“La nuova democrazia” (nella scuola del governo Renzi)

Vogliono una scuola azienda a più velocità con corsie preferenziali per chi ha soldi e corsie periferiche e di basso livello per tutti gli altri. Per farlo sono disposti a tutto, come dimostra la repressione andata in scena a Bologna.

 

 

NEWSLETTER DI COMUNE

 

LA NUOVA DEMOCRAZIA

Vogliono una scuola azienda a più velocità con corsie preferenziali per chi ha soldi e corsie periferiche e di basso livello per tutti gli altri. Per farlo sono disposti a tutto, come dimostra la repressione andata in scena a Bologna. Avranno forse la loro riforma, tuttavia la vera partita si giocherà nella resistenza di insegnanti, educatori, studenti e genitori. Che si annuncia enorme
ARTICOLO DI ALAIN GOUSSOT

5 MAGGIO: SCIOPERO DELLA SCUOLA, APPUNTAMENTI IN PIAZZA

IL NOSTRO MAGGIO GIANLUCA CARMOSINO

INSEGNANTI, QUESTO È IL MOMENTO DI RIBELLARSI A.G.

CHIAMATA DIRETTA DEI PRESIDI AD OBIETTARE ROSARIA GASPARRO

MATITE SPUNTATE CLAUDIA FANTI

LA CRISI CULTURALE DELLA SCUOLA ITALIANA ANTONIO VIGILANTE

25 IDEE PER UNA SCUOLA DIVERSA PAOLO MOTTANA

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BUTTARLI A MARE
Almeno ventimila morti in quindici anni. Forse molti di più, a giudicare dalla crescita esponenziale documentata negli ultimi mesi, ma i numeri ingannano la percezione: non raccontano le storie, le speranze e le sofferenze di chi affoga nel Mediterraneo. Forse, a comprendere la portata e le ragioni della tragedia che viviamo, può aiutare meglio la storia: l’Europa è abituata a buttare la gente in mare. Lo ha fatto per secoli durante il commercio di vite che riempiva i forzieri delle grandi nazioni che oggi danno lezioni di umanità e democrazia al resto del mondo. Si buttavano a mare gli schiavi per sfuggire ai pattugliamenti o quando venivano considerati “merce difettosa”. Cinismo e ipocrisia si sono sempre alim entati a vicenda. L’ipocrisia, con le sue leggi sulle migrazioni, nutre i cinici e finirà per mettere nelle loro mani i governi europei. Ma noi europei come facciamo a piacerci così tanto?
ARTICOLO DI SANTIAGO ALBA RICO
 

VOLEVAMO RACCONTARE UN ALTRO CORTEO
“Abbiamo iniziato la giornata raccontando una piazza che si riempiva di 50mila persone, di spezzoni pieni di gente e colori che hanno portato per le strade della città capitale della crisi le ragioni del proprio no a Expo… Expo è stato, è e sarà per i prossimi 6 mesi la sperimentazione avanzata di quanto di peggio questo modello si sviluppo produce…. Expo finge di parlare di alimentazione sana e cibo per tutti e poi costruisce partnership con i peggiori divoratori del pianeta… Crediamo nel conflitto agito da tanti e tante, nella costruzione quotidiana di pratiche alternative nel modo di vivere, intessere relazioni, fare politica nel territorio e nel mondo globale… Ci siamo trovati costretti, nostro malgrado, a raccontare un corteo che, bisogna che siamo sinceri, non avremmo voluto così. E ci vedremo costretti a raccontare di spazi di agibilità che si chiudono… Anni di lavoro sui contenuti, di condivisione e di lotte oggi sono stati letteralmente spazzati via dalla scena pubblica… Non ci interessano i commenti dei politici, ci interessa la distanza che scaviamo fra il corpo militante e la gente comune…” L’ARTICOLO CON CUI “MILANO IN MOVIMENTO” HA CONCLUSO LA DIRETTA DEL CORTEO DEL PRIMO MAGGIO

NUTRIRE LE MULTINAZIONALI

IL DOMINIO DEL PROFITTO E IL T-TIP
Azioni e regole che migliorano gli standard sociali, ambientali e culturali sono un ostacolo al mercato. Per questo imprese transnazionali e Stati vogliono il nuovo accordo commerciale tra Usa e Ue 
ARTICOLO DI UGO BIGGERI

