Roma, manifestazione lavoratrici nidi e scuole infanzia

Le lavoratrici dei nidi e delle scuole d’infanzia di Roma Capitale, organizzate con l’Unione Sindacale di Base, parteciperanno all’assemblea pubblica che si terrà sabato 14 marzo a Roma.

 

COMUNICATO STAMPA

#ROMANONSIVENDE

LAVORATRICI DI NIDI E SCUOLE  ALLA MANIFESTAZIONE CITTADINA

CONTRO IL BILANCIO, PER UNA CITTÀ A MISURA DI BAMBINO

14 marzo assemblea cittadina  – Roma, Casa delle Culture

via di San Crisogono 45 – ore 10.00.

 

Le lavoratrici dei nidi e delle scuole d’infanzia di Roma Capitale, organizzate con l’Unione Sindacale di Base, parteciperanno all’assemblea pubblica che si terrà sabato 14 marzo a Roma, presso la Casa delle Culture, via di San Crisogono 45 dalle ore 10.00.

L’assemblea è indetta per coordinare una prima mobilitazione cittadina per il 19 marzo, contro il bilancio e per un per un’alternativa di città, che dica chiaramente che ROMA NON SI VENDE  e che non si vendono i servizi per l’infanzia.

Durante un incontro con le parti sociali dello scorso 10 marzo, l’Amministrazione capitolina ha auspicato una riorganizzazione dei nidi e delle scuole d’infanzia che non tiene alcun conto degli aspetti educativi e sociali espressi da questi servizi. La riduzione della spesa, quantificata in 18 milioni di euro, significherà diminuzione drastica della qualità, aumento dei carichi di lavoro per il personale e licenziamento del personale precario.

Anche in questo caso il bilancio concretizza un potere cinico, che acuisce le diseguaglianze sociali, che colpisce le già faticose condizioni del personale, che provoca di fatto il licenziamento delle precarie, trasformando gli asili in gabbie, meri luoghi di custodia. 

La Federazione romana USB e l’USB Nidi-Scuole di Roma Capitale aderiscono con convinzione al fronte più ampio che si sta creando contro questo bilancio:  crediamo che l’educazione e la difesa della qualità dei servizi non possa essere venduta; crediamo che il diritto dei bambini ad avere luoghi educativi rispettosi della singolarità e della differenza debba essere una priorità; crediamo che i servizi educativi siano un bene di tutti i cittadini e che insieme debbano essere difesi. 

Roma, 12 marzo 2014

Ufficio Stampa USB

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