Whirlpool Napoli. Lavoratori: “Delusi e abbandonati da azienda e governo”

In poco meno di 12 ore per i 320 lavoratori della Whirlpool di Napoli è arrivata una doppia batosta. Ieri pomeriggio c’è stato l’invio da parte dell’azienda delle prime lettere di licenziamento. Questa mattina, invece, il giudice Maria Rosaria Lombardi del Tribunale di Napoli ha rigettato il ricorso di Fiom-Fim e Uilm ritenendo legittimi i licenziamenti.

Tanta amarezza e rabbia fra i lavoratori questa mattina nella fabbrica dove è stata organizzata un’assemblea, inizialmente, solo per discutere delle lettere di licenziamento.

“La Whirlpool ha sempre fatto quello che voleva. Sono sbruffoni, prepotenti, sono americani, , hanno sempre detto ‘faccio quello che voglio io’ è lo hanno fatto”, la prima reazione di un lavoratore.

Un altro operaio s sofferma sulla sentenza che ha respinto il ricorso sui licenziamenti: “C’era bisogno di prendere una decisione di larghe vedute perché è una vertenza simbolica che non riguarda solo il diritto al lavoro, ma ai diritti della persona per il modo in cui siamo stati trattati da questa azienda”, spiega un altro operaio. Ed aggiunge: “La politica è assente, ha un mandato di collaborare con le multinazionali per desertificare il mezzogiorno.” Sul governo un altro dipendente del sito di Via Argine precisa: “Ci eravamo affidati al governo già da un bel po”. L’unica arma in pugno che avevamo er ail Governo che ci doveva tutelare di fronte a questa multinazionale. tutto questo non è avvenuto.”

È doveroso ricordare che lo stabilimento di Napoli ha un indotto. Per un lavoratore della piattaforma di Napoli ci sono 3 maestranze dell’indotto. Già in provincia di Avellino 60 operai hanno perso il posto senza avere la proroga della Cassa integrazione nel totale silenzio, soprattutto delle istituzioni, si tratta della SCAME di Sant’Angelo dei Lombardi. Rischiano altri due impianti irpini la Pasell e Cellublock.

Che l’esito di questo ricorso avrebbe potuto essere sfavorevole ai lavoratori era nell’aria per due motivi. Il rinvio della sentenza della scorsa settimana, per “prendere tempo”, è poi arrivata con una puntualità unica dopo le lettere dell’azienda. Un secondo motivo ha meritato proprio nei giorni scorsi un nostro articolo[1], a parte. Al Tribunale di Napoli come mai da tempo le sentenze sono quasi sempre contrarie ai ricorsi dei lavoratori?

Succede quindi che una fabbrica che produce utili e lavatrici di alta gamma, debba chiudere i battenti, dopo le vane promesse dei Ministri Di Maio e Patuanelli, nel 2018 e 2019 che hanno sbandierato i successi governativi per aver scongiurato la chiusura promettendo altri soldi alla multinazionale.

La Whirlpool seguendo logiche finanziarie e non industriali ha avuto l’arroganza di rifiutare altri soldi proposti dal governo. Ma fanno la loro parte. Sono liberisti bellezza…

Ovvio che da un governo come quello Mario Draghi con Giancarlo Giorgetti della Lega Nord come Ministro dello Sviluppo economico c’era ben poco da aspettarsi. I sindacati hanno fatto i pesci nel barile, anni di ripiegamenti ad ogni avanzata padronale, hanno prodotto un ricorso giudiziario finito male.

La politica si è dimostrata solidale, chi non lo sarebbe con chi perde il posto di lavoro, ma il suo compito richiedeva altro, così come ai sindacati.

Dal momento che si tratta di una fabbrica sana, con maestranze specializzate perché nessuno ha minimamente proposto di espropriare la Whirlpool e nazionalizzarla? Una proposta troppo bolscevica? Era una strada da percorrere fin quando non si trovava un acquirente serio.

Invece no, nessuno ha avuto il coraggio di fare una proposta simile, altrimenti i megafoni padronali, giornali e Tv, avrebbero ripetuto vari ritornelli: si danneggiano eventuali investimenti dall’estero, l’Europa non vuole e altre amenità.

Questa vicenda conferma che abbiamo una classe politica totalmente genuflessa a Confindustria estranea ai bisogno dei lavoratori. Se l’opposizione in Italia è rappresentata da una forza reazionaria e liberista come Fratelli d’Italia, il panorama è davvero triste.

In questa sconfitta resta la lotta dei lavoratori Whirlpool. Una mobilitazione eroica che dura da quasi 900 giorni. Nessun potrà cancellarla. E siamo certi che continuerà.

Le lotte della GKN, nella logistica dimostrano che ci sono margini affinché i lavoratori tornino protagonisti del loro destino.

[1] https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-slai_cobas_a_napoli_i_giudici_puniscono_i_lavoratori_nonostante_le_censure_della_cassazione/42819_43728/

Angelo Brunetti
04 Novembre 2021

Licenziamenti alla Whirlpool di Napoli. Lavoratori: “Delusi e abbandonati da azienda e governo” – Lavoro e Lotte sociali – L’Antidiplomatico (lantidiplomatico.it)

 

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