Commodoro iraniano: Gli USA mirano allo stretto di Hormuz per il controllo delle risorse energetiche. “Massacreranno tutti”

Antonietta Chiodo – 10/04/2024

Commodoro Iraniano: Gli USA Mirano allo Stretto di Hormuz per il Controllo delle Risorse Energetiche. “Massacreranno Tutti” – News Academy Italia

 

Le parole del commodoro iraniano Alireza Tangsiri spaventano perché ci fanno capire quanto gli Stati Uniti siano coinvolti nel massacro palestinese e non solo, confermando che l’esercito americano negli ultimi giorni ha raggiunto lo Stretto di Hormuz. Dichiara ai microfoni del media stampa Al Mayadeen:

“L’esercito americano è ora arrivato nello Stretto di Hormuz e nel Golfo Persico, ma non ha posto nelle nostre acque. Abbiamo già detto ai nostri vicini che il Mar Persiano e il Mar Arabico sono sia di interesse di tutti che dell’Iran e la nostra preoccupazione è anche la loro. Abbiamo detto che l’Occidente non ha interesse che questa regione sia stabile o sicura. L’Occidente considera questi paesi come vacche da latte, ma il latte finirà, intendo le risorse e il gas nella regione, quando questo accadrà ci massacreranno tutti.”

Dobbiamo analizzare ciò che sta accadendo in Palestina non solo in questi ultimi sei mesi ma nell’arco di settantacinque anni, per comprendere perché Israele abbia evidentemente perso e perché sia da considerare zoppo e umiliato.

Se l’Iran avesse voluto scatenare una guerra globale non si sarebbe limitato a ciò che sta accadendo nel Mar Rosso ma avrebbe chiuso definitivamente tutte le tratte marittime, quindi siamo di fronte a una verità che è oramai sotto gli occhi di tutti. La scelta dell’UE di sostenere la costruzione del porto di Gaza, la loro volontà non è portare cibo alla popolazione ma ottenere il pieno controllo sullo sfruttamento delle risorse nell’intero di quel luogo, saccheggiando gas e petrolio con l’uso della violenza indiscriminata. L’Iran sostiene che il mare verrà utilizzato in nome della pace di tutti i paesi vicini ma che non accetteranno presenze sioniste in quei tratti e che se il nemico si ostinerà ad una modifica della regione, allora le cose cambieranno repentinamente e vi sarà un conflitto che coinvolgerà tutti, a oggi infatti è l’Iran a proteggere quella regione e monitorare il transito costante di oltre 85 petroliere ogni giorno nello stretto.

L’arrivo dei sionisti nella regione e il loro insediamento nei paesi confinanti con l’Iran non sono indice di pace o di buon vicinato. Ricordiamo inoltre che l’Iran ha relazioni con i paesi arabi e con le sette nazioni dell’Oman, degli Emirati Arabi Uniti, del Qatar, del Bahrein, dell’Arabia Saudita, di Kuwait e dell’Iraq.

Nell’intervista esclusiva rilasciata nelle scorse ore l’ammiraglio iraniano Alireza Tangsiri chiarisce come l’Iran, dopo anni di guerra condotti per la liberazione dalla dipendenza bellica dagli Stati Uniti e da un embargo totale che ha coinvolto l’intera popolazione per lungo tempo, ci aiuta a comprendere come dopo un lunghissimo e devastante sacrificio questa nazione sia finalmente riuscita a salvarsi dai tentacoli dell’Occidente, ottenendo una indipendenza economica e militare nonostante la continua intromissione degli USA.

Il comandante della Marina dell’ IRGC sottolinea l’importanza strategica dello Stretto di Hormuz, confermando che l’Iran da sempre cerca di mantenere uno stato di pace nella regione.

Poche ore fa il leader della repubblica islamica dell’Iran Ali Khamenei ha dichiarato che:

“Israele deve essere punito e sarà punito. I sionisti hanno attaccato il nostro consolato e quindi hanno macchiato la nostra terra di sangue. Piangiamo i nostri martiri che hanno combattuto tutta la vita contro il martirio ma alla fine i nemici ci sono riusciti.”

Il leader ha criticato duramente gli Stati Uniti e la Gran Bretagna durante il suo discorso per la commemorazione della fine del Ramadan e che il digiuno di questo anno è stato il più rigoroso e cospicuo di tutti i tempi.

 

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