“Bilanci falsi alla ASL 1 di Massa Carrara”

Il Bilancio 2009 dell’ASL1  di  Massa  Carrara non  è  certificabile. Emergono incongruità  nei  conti, dolosità e  negligenze nonché  variegate falsificazioni contabili.

 

Bilanci falsi alla ASL 1 di Massa Carrara

Il  Presidente  della  Giunta  Regionale della  Toscana Enrico  Rossi minaccia una  denuncia  alla  Corte  dei  Conti ed  alla  Procura  della  Repubblica per  ammanchi  e  falsificazioni dei  bilanci.

Sotto accusa  la  (allegra) gestione dell’ex  direttore  generale Vito  Antonio Delvino. Sapete  come  andrà  a finire? (Forse ) a tarallucci  e vino.

Il Bilancio 2009 dell’ASL1  di  Massa  Carrara non  è  certificabile. Emergono incongruità  nei  conti, dolosità e  negligenze nonché  variegate falsificazioni contabili. Un’azienda  così  vitale per il  benessere della  collettività, che  ha  a che vedere con la  salute  dei  cittadini, viene  all’istante  commissariata  con tutte  le  inevitabili, negative e  gravi   ripercussioni  sui  servizi  erogati agli  utenti.

Il 5 novembre 2010, il  Presidente della  Regione Toscana Enrico  Rossi, passa più d’una  notte in  bianco, ed incazzato nero per  le  sostanze della sanità  regionale  ridotte al  verde, medita  fra  sé se e  sé che  s’avesse davanti il  responsabile  di questi dissesti potrebbe anche farlo  viola (scusate  i  bisticci). Siccome Rossi  è  un  pacifista  convinto opta  per prendere  carta  e  penna  e  scrive  una lettera di  fuoco all’ex  direttor  generale,  contestandogli le  innumerevoli  irregolarità:

Io  sottoscritto, Enrico  Rossi, nella  mia  qualità  di  Presidente della  Giunta  della  Regione Toscana, domiciliato  per  la  carica in Firenze, P.zza  del  Duomo n. 10, in  relazione  alle  vicende che  hanno  portato al  commissariamento dell’ASL n. 1, espongo  quanto  segue: dagli  accertamenti effettuati nel  corso  della  gestione commissariale … sono  emerse  gravi  irregolarità. In  particolare le  verifiche hanno  evidenziato quattro  aspetti: 1) il  primo  riguarda l’appostazione in  bilancio di  euro  60.389.021  nel  conto “Crediti per  anticipazione gestione  stralcio”… agli  atti della  Regione non  vi  è alcuna  documentazione attestante il  suddetto  credito… ai  costanti solleciti non  è  stata  prodotta dall’Azienda alcuna  pertinente  documentazione attestante  il  presunto  credito .. ciò  come  noto ha  dato  luogo  alla  nota di  rigetto del  Bilancio… I  fatti  riportati evidenziano che  nella  vicenda vi  sono  stati  comportamenti attivi ed  omissivi che  senza  dubbio hanno  arrecato un  grave danno al  sistema sanitario  regionale … circa  la  stessa  nota del  17.2.2009 acquisita quale  attestazione  del  credito,  totalmente  irritale nella  sua  formalizzazione,  la  Dott.ssa Carla  Donati,  già  responsabile  del  Settore Finanza della  Direzione  Generale Diritto  alla  Salute, presunta  firmataria, ha  provveduto  a denunciare la  falsità  ideologica e  materiale presso  la  Procura  della  Repubblica e  la  Corte  dei  Conti… 2) Il secondo  aspetto rilevato  nel  corso delle  verifiche  della  gestione  commissariale  è  ancora  relativo  al  credito per  anticipazione  gestione  stralcio … dall’analisi  a  campione delle  fatture … emerge  che  le  fatture, per la  natura e  per  la  data  di  riferimento non  sono  attribuibili  alla  gestione  stralcio e  che  piuttosto  queste consistono in  scritture  di  competenza dell’Azienda successive alla  gestione delle  ex  USL. Pertanto non  esiste  attinenza tra  Credito per  anticipazione gestione  stralcio inserito  in  bilancio ed  i  mandati presentati in Regione con le  relative  fatture. Dalla  presentazione di  tale  fuorviante documentazione, si  evince  quindi una  modalità (ed  una  volontà) di  artata ricostruzione dei  presunti  crediti, orientata ad  ulteriormente  confondere le  scritture  contabili giudicate  incongrue. 3)  Il  terzo  aspetto … riguarda il costante  occultamento dei  costi  di  esercizio riferiti a  vari periodi  amministrativi.  Tale  evidenza è  stata  ricostruita con  certezza documentata a  partire  dall’esercizio  2006. Il  meccanismo ripetutamente  adottato consisteva  nel  movimentare i  conti  riducendo il  valore di  quelli  intestati a debiti  verso  fornitori e  contestualmente  riducendo il  valore di  quelli intestati a  costi  di  esercizio:  ad  esempio,  con  riferimento  al 2006 tali  registrazioni hanno  determinato un  abbattimento  dei  costi di  esercizio di  almeno 11.800.000 euro,  con  riferimento al 2007 il  meccanismo  ha  determinato un  improprio  abbattimento dei  costi di  esercizio di  almeno 20  milioni  di  euro… tale  circostanza,  oltre  a  costituire  illecito ‘ex se’ circoscrive  anche grave  lesione degli  obblighi  gestionali e  fiduciari della  Direzione  rispetto all’impegno  assunto  nel  corso  degli  anni  con  l’Assessore perché  si  sostanzia in una  sistematica alterazione  dei  risultati d’esercizio negoziati. La  condotta, pertanto, al  di  là  dall’aver  prodotto risultati  economici d’esercizio  non veritieri ha  prodotto  altresì l’ingiusto  beneficio economico  conseguito dalla  Direzione  Aziendale in  sede  di  valutazione  degli  obiettivi conseguiti in  modo  alterato e  falso. 4) Infine è  stato  anche  rilevato che  nel  corso del 2009 sono  state  effettuate capitalizzazioni improprie di  ingenti costi  che  necessitano di  chiarimenti e  su  cui  sono in  corso ulteriori  verifiche, in merito  ci  si  riserva di  comunicare le  relative  conclusioni ed  ulteriori  contestazioni. I  comportamenti evidenziati determinano  un  grave  danno all’immagine  regionale,  ai  cittadini  toscani e  non  hanno  consentito alla  Regione di  intervenire per  superare  le  criticità in  modo  tempestivo … la presente vale  come  diffida e  costituzione in  mora, ai  fini del  risarcimento di  tutti i  danni patiti  e  patiendi dall’Amministrazione  regionale. Emrico  Rossi”.

