Formazione e consapevolezza, per evitare che si resti fuori dalla porta

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«Rifiuto, esclusione, discriminazione: sono le parole più usate – scrivono dall’Associazione L’abilità – per raccontare e commentare la recente notizia di un gruppo di viaggiatori con autismo, e delle loro famiglie, messi alla porta da un hotel del Frusinate. Ma poco abbiamo letto o ascoltato altre due parole secondo noi importanti: formazione e consapevolezza. Perché solo mettendo in pratica questi due concetti si possono evitare situazioni come quella o gli innumerevoli casi di “esclusione” che si verificano quotidianamente in tanti àmbiti di vita dei bambini e delle persone con disabilità»
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Tutti assieme in vasca gli atleti del Settebello e quelli di Special Olympics
Una preziosa anteprima del Quadrangolare Internazionale di Pallanuoto di Cuneo, che ha visto impegnate nei giorni scorsi le Nazionali di Italia, Ungheria, Stati Uniti e Grecia, si è avuta nello Stadio del Nuoto della città piemontese, quando gli atleti del Settebello azzurro si sono affiancati a quelli di Special Olympics Italia – il movimento dello sport praticato da persone con disabilità intellettiva e/o relazionale -, che compongono la prima squadra sperimentale di pallanuoto unificata (atleti con e senza disabilità impegnati insieme) e che provenivano da Veneto, Lombardia e Piemonte
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Autismo adulto: gli interventi e gli strumenti da adottare
«Per “trattare l’autismo” in maniera efficace occorre avere conoscenza del pensiero autistico, delle implicazioni sensoriali, oltreché delle caratteristiche di processazione degli stimoli verbali e visivi»: viene riassunto così, da Giancarlo D’Errico, presidente dell’ANFFAS di Torino, il concetto di base su cui sarà incentrato il corso di formazione “Disturbi dello spettro autistico in età adulta, possibili aree di intervento e strumenti”, che prenderà il via il 29 gennaio a cura della stessa ANFFAS torinese, in collaborazione con l’ANGSA Piemonte e con il Consorzio ANFFAS La Rosa Blu
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Lavoro e disabilità: quanti altri protocolli si dovrebbero sottoscrivere?
«Bene quel protocollo – scrive Sandro Paramatti – siglato nei giorni scorsi tra la Regione Lazio, l’INAIL e tante altre organizzazioni, che punta a promuovere l’inclusione lavorativa delle persone con una disabilità conseguente a un infortunio sul lavoro o a una malattia professionale. Esso, però, riguarda solo qualche centinaio di persone. Quanti altri protocolli, invece, si dovrebbero sottoscrivere in tempi brevi per rendere giustizia alle migliaia e migliaia di persone con disabilità che hanno diritto ad essere incluse nel lavoro?»
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Come accelerare la ricerca sulle malattie neurologiche e rare
Malattie complesse come la sclerosi multipla e una serie di malattie rare possono condividere meccanismi patologici comuni. Per questo è necessario immaginare un modello di ricerca che interessi entrambi i settori, ottimizzando gli sforzi all’interno di collaborazioni che coinvolgano sia il mondo accademico e scientifico che quello delle Associazioni di pazienti, in modo tale da accelerare concretamente la ricerca stessa. Se ne occupa un recente interessante studio, pubblicato dalla rivista «Neurological Sciences»
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Per una crescente diffusione dell’hockey su slittino
Quella di domani, 11 gennaio, sarà una giornata tutta dedicata alla promozione e alla diffusione del para-ice hockey (noto anche come sledge-hockey o meglio “hockey su slittino”), dapprima a Milano e successivamente a Varese, cercando anche nuovi possibili praticanti per questa bella disciplina paralimpica. Protagonista di entrambi gli eventi sarà l’Armata Brancaleone, la squadra della Polisportiva Dilettantistica per Disabili POLHA di Varese
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La Santa Sede e la Convenzione ONU: i tempi sono ormai maturi
«Ritengo senz’altro – scrive Salvatore Nocera – che siano ormai maturi i tempi perché la Santa Sede sottoscriva la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. Questo importante gesto rafforzerebbe i nuovi orientamenti pastorali emersi nel recente messaggio diffuso dal Papa in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità e in un ancor più recente articolo di “Civiltà Cattolica”, diffondendoli in ambienti ecclesiali e laici a tutto vantaggio di una sempre migliore qualità dell’inclusione sociale delle persone con disabilità»
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La disabilità nella Legge di Bilancio e nel “Collegato Fiscale”
«Gli elementi che riguardano la disabilità non rappresentano una svolta nelle relative politiche»: lo si legge nell’ampio ed esaustivo approfondimento proposto dal Servizio HandyLex.org, che come accade ormai da tempo, anche all’inizio di quest’anno ha analizzato la Legge di Bilancio per il 2020 e il cosiddetto “Collegato Fiscale”, per comprendere quali siano le disposizioni che possano impattare in modo significativo sulle persone con disabilità e sulle loro famiglie
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