[PCARC] Fermiamo guerra, genocidio e ddl 1660 – mobilitazioni in tutta Italia il 24 e 25 Gennaio

Newsletter n. 4 del 24 gennaio 2025

Aggiorniamo la memoria. Fermiamo guerra, genocidio e ddl 1660 – mobilitazioni in tutta Italia

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24 gennaio
Bergamo h 17:30 – Piazza Matteotti

25 gennaio
Milano h 15 – Piazzale Loreto
Torino h 14 – Piazza Crispi
Bolzano h 11 – via Museo/via Cassa di risparmio
Trento h 15 – Piazza Duomo
Trieste h 15:30 – Piazza Oberdan
Genova h 14:30 – Piazza Caricamento
Bologna h 15 – giardino Parker-Lennon
Firenze h 16 – Piazza Ss.ma Annunziata
Roma h 15 – Piazza Vittorio
Sassari h 16 – emiciclo Garibaldi
Cagliari h 18 – Piazza Costituzione
Napoli h 10:30 – Piazza Garibaldi
Cosenza h 18 – Piazza XI settembre

Liberare il paese dai complici e dai sostenitori dei sionisti è la più alta ed efficace forma di solidarietà con il popolo palestinese – Leggi il volantino che il P.Carc diffonderà in piazza

Usa in fiamme. Approfittiamone per liberare il nostro paese

La crisi sul fronte interno è il tallone d’Achille dei gruppi Usa. Essa apre contraddizioni e possibilità che organizzazioni, movimenti e reti che si battono contro l’occupazione Usa del nostro paese devono cogliere e sfruttare a pieno. In questa situazione la lotta per spezzare il ruolo di protettorato Usa dell’Italia (sancito dal Patto Atlantico del 1949, dall’Accordo di Washington Italia-Usa del 1950, dall’Accordo di Roma sulla sicurezza reciproca del 1952 e dall’Accordo bilaterale sulle infrastrutture del 1954) può e deve muovere importanti passi.

Trasporti. Si Salvi(ni) chi può!

Dall’inizio dell’anno ad oggi sono ben 104 i casi di ritardi o disservizi sulla rete ferroviaria nazionale, il 76% dei quali per guasti tecnici. Nell’ultimo trimestre del 2024 ritardi e cancellazioni hanno interessato il 72% dei treni di Alta velocità, con l’equivalente di quasi 6 mesi e mezzo di ritardi accumulati (4.641 ore). Ogni giorno chi viaggia assiste a un bollettino di guerra che divide il paese.
Salvini, seguito dagli ossequiosi media di regime, grida al sabotaggio per giustificare l’evidente catastrofe della gestione dei trasporti pubblici.

A Perugia crolla il teorema contro gli anarchici accusati di terrorismo

Il 15 gennaio si è conclusa con il non luogo a procedere l’udienza preliminare che si è svolta a Perugia per il processo a carico di 12 anarchici che nel 2021 furono inquisiti dalle procure di Milano e di Perugia (operazione “Sibilla”) per associazione sovversiva con finalità di terrorismo – sei di essi furono subito sottoposti a misure cautelari.
L’indagine girava attorno al contenuto degli articoli della pubblicazione Vetriolo, ritenuta artificiosamente uno strumento dell’associazione sovversiva costituita da chi avesse in qualche modo a che fare con la rivista.
Si è trattato di un tentativo – non il primo e neppure l’unico – di attaccare frontalmente il diritto di parola e di stampa e la libertà di espressione, ma l’impianto dell’indagine ha iniziato a scricchiolare fin da subito, da quando il Gip ha ridimensionato l’accusa: da associazione sovversiva con finalità di terrorismo a istigazione a delinquere aggravata dalla finalità terroristica.
L’inchiesta si è dunque progressivamente sgonfiata, ma la ci sono voluti quasi 4 anni per chiuderla, anche perché uno degli imputati era Alfredo Cospito e proprio l’imputazione con l’aggravante del terrorismo del tribunale di Perugia è stata usata fra le argomentazioni per giustificare il suo confinamento al 41 bis.

