Il noto scrittore ha anche denunciato il “silenzio dei principali media internazionali” di fronte alla situazione nelle strade del paese andino
Dopo la crisi politica che sta affrontando la Bolivia nei giorni scorsi e i gravi scontri tra forze armate e manifestanti, lo scrittore brasiliano Paulo Coelho ha denunciato quanto avviene nel paese andino, ieri, su Twitter.
Bolivia: gran país, gran pueblo, una cultura increíble, ahora ahora en la mira de los rifles de una élite inescrupulosa e desvergonzada
Y lo que es peor: el silencio de los principales medios internacionales https://t.co/53Kifo3pTy— Paulo Coelho (@paulocoelho) 16 novembre 2019
Il romanziere riferendosi alla Bolivia l’ha definita un grande paese con un’incredibile cultura, che “è ora nel mirino dei fucili di un’élite senza scrupoli e senza vergogna”.
Inoltre, l’autore ha denunciato il “silenzio dei principali media internazionali” di fronte alla situazione nelle strade boliviane dopo la partenza forzata dell’ex presidente Evo Morales.
La sua pubblicazione è stata accompagnata da un video che mostra come la polizia ha aperto il fuoco sui civili per impedire a una marcia pacifica per raggiungere Cochabamba. “Smettete di sparare per favore!”, supplicano le donne piangendo davanti ai militari.
Le parole dello scrittore sono state gradite da Evo Morales, che lo ha ringraziato per la sua solidarietà e il suo sostegno “per la lotta pacifica del nostro popolo per recuperare la pace sociale con la democrazia e fermare i crimini contro l’umanità perpetrati dal colpo di stato in Bolivia”.
Agradezco de todo corazón las palabras solidarias y apoyo del hermano@paulocoelho a la lucha pacífica de nuestro pueblo por recuperar la paz social con democracia y detener los delitos de lesa humanidad perpertados por el #GolpeDeEstadoEnBolivia https://t.co/uKtfJKzmKN
— Evo Morales Ayma (@evoespueblo) 16 novembre 2019