Il ministro degli Esteri venezuelano si è recato presso la sede della Corte penale internazionale alcuni giorni dopo le sanzioni di Washington contro la compagnia aerea venezuelana Conviasa
Il governo del Venezuela ha presentato una denuncia contro le autorità statunitensi dinanzi al Tribunale penale internazionale dell’Aja per “crimini contro l’umanità contro il popolo venezuelano”, dopo l’imposizione di misure coercitive unilaterali da parte di Washington sul paese sudamericano.
Il ministro degli esteri venezuelano, Jorge Arreaza, è nei Paesi Bassi, sede della Corte, insieme al vice ministro degli affari multilaterali, Alexander Yánez; il segretario esecutivo del Consiglio nazionale per i diritti umani e l’agente dello Stato davanti al Sistema internazionale per i diritti umani, Larry Devoe, e l’ambasciatore venezuelano presso l’organismo giudiziario internazionale, Haifa Aissami Madah.
#FOTOS | Por instrucciones del Pdte. @NicolasMaduro el canciller Jorge Arreaza llega a La Haya e introduce una denuncia ante la Corte Penal Internacional por los crímenes de lesa humanidad cometidos por el gobierno de EEUU contra el pueblo de Venezuela. #JusticiaContraElBloqueo pic.twitter.com/YHG0SkB6OZ
— Cancillería Venezuela ???????? (@CancilleriaVE) February 13, 2020
In precedenza, il presidente venezuelano Nicolás Maduro aveva informato che avrebbe denunciato l’amministrazione di Donald Trump ai tribunali internazionali dopo che la compagnia aerea venezuelana Conviasa era stata sanzionata dal governo degli Stati Uniti. “Cercheremo giustizia, basta tanta infame aggressione” , ha dichiarato il presidente.
Perdite di 40 miliardi di dollari
Secondo Maduro, le sanzioni statunitensi nel paese sudamericano hanno causato perdite nell’ordine di 40 miliardi di dollari, con conseguenti blocchi dei conti e delle attività dello Stato venezuelano all’estero, che impedisce l’acquisto di cibo e medicine per le popolazioni più vulnerabili.
Negli ultimi anni, gli Stati Uniti hanno adottato numerose sanzioni contro il Venezuela, che vanno dai divieti di viaggio ai membri del governo agli embargo sui conti bancari che colpiscono direttamente la popolazione.
Le misure coercitive unilaterali si sono intensificate da quando, un anno fa, il paese americano ha riconosciuto il leader dell’opposizione Juan Guaidó come “presidente incaricato” del Venezuela con l’obiettivo di rovesciare Maduro.