Naturalmente  il  Direttore  Generale Vito  Antonio Delvino s’è  prontamente  dimesso  dall’incarico di  Direttore  Generale  dell’ASL1 per  consentire  il  pieno  accertamento dei  fatti e  delle  sue  responsabilità (si  dice  sempre  così in  burocratese).

Come  finirà? Che Vito  Antonio Delvino risarcirà prontamente in  modo  da  superare  lo scoglio  più problematico   del cd  “danno  erariale”. Sul  fronte  penale poi   non  ci  saranno grossi  problemi. I falsi  in  bilancio  e le  ruberie  varie  sono  una  cazzata. Ma  non fatevi  illusioni. Mica  pagherà  di  tasca  sua. Eh  cazzu cazzu iu  iu. L’ex  Direttore  Generale risarcirà  con  i  soldi  degli  altri. Valendosi  di  una  polizza di  assicurazione (tipo quelle  lì di  Responsabilità Civile  patrimoniale  che  hanno  tutti  i  dirigenti d’azienda). In  gergo  dicesi  “si  farà  manlevare” dalla  sua  compagnia  segnalando  l’episodio  come  un  sinistro  qualsiasi.

Eh  sì trattasi  d’un bel  sinistro.  Dopo  tanto  arraffare e  tanta  “mala  gestio” però,  lasciatecelo  dire, due  ceffoni  ben dati ai  cattivi    amministratori, sarebbero  un bel  destro.

Background:

Vito Antonio Delvino ex  direttore generale della Usl 1 di Massa e Carrara è subentrato  ad Alessandro Scarafuggi, presente in Azienda dall’ottobre 2002.  Delvino, nato a Bitonto (BA) nel 1952, si è laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Nefrologia presso l’Università di Bari. Per circa 20 anni ha operato in diversi ospedali della Puglia in qualità di nefrologo. Nel 1996 ha assunto l’incarico di direttore dell’U.O. di Pronto soccorso a Trani ed in seguito di dirigente medico dello stesso presidio ospedaliero.  Ha quindi assunto l’incarico di direttore dell’U.O. Controllo di gestione della Usl BA/2 di Barletta. A partire dal 1996 è stato consulente per l’organizzazione in diverse Aziende sanitarie pubbliche e componente di diversi nuclei di valutazione aziendali in Puglia e Basilicata. Nel 1997 ha conseguito il master in “Direzione, organizzazione e gestione delle aziende sanitarie” presso l’Università degli studi “Tor Vergata” di Roma. In qualità di componente della delegazione trattante di parte sindacale ha partecipato alla contrattazione che ha portato alla definizione del Ccnl per l’area della dirigenza medica e veterinaria 1998-2001. Il 16 aprile 2000 ha assunto l’incarico di direttore sanitario dell’azienda USL n. 5 di Basilicata, con sede a Montalbano Jonico. Si è dimesso da tale incarico il 30 novembre 2000 per assumere l’incarico di direttore sanitario dell’Azienda Udl FG/2 con sede a Cerignola (FG). Dal 10 maggio 2004 ha assunto l’incarico di direttore sanitario dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Pisa. Nel 2004 ha seguito il corso di formazione manageriale per l’alta direzione delle aziende sanitarie toscane presso la Scuola Superiore S. Anna di Pisa. E’ stato docente o relatore in oltre 40 convegni e corsi di formazione su tematiche organizzative in Sanità e per sette anni è stato docente a contratto al Corso di perfezionamento in Verifica Revisione della Qualità in sanità presso l’Università agli studi di Bari. E’ referente per la rivista “Iniziativa ospedaliera” e fa parte del comitato di redazione di “Dirigenza medica”. E’ stato vicepresidente della Fondazione “Pietro Paci”, che cura la formazione e la ricerca in ambito di organizzazione sanitaria.

 

Dal  portale Indymedia

http://piemonte.indymedia.org/article/12767

 

 

Doc pdf.: “Asl1_Massa_Cassara_Regione_Toscana.pdf

http://piemonte.indymedia.org/attachments/jun2011/asl1_massa_cassara_regione_toscana.pdf

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