Nuovo rapporto russo sui biolab in Ucraina: si scoprono gli altarini dell’operazione Covid

Quando si parla di “armi di distruzione di massa” bisogna procedere coi piedi di piombo ed essere estremamente prudenti. Sin dall’inizio della cosiddetta “operazione speciale” si è parlato di biolaboratori NATO in Ucraina nelle quali sarebbero coinvolte pezzi grossi Usa e anche le grandi multinazionali del vaccino. Oggi il generale Igor Kirillov, capo delle truppe di protezione nucleare, biologica e chimica delle forze armate russe ha lanciato la sua prima “bomba” su quanto scoperto durante l’operazione speciale in Ucraina. Ciò significa che i russi stanno procedendo eccome, nelle indagini sui biolab.

Innanzitutto ecco che compare “Big Pharma” nel documento: queste le parole di Kirillov. “Poche settimane fa, durante l’operazione militare speciale, Rubezhnoye nella Repubblica popolare di Lugansk è stata liberata. I documenti sono stati trovati nel laboratorio del centro medico Pharmbiotest situato in via Pochaivska 9, a conferma che la ricerca era stata condotta in Ucraina per diversi anni per conto della cosiddetta Big Pharma. Sono stati condotti studi clinici su farmaci non registrati con effetti collaterali potenzialmente gravi su residenti locali“.

Ma c’è di più: anche le grandi agenzie statunitensi. “Stiamo considerando la possibilità che l’USAID sia stata coinvolta nell’emergenza coronavirus. Sin dal 2009, l’agenzia ha sovvenzionato il programma Predict, che ha studiato nuove specie di coronavirus catturando i pipistrelli che portano il virus. Uno dei contractors del progetto è la Metabiota, una compagnia conosciuta per le sue attività biologiche militari in Ucraina”.

“Durante l’operazione speciale, abbiamo trovato documenti che indicano come USAID e il suo principale contractor, Labirinth Ukraine, abbiano partecipato al programma di armi biologiche militari fin dal 2019.”

Questi passi sono decisamente clamorosi e, se accertati, confermerebbero tutto il “complottismo” sull’operazione Covid. Non sappiamo se si tratti di realtà o propaganda (mai prendere per pro colato le versioni ufficiali, da qualsiasi parte provengano) ma dato che l’Ucraina è già stata utilizzata come campo di sperimentazione occidentale per l’ utero in affitto (cosa non interrotta nemmeno durante la guerra) riteniamo altamente probabile che possa trattarsi di realtà dei fatti.

“Abbiamo già informato che oltre 16.000 campioni biologici, inclusi campioni di sangue e siero, sono stati prelevati dall’Ucraina negli Stati Uniti, in Georgia e nei paesi europei – continua il generale Kirillov – Dato l’interesse dell’amministrazione statunitense per lo studio di agenti biologici “mirati in modo ristretto”, tali affermazioni impongono un nuovo sguardo sulle cause della nuova pandemia di coronavirus e sul ruolo dei biologi militari statunitensi nell’emergenza e nella diffusione dell’agente patogeno COVID-19″.

Laboratori militari occidentali, come era anche il laboratorio di Wuhan. D’altronde sappiamo come il famigerato laboratorio di Wuhan fosse gestito congiuntamente da cinesi e americani. Che possa esserci qualcosa di simile in Ucraina? Anche la Cina in Ucraina ha un po’ troppi interessi, ma su questo Kirillov non si pronuncia.

Però le sue parole suonano molto verosimili. E quando questa guerra finirà, si spera il prima possibile, forse avremo il quadro più chiaro anche su quello che è successo in questi ultimi due anni. Ora alla Russia resta solo una cosa da fare per dimostrare che questo è vero: portare il materiale all’Onu.

ANDREA SARTORI

05/08/2022

Nuovo rapporto russo sui biolab in Ucraina: si scoprono gli altarini dell’operazione Covid – Visione TV

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