Eurovision Song Contest, nel 2019 bandiere palestinesi no; nel 2022 quelle ucraine sì

E’ uno strano mondo il nostro e lo sappiamo.

All’Eurovision Song Contest del 2019, vinse il gruppo islandese Hatari che venne immortalato in tv mentre i componenti della band sventolavano la bandiera della Palestina, un territorio martoriato dalla guerra portata 77 anni fa dall’intoccabile Stato di Israele.

La bandiera venne immediatamente sequestrata e il comitato esecutivo del concorso fu “costretto” a prendere dei provvedimenti perché “l’Eurovision Song Contest è un evento non politico e questo contraddice direttamente le regole del Concorso”.

Nell’edizione del 2022 appena conclusa, invece, bandiere ucraine in ogni dove, appello di Zelensky a votare il gruppo ucraino, cantanti ucraini che fanno il saluto nazista sul palco ed diffondono appelli per la liberazione degli Azov rintanati nell’acciaieria, cantante combattente fino a qualche giorno fa sul fronte che si presenta sul palco col viso coperto.

Gli organizzatori: “chiudiamo un occhio perché non si è trattato di un messaggio politico ma di un appello umanitario”.

Ogni commento è superfluo.

Il gruppo islandese Hatari, vincitore dell’Eurovision Song Contest nel 2019

 

Kalush Orchestra, vincitori dell’Eurovision Song Contest nel 2022

“Due pesi e due misure”, il motto del mondo guerrafondaio capitalista.

16/05/2022

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