Roma, a Villa Ada ancora discariche e degrado

Nei boschi di Villa Ada ci sono 8 discariche, 8 resti di accampamenti e 6 punti di degrado. È quanto emerge dal terzo censimento effettuato dal Circolo Legambiente “Sherwood” nel parco sulla via Salaria.

Roma, 19 giugno 2013

TERZO CENSIMENTO DELLE DISCARICHE E DEI PUNTI DI DEGRADO
Sempre meno rifiuti nel Parco di Villa Ada
grazie alle pulizie dei volontari Legambiente
MA MOLTO RESTA DA FARE PER ACCUMULI “STORICI” E RESTI SPARSI
Il dossier completo e le foto sul sito www.circolosherwood.it/discariche.html

Nei boschi di Villa Ada ci sono 8 discariche (per una superficie complessiva di circa 6.000 metri quadrati), 8 resti di accampamenti e 6 punti di degrado. È quanto emerge dal terzo censimento effettuato dal Circolo Legambiente “Sherwood” nel parco sulla via Salaria. La situazione appare in lento ma progressivo miglioramento (nel 2012 erano state rilevate 10 discariche). Il risultato, però, è frutto unicamente delle campagne di volontariato messe in campo da Legambiente per la pulizia di questa preziosa villa storica sulla via Salaria.

Lo scorso anno sono state effettuate 2 bonifiche durante la campagna “Puliamo il Mondo 2012”: è stato parzialmente risanato il ripido versante Nord di Monte Antenne (lato Olimpica-viale della Moschea) dove erano stati gettati nel dirupo grandi elettrodomestici e sono stati rimossi grazie all’intervento di speleologi che si sono calati con le corde alcuni dei rifiuti speciali e nocivi (pneumatici e batterie di auto) accumulati nel fossato di Forte Antenne.

Permangono però delle grandi discariche cronicizzate: su tutte la distesa di calcinacci che ricopre il versante Ovest del Colle delle Cavalle Madri. Restano gravi – nonostante le bonifiche – la situazione di Monte Antenne e quella del muro di confine su via di San Filippo Martire; mentre attende di essere rimosso l’amianto della casetta accanto al Casale della Finanziera. Si segnala, infine, il perdurare di un inquinamento diffuso, con resti di accampamenti nelle cavità sotterranee e si aggiunge il punto di degrado della fontana storica all’esterno di Villa Polissena.

Villa Ada è un po’ più pulita, ma c’è tanto da fare – spiega Lorenzo Grassi, coordinatore del Circolo Sherwood – il Campidoglio ha attuato solo uno degli interventi di prevenzione del degrado e degli sversamenti abusivi che avevamo suggerito negli scorsi censimenti: la staccionata a protezione dei Bambù accanto al pratone del lago superiore. Non è stato poi avviato alcun intervento di riqualificazione dei tanti punti di degrado. Solo l’ex Rifugio antiaereo Savoia, su nostro sollecito, ha visto l’installazione di una cancellata ma resta in attesa di recupero”.

Le Ville storiche e i parchi di Roma hanno bisogno di più attenzione, siamo pronti a portare proposte concrete per il coinvolgimento dei cittadini al Sindaco Marino -afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. Villa Ada, in particolare, è un gioiello naturalistico e un polmone insostituibile per i romani, bisogna concludere l’opera di pulizia ed eliminare tutte le discariche, Legambiente continuerà in tal senso a sollecitare l’Amministrazione oltre che a rimboccarsi le maniche in prima persona con i volontari. Sul verde e sui parchi servono nuovi investimenti, sia nel bilancio dove la spesa è da tempo in costante diminuzione, sia nelle politiche, smettendo anche di utilizzare le nostre aree più pregiate come scenografia per impropri eventi commerciali lucrativi, che snaturano queste rare oasi ricreative urbane con un impatto insostenibile”.

Il terzo censimento delle discariche e dei punti di degrado di Villa Ada può essere scaricato in forma integrale e consultato con mappa interattiva sul sito del Circolo “Sherwood” (www.circolosherwood.it/discariche.html), dove sono disponibili anche delle fotografie.

Per semplificare il censimento, il parco è stato suddiviso in quattro settori (Nord, Ovest, Centrale e Sud) con la compilazione di 20 schede di dettaglio. Questi i riassunti dei diversi settori.

Settore Nord
La zona di Monte Antenne ha visto la parziale bonifica della discarica sul versante verso la via Olimpica e viale della Moschea. Ripulito superficialmente anche il fossato del Forte, dove però la situazione resta allarmante; mentre nelle antiche strutture sono in attesa di essere rimossi i resti degli accampamenti. Situazioni di degrado permangono in prossimità del vivaio su viale della Moschea e lungo il confine della stessa strada (sanitari, pneumatici, motorini).

Settore Ovest
Versano nel degrado sia la Torre che il Casaletto; mentre nulla è stato fatto per la rimozione dei resti di accampamenti sparsi tra grotte e cave. Queste ultime presentano situazioni di rischio. Permane lo “sfregio” della discarica lungo il muro di via di San Filippo Martire (solo parzialmente bonificata durante “Puliamo il Mondo” 2010) e si aggiunge il nuovo allarme per la fontana storica all’esterno di Villa Polissena (che era stata pulita nel 2011).

Settore Centrale
Nel settore centrale restano i punti di degrado delle ex Serre e dell’ex Maneggio. La situazione più preoccupante è quella dell’ampia discarica “storica” di calcinacci – con parti di amianto – che ricopre un versante del Colle delle Cavalle Madri. Ribadiamo la necessità di un piano di bonifica che consideri il delicato luogo di intervento e la gran mole di detriti da rimuovere. Restano rifiuti sparsi a ridosso delle ex Scuderie Reali e delle ex Serre.

Settore Sud
Nel settore Sud si segnalano ancora resti di accampamenti lungo il muro su via Panama (Parco Rabin). In questa zona – molto delicata dal punto di vista della sicurezza – permangono resti di frequentazione, con presenza di refurtiva e spargimento di rifiuti. Preoccupa lo stato di crescente degrado del Tempio di Flora, abbandonato ai vandalismi dopo il restauro del 1999.

Ufficio stampa Legambiente Lazio
www.legambientelazio.it

Circolo Legambiente “Sherwood”
www.circolosherwood.it

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