Processo sgombero del porto di Trieste del 2021, testimone: “Fu lo Stato a causare le violenze”

Coordinamento No Green Pass e Oltre – 28/05/2025

 

[AGGIORNAMENTO DEL 05/06/2025]

 

FU LO STATO A DETERMINARE LE VIOLENZE

 

Nell’udienza di ieri per il processo relativo allo sgombero del porto, a precisa domanda da parte dell’avvocato Pierumberto Starace, difensore di alcuni degli imputati, sul quando si sono determinate le violenze, il testimone Zampaglione, allora capo della locale Digos, ha dovuto ammettere che è stato l’intervento poliziesco, con manganellate, lacrimogeni e idranti, a causarle. La motivazione per aggredire la gente, secondo Zampaglione e fatta propria anche dal giudice, fu quella di tutelare gli interessi economici portuali che avremmo minacciato.

La realtà dell’aggressione di Stato a migliaia di manifestanti pacifici è pienamente emersa.

Prossima udienza il 17 settembre 2025 alle 12.30.

Un sentito ringraziamento a tutti e tutte le solidali presenti in aula.

Contro la repressione non si tace, nessuna giustizia, nessuna pace!

 


 

DAGLI IDRANTI AI CARRI ARMATI

 

Il 4 giugno alle 15.30 si terrà l’udienza per i testimoni della procura per lo sgombero del porto, il 18 ottobre 2021.

Facciamo un appello generale ad essere in aula, in solidarietà ai quattro imputati rimasti coraggiosamente in giudizio, criminalizzati perché resistenti difronte ad un crimine di Stato. Sono processati anche come monito pubblico per aver osato portare la mobilitazione popolare contro il green pass nel porto di Trieste, una delle maggiori infrastrutture della logistica europea.

Oggi gli Usa e la Nato vogliono trasformare lo scalo triestino in snodo di guerra, connettendolo anche al genocida regime sionista.

Per questo il 31 maggio alle ore 16.00 in piazza s. Giovanni a Trieste saremo in corteo contro la guerra.

E il 4 giugno ci troveremo in Foro Ulpiano alle 15.15, davanti al tribunale, per salire assieme in aula e dare la nostra solidarietà agli imputati.

 

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