Novità sul fronte effetti collaterali dei vaccini. L’Agenzia europea per i medicinali (EMA) – riferisce Reuters – ente deputato alla valutazione dei medicinali con sede in quel di Amsterdam, sta valutando nuovi eventi che si sono verificati dopo l’inoculazione dei sieri contro il Covid-19 di Pfizer (PFE.N) e Moderna (MRNA.O).
Eritema multiforme, una forma di reazione cutanea allergica; glomerulonefrite o infiammazione renale; e la sindrome nefrosica, una malattia renale caratterizzata da pesanti perdite di proteine ??urinarie, sono allo studio come possibili effetti collaterali.
I due sieri sono quelli di gran lunga maggiormente utilizzati nello Spazio economico europeo: il vaccino Pfizer, Comirnaty, sviluppato con la tedesca BioNTech ha già fornito oltre 330 milioni di dosi, mentre Moderna, Spikevax, è a quota 43,5 milioni di dosi.
Appena il mese scorso l’EMA aveva ravvisato un legame tra le miocarditi comparse in alcuni vaccinati e i sieri con tecnologia mRNA. Tuttavia, il regolatore europeo e l’Organizzazione mondiale della sanità hanno sottolineato che i benefici di questi vaccini superano qualsiasi rischio. In questo caso l’EMA non ha raccomandato modifiche all’etichettatura dei vaccini.
Ha divulgato le nuove valutazioni come parte degli aggiornamenti di routine alla sezione di sicurezza del database di tutti i vaccini autorizzati e ha aggiunto i disturbi mestruali come condizione che stava studiando per i vaccini, compresi quelli di AstraZeneca (AZN.L) e J&J (JNJ.N).
Intanto l’ente deputato alla valutazione dei medicinali nello Spazio economico europeo continua a dilatare nel tempo l’approvazione del vaccino russo Sputnik nonostante questo siero, sviluppato dal centro Gamaleya di Mosca, abbia mostrato un ottimo profilo riguardo efficacia e sicurezza. L’ultimo studio comparso sull’efficacia mostra come il vaccino russo offra una protezione dell’83% contro la variante Delta che ormai si appresta a diventare dominante.
LA REDAZIONE DE L’ANTIDIPLOMATICO