Andrew Korybko – 19/03/2024
https://korybko.substack.com/p/whyd-putin-want-to-swap-navalny
Il presidente Putin ha rivelato durante il suo discorso di rielezione lunedì mattina presto che in precedenza aveva approvato lo scambio del defunto Navalny con prigionieri russi senza nome detenuti in Occidente prima della sua prematura scomparsa a causa di quello che anche il capo dell’intelligence militare ucraina Budanov ha detto essere probabilmente un coagulo di sangue. All’epoca è stato valutato che “Putin non aveva motivo di uccidere Navalny, ma l’Occidente ha tutte le ragioni per mentire che l’ha fatto“, con quest’ultimo sviluppo che aggiunge ulteriore credibilità a tale affermazione.
Navalny era un prigioniero di alto profilo che è stato incarcerato con l’accusa di corruzione ed è stato precedentemente accusato dallo stesso presidente Putin di aver lavorato con l’intelligence americana, quindi è naturale che figurasse in qualsiasi scambio proposto per liberare russi di alto profilo che erano stati imprigionati dall’Occidente. Il candidato più probabile avrebbe potuto essere Vadim Krasikov, che sta scontando una condanna all’ergastolo in Germania per aver ucciso un ex terrorista ceceno che il leader russo sosteneva avesse ucciso i soldati del suo paese.
Ha detto a Tucker il mese scorso che “sai cosa stava facendo [il bandito]? Non voglio dirlo, ma lo farò comunque. Stava stendendo i nostri soldati, fatti prigionieri, sulla strada e poi ha guidato la sua auto sopra le loro teste. Che tipo di persona è quella? Può anche solo essere definito un essere umano? Ma c’è stato un patriota che lo ha eliminato in una delle capitali europee. Che l’abbia fatto di sua spontanea volontà o no, questa è un’altra questione”.
Uno dei collaboratori di Navalny ha affermato poco dopo la sua morte che avrebbe dovuto essere scambiato con due americani imprigionati in Russia, probabilmente riferendosi a Paul Whelan e Evan Gershkovich, per Krasikov, quindi c’era già un precedente indipendente per speculare su questo. Questo non vuol dire che questo socio sia una figura del tutto veritiera, ma solo che questa particolare affermazione si allinea con la menzione di Krasikov da parte del presidente Putin e la sua successiva rivelazione di uno scambio pianificato.
Ci sono ragioni per credere che Navalny avrebbe davvero potuto essere incluso nella proposta di scambio con Krasikov e chiunque altro, dal momento che avrebbe potuto aumentare le probabilità che gli Stati Uniti accettassero questo e avanzare un importante punto di soft power russo. Se questo accordo fosse andato in porto, allora ci sarebbero pochi dubbi sul fatto che Navalny stesse effettivamente lavorando con l’intelligence americana esattamente come sosteneva il presidente Putin, dal momento che sarebbe stato scambiato con altri due che sono formalmente accusati di questo crimine.
In tal caso, gli Stati Uniti avrebbero anche assicurato il rilascio di una risorsa di intelligence non ufficiale di alto profilo, proprio come Krasikov è sospettato di essere per la Russia, ma al costo di screditare la sua intera rete poiché sarebbero stati tutti implicati dall’associazione con questa risorsa della CIA in quello scenario. Il presidente Putin avrebbe anche potuto guadagnarsi qualche raro elogio da parte dell’Occidente per aver rilasciato l’uomo che è stato erroneamente dipinto da loro per anni come una cosiddetta “figura di spicco dell’opposizione”, screditando così le affermazioni di essere un “dittatore”.
In poche parole, il presidente Putin avrebbe preso tre piccioni con una fava attraverso questi mezzi, assicurando il rilascio di Krasikov, screditando il resto della rete della CIA all’interno della Russia e sovvertendo la percezione popolare occidentale di lui. Mentre molti “filo-russi non russi” hanno celebrato la morte prematura di Navalny quando è avvenuta, col senno di poi, sarebbe stato probabilmente molto meglio per gli interessi nazionali oggettivi della Russia se fosse vissuto e fosse stato scambiato.
