., l’ha colpita con un pugno alla tempia. Tugce è caduta, ha battuto la testa al suolo e non si è più rialzata. Questi versi di Margaret Ann Griffiths (1947-2009) sono dedicati a lei: “Quando il tuo grande cuore ha cessato di battere, penso ci sia stato un silenzio nel cielo ……. ” SEGUE QUI

LESSICO PSICOPATOLOGICO QUOTIDIANO: OCCUPABILITÀ
Misuriamo la qualità della vita con l’occupabilità, a cominciare dai giovani. Competenze per essere occupabili? Informatica, inglese, disponibilità a non mettere in discussione nessun tipo di richiesta. È la dittatura del mercato L’ARTICOLO COMPLETO DI PAOLO MOTTANA
 

IL RIFIUTO CREATIVO DELL’IDEOLOGIA DEL LAVORO Chris Carlsson

SMETTIAMOLA DI PREOCCUPARCI DEL LAVORO Francesco Gesualdi

QUELLA NOTTE A BOPHAL
A mezzanotte e cinque del 3 dicembre del 1984 dallo stabilimento indiano della Union Carbide di #Bophal, la fuoruscita di tonnellate di isocianato di metile uccide in pochi minuti 4 mila operai e intossica oltre mezzo milione di persone. Non possiamo dimenticare neanche per un minuto il vento di morte che si è depositato sulle baracche dei quartieri poveri di Bophal, i quartieri degli operai che sino a poco tempo prima avevano lavorato proprio in quella fabbrica. Non possiamo accettare e nutrire neanche per un altro minuto quel sistema di produzione e di relazioni sociali. Il rifiuto del disastro di Bophal è qui e ora L’ARTICOLO COMPLETO DI MARINO CALCINARI
 

FACCIAMO I CONTI SENZA DENARO
A Reggio Emilia un mercatino virtuale veicola scambi di ogni sorta, a Benevento una libreria promuove cene baratto, in Puglia un’insegnante di ginnastica posturale offre le sue competenze in cambio di accoglienza. Alla base di queste esperienze, la spinta ad attivare un’economia conviviale e di circolarità, nella quale il denaro non è al centro ARTICOLO E RADIOTRASMISSIONE
 

RESILIENZA
Una comunità resiliente è un gruppo di cittadini e famiglie che provano a scardinare il sistema praticando ogni giorno, concretamente, modi diversi di vivere L’ARTICOLO COMPLETO DI MARCO BOSCHINI
 

DISEGNIAMO UN’ECONOMIA DIVERSA
Ci sono Biorekk, storico Gas di Padova e il suo metodo per il calcolo del giusto prezzo, il comune friuliano che ha chiuso il ciclo del pane, il co-housing di tredici famiglie di Fidenza, e ancora la filiera nata per “Nutrire diversamente Milano”, una meravigliosa fabbrica autogestita in cui si spremono gli agrumi biologici e mafia-free di Rosarno… A volte basta una matita per riconoscere mondi diversi che già esistono L’ARTICOLO COMPLETO DI PAOLO CACCIARI
 

LEZIONE INDIGENA
Smettetela con le vostre bugie, gridano comunità indigene e movimenti da Lima in vista della Conferenza Onu sui cambiamenti climatici. Le loro pratiche e i loro saperi possono salvare il mondo L’ARTICOLO COMPLETO DI FRANCESCO MARTONE DA LIMA
 

NON ASPETTIAMO PIÙ, ECCO LA CICLABILE
L’Esquilino a San Lorenzo sono due quartieri romani a intensa frequentazione ciclistica per una pluralità di motivi: gli universitari, le varie comunità che vivono nella zona di piazza Vittorio, una generica società adulta e ancora “alternativa”, coppie ancora giovani ma con prole, gente di spettacolo, arte e varie applicazioni creative dell’intelletto. Da anni blogger e comitati locali chiedono (esiste una petizione online e persino un progetto stilato gratuitamente) di ricavare almeno un percorso ciclabile a doppio senso nel tunnel che lega i due quartieri. Risposte dalle amministrazioni zero. Per questo una decina di volontari hanno smesso di aspettare e d elegare, e hanno realizzato la ciclabile. Tre quarti d’ora di lavoro comunitario, 140 euro di spesa. E al diavolo le amministrazioni L’ARTICOLO COMPLETO DI ROTA FIXA
 

TERRITORI DI CONVERSIONE ECOLOGICA
Martedì 2 dicembre viene presentata alle forze politiche e all’opinione pubblica una proposta di legge regionale sulla riconversione ecologica del sistema produttivo della Regione Lazio, che ha coinvolto nei mesi di lavoro numerose realtà sociali, sindacali e produttive L’ARTICOLO COMPLETO DI LAURA GRECO
 

