“Il mondo non è una merce”

“Mentre tutte le società umane hanno dedicato un culto giustificato alla crescita, solo l’Occidente moderno ne ha fatto la sua religione. Il prodotto del capitale, risultato di una astuzia o di una frode commerciale, e quasi sempre di uno sfruttamento della forza dei lavoratori, è considerato simile all’accrescimento di una pianta”.

 

NEWSLETTER DI COMUNE
 

RESISTERE CREANDO. FESTA DI COMUNE
Da cinque anni ogni mattina ci ostiniamo a occupare uno spazio web per raccontare e accompagnare la creazione di mondi nuovi. Il compleanno di Comune-info merita una bella festa: ci vediamo sabato 1 aprile nella Tenuta della Mistica, l’azienda di agricoltura bio di Capoadarco, a Roma (sulla Prenestina), nota per la sua fattoria sociale. Nella mattinata, tra le altre cose, presenteremo l’inizio di una ricerca, Resistere è creare, dedicata a Roma. Naturalmente mangeremo insieme a pranzo e ci prenderemo tutto il tempo che ci vuole per stare bene nel pomeriggio, in questo prezioso pezzo di campagna dentro Roma. Insomma, una taverna comunale speciale per grandi e piccoli: non potet e mancare.

Ricordate il primo articolo pubblicato su Comune?

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IL MONDO NON È UNA MERCE
“Mentre tutte le società umane hanno dedicato un culto giustificato alla crescita, solo l’Occidente moderno ne ha fatto la sua religione. Il prodotto del capitale, risultato di una astuzia o di una frode commerciale, e quasi sempre di uno sfruttamento della forza dei lavoratori, è considerato simile all’accrescimento di una pianta”. Insomma è tempo di decrescita. “La rottura della decrescita incide insieme sulle parole e sulle cose, implica una decolonizzazione dell’immaginario e la realizzazione di un altro mondo possibile…”
SERGE LATOUCHE
 

IN TURCHIA VINCE LA PAURA
Migliaia di persone punite ogni giorno, continue minacce, violenze nelle carceri, processi farsa, controllo del web, oltre sette mesi senza una manifestazione in strada: la repressione di Erdogan mette in ginocchio e terrorizza le persone comuni in Turchia, a cominciare dai giovani. Il grido di Turkey purge, collettivo indipendente di giovani giornalisti: “Il governo punisce tutto ciò che percepisce come nemico”. Intanto il governo Gentiloni rafforza le relazioni economiche con la Turchia
ILARIA DE BONIS
 

IL MONDO HA BISOGNO DI PAESI
“Come si fa a fare progetti di sviluppo locale? La chiave è dare forza a nuove forme di residenza. Il paese deve essere scelto e non subito. Chi arriva da lontano ha un piglio, una disponibilità che non trovi in chi è affossato nel suo paese. Il residente a oltranza anche quando è animato da buona volontà tende a impigliarsi nelle proprie nevrosi… Bisogna esercitarsi nell’impensato… Bisogna arieggiare il paese portando gente nuova, il paese deve essere un continuo impasto di intimità e distanza, di nativi e di residenti provvisori… Ci vuole una comunità ruscello e non una comunità pozzanghera… Ci vuole un pensiero costruito sul posto, ma non solamente dagli abitanti del posto. Il segreto è l’intrec cio…”
FRANCO ARMINIO
 

ALTRI MONDI BIKE TOUR
Un viaggio in bicicletta lungo lo stivale. Uno spettacolo itinerante per raccontare i mondi diversi che già esistono. Un tour tutto alimentato dall’energia del sole, del vento, dell’uomo. E il contributo dal basso dei cittadini per renderlo realtà. Anche Comune in viaggio
R.C.

