“C’è qualcosa di forte che resiste: non è forse l’amore?”

Si chiamano Saja e Nabil, hanno venti e ventitré anni e in questo campo profughi si sono scoperti, innamorati… e alla fine, sposati. Nella loro vita precedente, prima di trovare rifugio ad Ashti, vivevano entrambi – senza conoscersi – a Dujail, una città di 100 mila abitanti a nord di Bagdad.

Nabil è arrivato ad Ashti nel 2014, in fuga insieme alla famiglia dagli scontri tra ISIS ed esercito governativo. In un campo vicino ha potuto riprendere gli studi, terminare l’ultimo anno e prendere il diploma di scuola superiore.

Saja viveva già ad Ashti insieme alla sua famiglia… quando sono arrivati i nuovi vicini di tenda: Nabil, con i suoi fratelli e i suoi genitori.

“Non ero pronto a spostarmi ancora e a ricominciare da zero” – racconta Nabil – ma quando ho conosciuto Saja ho cambiato idea: ci siamo presentati e quando abbiamo scoperto che venivamo dalla stessa città, abbiamo iniziato a chiacchierare. Ci è voluto pochissimo perché me ne innamorassi perdutamente e nel 2015 le ho chiesto di sposarmi, dopo un anno di fidanzamento.”

“Sono sette i mesi del fidanzamento Nabil, non dodici!”, gli rimprovera dolcemente Saja, che aggiunge: “Il nostro matrimonio è stato bellissimo. Abbiamo organizzato la cerimonia nella cittadina di Arbat, quel giorno è stata una festa per tutti. Da Ashti sono venute circa 500 persone. Sono tantissime le famiglie che vivono qui.”

Mentre aspettano che nella loro città natale vengano ricostruite le case, le scuole e gli ospedali, Nabil e Saja restano qui insieme a quello che hanno di più prezioso: i loro due figli, di tre e un anno. Una brutta influenza ha costretto Nabil a rivolgersi al Centro sanitario, dove dal 2015 abbiamo effettuato oltre 300 mila visite. È proprio all’ingresso del Centro che abbiamo scattato questa foto.

“Vogliamo garantire ai nostri figli il futuro che meritano” – dice Nabil.

Oggi è San Valentino anche in Iraq, dove c’è qualcosa di forte che resiste, oltre la guerra, la violenza, l’insicurezza e la paura. Non è forse l’amore?

Tanti auguri ragazzi! 

14 febbraio 2020

 

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