Milano. Assoluzione per il processo “Fontana assassino”

Si è concluso il 22 gennaio a Milano il processo a carico di Pablo Bonuccelli e Claudia Marcolini, accusati della scritta “Fontana assassino” che apparve nel maggio 2020 sui muri di Milano.
I compagni erano stati accusati sulla base della rivendicazione politica della scritta e per il tribunale di Milano “il fatto non sussiste”. In attesa delle motivazioni della sentenza, fra 90 giorni, una prima valutazione.

Napoli. Notifiche della questura per la manifestazione del 28 ottobre

Il 18 gennaio a diversi compagni e compagne del Laboratorio Politico Iskra, del Si Cobas e della Mensa Occupata di Napoli sono state consegnate delle notifiche da parte della questura di Napoli per un’azione svolta durante il corteo di solidarietà al movimento dei disoccupati 7 novembre e Cantiere 167 in occasione della prima udienza del maxi-processo nell’aula bunker di Poggioreale del 28 ottobre.

Toscana. Gli sciacalli corrono insieme contro GKN, cosa può fare l’amministrazione comunale di Campi Bisenzio?

E’ di questi giorni la notizia che QF avrebbe riaperto, per la terza volta, la procedura di licenziamento collettivo per gli operai della ex GKN di Campi Bisenzio, che da più di tre anni e mezzo lottano per un posto di lavoro utile e dignitoso e presidiano giorno e notte lo stabilimento in assemblea permanente.
Il padrone Borgomeo fa questa mossa dopo aver venduto la struttura a una non meglio identificata immobiliare, nel bel mezzo a una trattativa sindacale e quindi violando platealmente ogni prassi e regola che queste stabiliscono.
Ancora un volta, dimostra in che considerazione tiene non solo gli operai ma anche i sindacati e le Regioni: nessuna, a lui interessa solo il profitto.

Palermo. 24 gennaio, assemblea contro la guerra

Il 24 gennaio si svolge a Palermo un’iniziativa che ha l’obiettivo di alimentare il confronto e il coordinamento degli organismi politici, sindacali e sociali attivi contro la guerra e contro la Nato.
L’iniziativa è promossa dai compagni e dalle compagne che costituiscono il Presidio del P.Carc a Palermo.
Riportiamo la notizia perché è un efficace esempio del tipo di spinta che riteniamo necessaria in questa fase per alimentare la mobilitazione, un esempio replicabile in ogni città e in ogni contesto, un’occasione che, a partire dalle adesioni che si stanno raccogliendo, dimostra l’esigenza di confronto e di discussione politica.

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Tesseramento

Il mondo dei padroni è in fiamme, viviamo in un’epoca di sconvolgimenti, di guerre e di rivoluzioni.
Viviamo un’epoca in cui non serve la fede, ma la fiducia. Fiducia nella forza delle masse popolari e fiducia nel fatto che il movimento comunista che rinasce avrà la capacità e la forza di superare i limiti e di correggere gli errori per i quali non è mai stata fatta la rivoluzione socialista in un paese imperialista.
Possiamo farlo noi? Dobbiamo farlo noi.
Quello che chiediamo a chi ha la falce e il martello nel cuore, a chi si sente rivoluzionario, a chi aspira al comunismo è di dare uno schiaffo allo scetticismo e aderire al P.Carc. Quello che gli proponiamo è rompere gli indugi e aderire al P.Carc per portare le proprie energie e metterle al servizio delle mille attività che il P.Carc conduce. Sono tante per elencarle tutte, ma è certo che c’è un posto di combattimento per tutti e che il contributo di ognuno è prezioso.

Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza – per il Comunismo (CARC)
Via Tanaro, 7 – 20128 Milano – Tel/Fax 02.26306454
e-mail: carc@riseup.net – sito: www.carc.it

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