L’AGRICOLTURA RIGUARDA TUTTI
“Perché dovremmo iscriverci a un corso di agricoltura – che per di più si annuncia molto pratico – se non coltiviamo la terra? Ora che l’ho frequentato, ho la mia risposta: perché tocca argomenti che coinvolgono ogni aspetto della vita di tutti: l’aria che respiriamo, quel che mangiamo, i poteri centrali e le loro discutibili disposizioni, e tanti avvenimenti della storia recente da vedere sotto una nuova prospettiva, per ricollegarli finalmente alla nostra storia di persone e cittadini. Quanto sto dicendo vale soltanto se si tratta di un corso di agricoltura organica e rigenerativa …. ” L’ARTICOLO COMPLETO DI SERGIO CALDERALE
 

CUSTODIRE I SEMI
 

 

IL BISOGNO DELLA STORIA DELLE DONNE
Le donne hanno coltivato e costruito, creato arte e scienza, lottato per i loro diritti e per i diritti dei loro popoli, governato e profetizzato. Sono state sacerdotesse e mediche, rivoluzionarie, guerriere e pacifiste. C’erano sempre, eppure le «cronache ufficiali» hanno rimpiazzato la loro storia con un elenco interminabile di uomini nel quale fa capolino ogni tanto una regina o una cortigiana. La storia delle donne non si può trovare con il solo ausilio dei libri, va ricercata in storie orali, nelle fiabe e nei miti, nelle lettere e tra i reperti archeologici. Una storia interdisciplinare di chi la vita la dà, la nutre, la gode e mette in questo modo sottosopra la storia nota, quella fatta solo di guerre e di conquiste economiche. Ecco perché abbiamo tutti e tutte bisogno della storia delle donne L’ARTICOLO COMPLETO DI MARIA G. DI RIENZO
 

L’ARTE DELLA RESISTENZA DELLE LAVANDAIE
Il duro mestiere di lavandaia era appannaggio femminile quasi esclusivo ed era riservato soprattutto alle donne sole: madri nubili, zitelle, vedove di guerra o del lavoro. I panni sporchi venivano trasportati al lavatoio sulle forti spalle delle donne, dentro sacchi di iuta contrassegnati da nastrini colorati (le lavandaie erano per la stragrande maggioranza analfabete). Il lavatoio era uno dei pochi luoghi di aggregazione femminile: si scambiavano ricette, consigli e pettegolezzi, si partecipava alle gioie e alle disgrazie delle altre e si condividevano le proprie, si cantavano canzoni, stornelli, si tramandavano storie e racconti di vita, si rideva e talvolta si litigava, si rifletteva sulla propria d isgraziata condizione. In questi luoghi di aggregazione sono nate e si sono diffuse e affermate le prime rivendicazioni dei diritti femminili; questa è una delle ragioni per le quali gli antichi lavatoi dovrebbero essere conosciuti e tutelati L’ARTICOLO COMPLETO
 

SBILANCIAMO LA LEGGE DI STABILITÀ
Giovedì è stato presentato il Rapporto di Sbilanciamoci 2015 “Come usare la spesa pubblica per i diritti, la pace, l’ambiente”, una proposta alternativa alla legge di stabilità in discussione in parlamento. La contro-finanziaria rispetta l’obbligo del pareggio di bilancio, pur proponendone l’abolizione, dimostrando che la quantità delle risorse pubbliche disponibili non è l’unica variabile che condiziona l’impianto della legge di stabilità. L’Europa chiede politiche di austerity? Cambiamo rotta L’ARTICOLO COMPLETO
 

UNA VALUTA-CORTA PER IL TERRITORIO
Baratto valutario tra consumatori e piccoli esercenti locali. L’autorganizzazione dei cittadini per rafforzare la coesione del territorio e la resistenza alla crisi nella provincia di Benevento LA NOTIZIA COMPLETA
 

TEMPO DI COLLOQUI NELLE SCUOLE: UNA LETTURA
“Al rendimento scolastico dei nostri figli, siamo soliti dare un’importanza che è del tutto infondata. … Dovrebbe bastarci che non restassero troppo indietro agli altri, che non si facessero bocciare agli esami; ma noi non ci accontentiamo di questo; vogliamo, da loro, il successo, vogliamo che diano delle soddisfazioni al nostro orgoglio. Se vanno male a scuola, o semplicemente non così bene come noi pretendiamo, subito innalziamo fra loro e noi la bandiera del malcontento costante; prendiamo con loro il tono di voce imbronciato e piagnucoloso di chi lamenta un’offesa. Allora i nostri figli, tediati, s’allontanano da noi. Oppure li assecondiamo nelle loro proteste contro i maestri che non li hanno capiti, ci atteggiamo, insieme con loro, a vittime d’una ingiustizia. E ogni giorno gli correggiamo i compiti, anzi ci sediamo accanto a loro quando fanno i compiti, studiamo con loro le lezioni. In verità la scuola dovrebbe essere fin dal principio, per un ragazzo, la prima battaglia da affrontare da solo … SEGUE QUI

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