L’ALBO DELLE ECCELLENZE
Una volta c’era l’album delle foto di classe, ora quello dei migliori. E gli altri? “Quelli che ce la mettono tutta ma nella gerarchia numerica si fermano ai gradini bassi, i ragazzi con disabilità, gli stranieri, il variegato mondo dei bisogni speciali, cosa ne facciamo di questi altri? Non è più corretto pedagogicamente che la scuola anziché spingere ad emulare, a inseguire e copiare gli altri, aiuti a trovare la propria strada, la propria originalità, senza considerare i coetanei rivali da superare? L’Albo delle eccellenze nella scuola dell’obbligo è la metafora perfetta dei tempi senz’anima che viviamo, una competizione sempre più precoce per pre-valere…”
ROSARIA GASPARRO
 

CHE COS’È IL LAVORO OGGI?
Isolare i lavoratori, moltiplicare i lavori precari, evitare occasioni per pensare, continuare a mettere al centro il lavoro e il profitto, svuotare di senso parole e diritti… L’aggressione alla vita delle persone comuni – a cominciare da migranti, donne e precari – non si arresta. Abbiamo bisogno di inventare occasioni per far incontrare le persone, per condividere, per ragionare (a cominciare dal reddito di cittadinanza), per reinventare un vocabolario comune, per dimostrare che possiamo riprenderci il nostro tempo qui e ora (bastano luoghi sociali, qualche film, alcuni buoni libri…). Works, due giorni (3 e 4 marzo) di incontri a Pisa
FRANCESCO BIAGI E DANILO SOSCIA

LA TERRA DI TARFIDIA NON È IN VENDITA
Sembra incredibile ma quando non ci pensano gli insaziabili insediamenti dei coloni israeliani c’è il municipio palestinese di Ramallah a minacciare la sua stessa terra. E con essa l’ambiente di una valle che ha un enorme valore storico e culturale segnato dalla presenza di meravigliosi ulivi millenari. A difendere Tarfidia c’è però ancora Zahran Jaghab. La sua famiglia viveva lì già nel XVI secolo e lui racconta che sta lavorando a un progetto di fattoria biologica e a un museo dedicato al patrimonio culturale dell’agricoltura locale. La speculazione, però, ha altre ambizioni, strade e palazzi per un business di milioni di dollari
ALESSANDRA MECOZZI
 

Quelli di Catartica Care sono un gruppo di artisti, musicisti, critici d’arte che si sono messi in testa di occuparsi del proprio territorio in diversi modi, ad esempio raccogliendo libri per i ragazzi dei centri di accoglienza della Calabria. In poche settimane hanno raccolto quattrocento libri. Ora da Catartica parte un appello “rivolto ai compagni romani, a chi vuole diventare centro di raccolta libri e a chi vuole aiutarci in questo percorso. Oltre a diffondere la voce con il passaparola a chi volesse donare anche solo un libro, vi chiediamo chi sarebbe disponibile a essere centro di raccolta per i libri?… La lettura può diventare uno strumento di vita se si ha la possibilità di leggere”
CATARTICA
CARE
 

CALENDA È SICURO: IL TAP VA A TUTTO GAS
Da Baku il ministro Calenda tranquilizza tutti. Il terzo segmento del Trans Adriatic Pipeline (confidenzialmente noto come Tap) si farà. Tremilacinquecento chilometri di tubi che attraverseranno Grecia, Albania e Italia, per un costo stimato di 45 miliardi di euro, al fine di far dipendere meno la fornitura di gas dai sempre minacciosi disegni strategici di Vladimir Putin. Molto meglio affidarsi alla solidità di un regime di provato appeal democratico come quello dell’Azerbaigian, dove il presidente Ilham Aliyev, certo ancora per ragioni di stabilità della governance, ha appena nominato la moglie Mehriban Aliyeva nientemeno che vice-presidentessa del governo da lui presieduto. Gli incerti della vit a coniugale e le preoccupazioni per le conseguenze che sarebbero costrette a subire le comunità locali investite dal colossale progetto non scalfiscono per ora l’ottimismo del governo italiano, che in questa fase parla soprattutto alla Snam, uno dei rilevanti membri del Consorzio Tap, alla Banca europea per gli investimenti e a Unicredit e Intesa San Paolo, due degli 89 istituti di credito chiamati a finanziare un progetto i cui rischi sono stati documentati per tempo e in modo assai documentato
LUCA MANES

 

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