IL MISTERO DEI DERIVATI NEI CONTI DELLO STATO
Lo scorso anno l’Italia ha pagato 2,76 miliardi di euro in meno di interessi sul debito pubblico, in particolare grazie agli interventi della Bce. Peccato che nello stesso anno le perdite e il passivo legati ai derivati siano saliti di circa il doppio, ovvero di 5,46 miliardi. quasi l’80 per cento delle perdite potenziali sono legate a contratti chiamati “Duration Interest Rate Swap”. Difficile anche solo capire di cosa si tratti, visto che persino un sito specializzato in finanza come Bloomberg sottolinea che questa tipologia di derivato “non è definito nella letteratura finanziaria”. Parlando di spese dello Stato, oggi gran parte dei media è conce ntrata sul fare a gara per denunciare “quanto ci costano gli immigrati”: benvenuti nel Paese in cui qualche decina di milioni di euro per salvare vite umane è una spesa insostenibile, ma qualche decina di miliardi di euro versati alle banche d’affari per coprire perdite finanziarie non pone problemi e non interessa nessuno
ARTICOLO DI ANDREA BARANES
 

LA CAROVANA DEI PACIFICI
Come possiamo affrontare insieme ai bambini temi complessi, la guerra, la povertà, le migrazioni, i diritti violati? “Quando si ascoltano i bambini che lavorano insieme le parole piccole si fanno grandi. Allora diventa possibile immaginare un mondo nuovo, disobbedire alla guerra – scrive Luciana Bertinato, maestra – Anche se la Pace assomiglia a un miraggio nel deserto, occorre mettersi in viaggio alla sua ricerca, a partire dalla vita di ogni giorno di ciascun bambino”. Per mettersi in viaggio possono servire cartoline di pace di associazioni che lavorano in Palestina, una mostra sui giocattoli di Pace, un testo come I Giusti di Jorge Luis Borges, momenti di condivisione e di scrittura collettiva, passeggiate in città ARTICOLO DI LUCIANA BERTINATO

CIAO MAMMA
L’iniziazione al rito del tè, la mamma, la scala dei saluti e il bisogno di fare i pacchetti in un racconto breve di Bernard. (…) Alla fine le lanci un arrivederci perché ti meraviglia che esista ancora gente così, che ama tanto la propria occupazione da non pensare al guadagno. Gente che pensa al piacere nel sentirsi importante per gli altri
ARTICOLO DI BERNARD

IL PERÙ DI TIA MARIA E QUELLO DI HUGO BLANCO
La minaccia più pericolosa per l’acqua, la terra e i contadini del Perù viene dalle miniere a cielo aperto e dall’ideologia che ne sostiene il modello, l’estrattivismo. Hugo Blanco non ha dubbi e lo spiega nell’intervista che trovate in fondo. Anche perché, dice, all’epoca degli Incas e degli Aztechi l’oro si estraeva, scaldava e fondeva, poi sono arrivati gli spagnoli e hanno cominciato a usare il mercurio, un metallo liquido che avvelena ancora oggi in ogni miniera del pianeta. Adesso poi, per estrarre un grammo d’oro, fanno esplodere quattro tonnellate di roccia. La realizzazione del progetto minerario Tia Maria (zia maria, ndt) nella Valle del Tambo, avversato da grandi lotte guidate dai contadini della regione di Arequipa, rappresenta in questo momento la battaglia decisiva contro le multinazionali dell’industria mineraria. Raúl Zibechi ci spiega perché quelli della Southern Copper considerano chi si oppone alla miniera un terrorista e los de abajo nemici da sterminare
ARTICOLO DI RAÚL ZIBECHI
 

IL LAVORO DEI BAMBINI TRA I COLONI D’ISRAELE
Perché darsi tanto da fare per avere un titolo di studio? Finiranno comunque a lavorare nelle colonie agricole isreliane con un salario da fame. Centinaia di bambini palestinesi lavorano in condizioni disastrose durante tutto l’anno. Alcuni raccontano anche di essere svenuti, d’estate, quando la temperatura supera i 40 gradi. Nei periodi di raccolta il numero dei piccoli contadini che si spezzano la schiena aumenta. Il rapporto di Human Rights accusa: quei bambini lasciano la scuola e spesso vanno a fare lavori pericolosi ma Israele fa finta di niente
ARTICOLO DI HUMAN RIGHTS WATCH

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