No al raddoppio dello scalo di Fiumicino

“Il raddoppio dell’aeroporto di Fiumicino è un’ipotesi insostenibile, il recente monitoraggio del rumore effettuato nell’area da Legambiente Lazio con il Comitato FuoriPISTA disegna già allo stato attuale un quadro allarmante”.

 

 

Legambiente Lazio – Comunicato stampa
Roma, 9 febbraio 2011
Raddoppio dell’aeroporto di Fiumicino: ipotesi insostenibile

“Il raddoppio dell’aeroporto di Fiumicino è un’ipotesi insostenibile, il recente monitoraggio del rumore effettuato nell’area da Legambiente Lazio con il Comitato FuoriPISTA disegna già allo stato attuale un quadro allarmante” – afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio. “Vanno ascoltate le richieste dei cittadini, la Regione Lazio e l’ENAC devono avviare una campagna di monitoraggio dell’inquinamento acustico con piani di risanamento che interrompano il bombardamento acustico al quale sono sottoposti coloro che abitano nell’intorno dell’aeroporto”.
I dati a disposizione di Legambiente parlano chiaro: a fronte di un limite diurno di 55 db(A) per le zone residenziali sono stati rilevati valori pari a quasi il doppio: 101,7 decibel dB(A) di picco a Focene, 91,7 decibel di picco a Maccarese Trigolana, 95,7 decibel al campo sportivo di Paglialunga, 95,4 decibel in via della Muratella-Centro 20 e 88,0 decibel vicino all’istituto “Leonardo da Vinci”. Decolli e atterraggi, con il loro bel fracasso, sono “all’ordine del minuto” nel più grande aeroporto italiano: nel tranquillo lunedì 26 luglio nel quale è stato svolto il monitoraggio, sono stati 884 i “movimenti” (dei quali 459 decolli e 425 atterraggi).
A seguito del monitoraggio realizzato, i comitati hanno inviato alla Presidenza della Giunta Polverini 2.500 firme di una petizione che chiede, tra l’altro, di avviare una campagna di monitoraggio ambientale ed epidemiologico, dar vita a una valutazione dei livelli d’inquinamento acustico, iniziare la discussione per la realizzazione di un piano di trasporto regionale integrato, predisporre un piano del trasporto aereo regionale e aprire un tavolo “interistituzionale e partecipato”.

Ufficio stampa Legambiente Lazio
www.legambientelazio.it

 

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